Metro C, CeSMoT: bene apertura tratta Pantano – Centocelle , ora concentrare sforzi per completare opera

DSCN8469Dopo anni di attese e di lavori infiniti e dopo la “falsa partenza” di circa un mese fa, finalmente Roma ha la sua terza linea della Metropolitana,.La nuova ed innovativa opera, che collega Pantano Borghese, ai confini sud del territorio comunale, con Centocelle, contribuirà, e non poco, grazie anche al servizio integrativo di autobus ed alla ferrovia Roma – Giardinetti con cui interscambia,   a migliorare la mobilità degli abitanti della Casilina, offrendo loro un rapido ed ecologico mezzo per i propri spostamenti, sebbene, in questa prima fase, il ridotto orario di servizio ed il percorso ancora incompleto, limiteranno le grandi potenzialità della linea. Per questo motivo riteniamo che la data di oggi sia un punto di partenza, e che sia giunto il momento di lasciare da parte lo sciame di sterili polemiche, anche politiche,  a cui si è assistito in questi anni e di concentrare tutti gli sforzi per arrivare il più presto possibile alle prossime tappe previste, ovvero Piazza Lodi, San Giovanni e Piazza Venezia, tappe che, permettendo l’interscambio con le esistenti linee A e B della metropolitana,  renderanno l’opera completamente funzionale ed ancora più  strategica per la mobilità. Purtroppo Roma, a livello infrastrutturale, paga un enorme ritardo rispetto ad altre capitali europee, e per questo, come CeSMoT, riteniamo che si debba proseguire il percorso virtuoso di investire sul trasporto pubblico, stanziando, anche a livello statale, gli opportuni fondi sia per far si che la Metro C possa proseguire oltre Piazza Venezia, sia per realizzare nuove linee tramviarie e filoviarie che possano essere da complemento alle metropolitane. Oggi è stata scritta una nuova pagina nella storia del trasporto romano, ed i numerosi viaggiatori, tra cui numerosi bambini, che hanno affollato sin dal mattino le corse in questa prima giornata ci lasciano ben sperare che la terza linea della metropolitana sia già entrata nel cuore dei romani e che da domani ci sarà qualche cittadino in più che lascerà l’automobile in garage e si servirà dei mezzi pubblici.

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Podcast intervista su Metro C

É ora possibile ascoltare il podcast con l’intervista, rilasciata a Radio Vaticana (Radio Vaticana one-o-five 105FM) dal Presidente del CeSMoT Omar Cugini, in relazione all’apertura della Linea C della Metropolitana di Roma e trasmessa lo scorso 11 ottobre

 

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Ustif: Atac, 15 su 15 esami con esito positivo operatori Metro C

Il relazione a notizie di stampa, Atac sottolinea che nella giornata di oggi si sono conclusi tutti con esito positivo gli esami svolti dalla Commissione Ustif che hanno riguardato 15 risorse destinate all’esercizio della Metro C.
Sono pertanto destituite di fondamento le indiscrezioni di stampa che fanno risalire alla mancata formazione del personale Atac lo slittamento dell´apertura della prima tratta della Metro C.
L´azienda sottolinea, inoltre, che la fase di addestramento del personale era già stata completata da Atac durante la fase di pre-esercizio della linea, dopo il rilascio delle necessarie abilitazioni ministeriali.
Nei prossimi giorni altre 55 risorse di Atac si sottoporranno al colloquio di verifica del grado di formazione raggiunto.

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Intervista al Presidente del CeSMoT sulla Metro C

Domani alle 10:50 sui 105 FM (Radio Vaticana one-o-five) andrà in onda l’ intervista al presidente del CeSMoT , Omar Cugini, dove si parlerà della linea  C della metropolitana di Roma.  É possibile seguire la diretta anche in streaming collegandosi al sito http://www.radiovaticana.org/105live/

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Metro C, problemi a software e personale Annullata l’inaugurazione, Marino furioso

Roma_treno_RA394_metro_B_PiramideSalta l’apertura della linea C della metro. Il ministero delle Infrastrutture e trasporti, infatti, ha messo fine ai rumors che da ieri annunciavano il rinvio dell’inauguarazione, con una nota ufficiale nella quale elenca i motivi che impediscono il rialcio dei nulla osta autorizzativi. “Le verifiche della Commissione sicurezza, riunitasi ancora ieri, 7 ottobre, non consentono allo stato di autorizzare l’avvio funzionale della rete per il giorno 11 ottobre”, ha spiegato il ministero. Diverse le tipologie di problematiche ancora irrisolte che impediscono l’avviamento della terza linea metro di Roma.
1. Tematiche relative all’Esercente Atac:
il Regolamento di Esercizio e le Procedure in versione definitiva trasmesse il 7 ottobre 2014 necessitano di un esame e verifica da parte della Commissione. Conseguentemente sarà necessario il perfezionamento dell’abilitazione mediante esami/colloqui per verificare che tutto il personale abbia completato la formazione ed acquisito un livello di conoscenza sufficiente delle procedure.
2. Varianti richieste per il rilascio del nulla osta tecnico ai fini della sicurezza:
– varianti software ATC: non è stato ancora possibile emettere il provvedimento per il rilascio del nulla osta tecnico ai fini della sicurezza in quanto non risulta trasmessa, e conseguentemente non esaminata, la documentazione progettuale e di sicurezza che recepisce le varianti stesse.
– varianti SCADA: in relazione alle varianti richieste dai Vigili del Fuoco, sono state implementate le necessarie modifiche sul sistema SCADA; a oggi non risulta pervenuta formalmente la documentazione progettuale e di sicurezza;
– documentazione di sistema: a seguito delle modifiche intervenute deve essere ancora prodotto un dossier di sicurezza di sistema che recepisca le varianti stesse.
3. Chiusura Pending/anomalie:
L’esame della relazione sul pre-esercizio redatta dal Direttore di Esercizio evidenzia che la disponibilità del sistema è a tutt’oggi limitata (tra il 78% e il 99%) a seguito di una serie di anomalie sugli impianti. L’esame sommario della documentazione presentata ieri da Roma Metropolitane sulla chiusura delle pending e la soluzione delle anomalie, evidenzia che alcuni interventi sono programmati entro la data del 10/11 ottobre (e quindi non testabili entro l’11 ottobre per verificarne la corretta implementazione), mentre altre problematiche rimarranno aperte e saranno mitigate attraverso un notevole presenziamento di personale sulla linea, sia di Atac che di Metro C. Tutto ciò porta a ritenere prevedibili malfunzionamenti del sistema che potrebbero provocare criticità alla regolarità del servizio e alla sicurezza dell’utenza nonostante la presenza di squadre di pronto intervento.
4. Impianti di traslazione:
L’Ustif non ha potuto emettere i Nulla Osta tecnici ai fini della sicurezza di competenza propedeutici ai provvedimenti autorizzativi della Regione Lazio, in quanto permangono alcune problematiche correlate alla mancata emissione del Regolamento di Esercizio, ad alcune carenze documentali e di certificazione e alla presenza di alcuni problemi tecnici sugli impianti.
“In conseguenza di quanto esposto – spiega il Mit – in relazione all’insufficienza della documentazione agli atti, nonché all’impossibilità temporale di svolgere le attività necessarie al completamento della verifica della sussistenza delle condizioni di sicurezza e regolarità dell’esercizio, la Commissione non ha ritenuto possibile rilasciare parere favorevole all’apertura all’esercizio della linea per il 10 ottobre prossimo e si è aggiornata in attesa della documentazione ancora mancante, rinviando a una successiva valutazione con l’ottica di pervenire all’apertura all’esercizio dell’impianto dopo soluzione delle anomalie e delle pending ancora esistenti”.

Nel pomeriggio il sindaco di Roma, Ignazio Marino, si era recato presso la Direzione generale del Tpl, insieme all’assessore alla Mobilità Guido Improta, per acquisire la documentazione sulla metro C e le informazioni relative ai tempi di apertura. “Rimango qui anche sette giorni ma non me ne vado finchè non ho il verbale con i colpevoli di tale danno alle romane e ai romani”, ha detto Marino dalla Direzione generale Tpl del ministero delle Infrastrutture dove si era recato per avere notizie su quanto stava accadendo.Poi uscendo con i documenti si è sfogato: “Ho avvertito di quanto io sia infuriato i responsabili delle imprese e in particolare Caltagirone e l’ufficio di Moretti di Finmeccanica”.

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