RFI: da aprile 2015 più collegamenti con Malpensa da Milano Centrale e Milano Porta Garibaldi

etr600terminiCon il nuovo anno  cresceranno i collegamenti ferroviari fra Milano Centrale e Milano Porta Garibaldi e l’aeroporto Milano-Malpensa. Dal 26 aprile 2015, infatti, sono previsti 18 nuovi treni al giorno che, sommati agli attuali, porteranno complessivamente a 70 i treni ogni giorno in viaggio da e per l’hub aeroportuale le stazioni milanesi Centrale e Porta Garibaldi. Questo il primo step di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) per concretizzare l’intesa firmata, in agosto a Rimini, da Maurizio Lupi, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, e Michele Mario Elia, Amministratore Delegato FS Italiane, per nuove soluzioni di collegamento fra il sistema AV nazionale e gli aeroporti Milano-Malpensa, Leonardo da Vinci Roma-Fiumicino e Marco Polo Venezia-Tessera.

Il Gruppo FS Italiane, attraverso la società operativa Rete Ferroviaria Italiana, consegnerà entro fine anno lo studio di fattibilità per rafforzare la dotazione di infrastrutture ferroviarie di connessione con i tre aeroporti, integrato con lo studio di offerte commerciali alta velocità, individuando i collegamenti e le frequenze più richieste con le principali città italiane, verificate con tutti i soggetti interessati alla sottoscrizione di Accordi Quadro per l’utilizzo delle nuove capacità/potenzialità infrastrutturali.

Entro il 28 febbraio 2015 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti analizzerà i piani elaborati e definirà gli indirizzi per l’avvio delle progettazioni, individuando anche le risorse finanziarie disponibili. Verrà infine condiviso un cronoprogramma relativo a tutte le fasi di progettazione, sviluppo e realizzazione.

L’accordo nasce dall’esigenza di favorire collegamenti rapidi ed efficienti fra Roma-Fiumicino, Milano-Malpensa e Venezia-Tessera e le principali città, come avviene negli altri paesi dell’Unione Europea, anche per sviluppare turismo e business in tutta la Penisola, grazie all’intermodalità treno/aereo.

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***Comunicato Stampa – Roma, CeSMoT: bene pedonalizzazione Fori Imperiali ma necessario realizzare sistema Tramviario***

9217_veneziaAccogliamo favorevolmente l’annuncio da parte del sindaco Marino sulla nuova pedonalizzazione totale di Via dei Fori durante il periodo Natalizio, dal 25 dicembre al 7 gennaio, pedonalizzazione che restituirà la storica arteria alle passeggiate dei romani, ma riteniamo che, se si vuole proseguire nel progetto di rendere definitivamente pedonale l’area, chiudendola anche ad autobus e taxi, occorrerà installare un sistema di trasporto ecologico come il tram al fine di permettere un’alternativa a turisti e romani che normalmente utilizzano le varie linee in transito proprio per Via dei Fori Imperiali. Con moderati investimenti potrà essere possibile prolungare i binari provenienti da Via Labicana per congiungerli ai binari della linea 8 in arrivo a Piazza Venezia, creando, insieme alla futura Metro C ed al necessario asse tramviario lungo Via Nazionale / Corso Vittorio, un autentico effetto rete” – Lo comunica il CeSMoT – Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, commentando l’annuncio del Sindaco Marino sulla pedonalizzazione di Via dei Fori Imperiali. “L’esperienza maturata in altre città europee dimostra come il tram sia il mezzo di trasporto ideale, ecologico ed efficiente, che ben si armonizza anche nel percorrere i centri storici. Qualora inoltre l’installazione della linea aerea di alimentazione venga giudicata “incompatibile” con il luogo desideriamo ricordare che l’attuale tecnologia permette anche l’alimentazione delle vetture tramite sistemi alternativi da terra. Come CeSMoT, per tanto, chiediamo al Sindaco Marino un concreto impegno nell’implementazione della rete tramviaria romana, preludio necessario a future pedonalizzazioni”

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CeSMoT – Perplessi da dichiarazioni “fuorvianti” dell’assessore Improta

20141130_145225Il CeSMoT – Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, a seguito della recente intervista rilasciata dall’assessore Improta ad un’emittente capitolina, ritiene molto fuorviante l’affermazione secondo cui la metro C arriverà ad Ottaviano ma solo se “in tempi decenti, altrimenti ci fermeremo al Colosseo”: tale presa di posizione, infatti, detta da un’esponente della giunta capitolina sembra alludere, neanche troppo velatamente ad una specie di ricatto, oltre ad essere molto aleatoria. Il termine “decente” ,infatti, riferito ai tempi di realizzazione di un’infrastruttura del calibro di una metropolitana ha una valenza quantomeno soggettiva, tanto più quando spetta proprio al Comune vigilare sui tempi di realizzazione di un’opera strategica per la mobilità cittadina come appunto la terza linea della metropolitana.  I ben noti ritardi accumulati finora nella costruzione della Linea C , le cui cause sono ben note, non possono e non devono essere una scusa “per non fare” ,specialmente in una città come Roma strangolata nella morsa del traffico.  Per quanto riguarda il prolungamento della Linea B Rebibbia-Casal Monastero ed in particolare l’intenzione di fare a meno del project financing, siamo ben lieti che, in un particolare momento come questo l’assessore voglia impedire nuove cementificazioni, ma, vista l’importanza dell’opera,  vorremmo sapere se  è già riuscito ad individuare una fonte alternativa di finanziamento e quale essa sia. Infine, sulla riorganizzazione della rete, sebbene fosse necessario eliminare alcune linee palesemente inutili e scarsamente frequentate (tipo 140,442,571 o 665) , affermare che “più di un tot di chilometri Atac non riesce a produrli” suona troppo simile ad una resa incondizionata ed un latente invito ai cittadini ad arrangiarsi. Un comune virtuoso ha il preciso dovere di mettere in atto politiche per la mobilità ed intervenire per risanare il TPL e l’azienda ATAC, per tanto è necessario, prima di proseguire con ulteriori revisioni della rete, aprire un tavolo di confronto con i cittadini dei municipi interessati al fine di eliminare eventuali sprechi ed inefficienze senza però penalizzare il diritto alla mobilità dei cittadini.

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