Comunicato Stampa – CeSMoT,con orari estivi del Tpl Guidonia è praticamente isolata da Roma

Con l’arrivo dell’estate e la fine delle scuole,come ogni anno,utilizzare il Tpl in molti comuni del Lazio diventa impresa eroica. Abbiamo sperimentato infatti,nel caso specifico,il comune di Guidonia Montecelio. Il già evanescente servizio urbano,gestito da BIS,a partire dal 1 luglio ha visto un radicale taglio di corse,con ad esempio il collegamento Setteville – Guidonia, utile per raggiungere il mercato o gli uffici comunali,che ha una corsa alle 7.40 del mattino e la successiva dopo ben 4 ore. E non va meglio se si decide di utilizzare il CoTraL,la cui utenza deve fare i conti con buchi di orario  (anche qui con intervalli oltre le due ore)ed una app,da dove si potrebbero cercare orari,lenta e macchinosa (e piena di bug)

Come CeSMoT desideriamo ricordare agli enti locali, Regione Lazio in primis,che il diritto alla mobilità deve essere garantito ogni giorno dell’anno, specialmente a quelle fasce di popolazione che non possono (o non vogliono) usare l’automobile. È perfettamente inutile riempirsi la bocca con il finto ecologismo se poi si costringono i cittadini ad utilizzare automobile. Restiamo in attesa di capire quali sono le idee in materia di TPL della nuova amministrazione regionale: fare peggio di quella passata è difficilissimo,ma se il buongiorno si vede dal mattino,le premesse non sono affatto incoraggianti.

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Cotral – Iveco Daily

Iveco Daily di CoTraL (serie 3201 – 3220) in servizio sulla linea Subiaco – Subiaco Ospedale, in arrivo al capolinea di Piazza G. Falcone di Subiaco sotto un temporale estivo. Queste vetture,alcune delle quali attrezzate per il trasporto disabili, sono entrate in servizio a partire dalla fine del 2017 allo scopo di  garantire i collegamenti da e per i comuni, specie delle zone collinari e montuose del Lazio, che hanno un basso numero di utenti e sono scarsamente accessibili ai bus tradizionali

 

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Comunicato Stampa – CeSMoT : perplessi per sospensione fermata Civita Castellana in occasione del carnevale

Restiamo fortemente stupiti e perplessi dalla decisione di CoTraL di sopprimere, in occasione dei festeggiamenti per il Carnevale, la fermata di Civita Castellana lungo la Ferrovia Roma – Civita Castellana – Viterbo (https://www.cotralspa.it/rmvt-civita-castellana). Invece di potenziare il servizio ferroviario,magari inserendo treni straordinari(magari anche recuperando il materiale storico colpevolmente inutilizzato da tempo)  per agevolare chi volesse recarsi ad assistere ai festeggiamenti o visitare la cittadina laziale senza l’utilizzo del mezzo privato, si disincentiva l’utilizzo del treno, che tra l’altro,ferma praticamente in centro città,sospendendo la fermata. Come CeSMoT davvero non comprendiamo la ratio della scelta, tanto più che da anni, grazie al colpevole disinteresse della regione Lazio, unito alla pessima pregressa gestione ATAC, il servizio festivo lungo la linea è davvero risibile,e per tanto, non appare plausibile neanche un ipotetico disturbo dovuto alla chiusura del Passaggio a Livello ubicato subito dopo la stazione in direzione Viterbo. Auspichiamo ,pro futuro, maggiore attenzione verso il treno,unico mezzo di trasporto completamente ecosostenibile, ed invitiamo gli enti che hanno autorizzato simile provvedimento a riflettere sulla sua inutilità ed a ritirarlo, se possibile, con urgenza o, in alternativa, ad istituire un servizio bus navetta da/per la stazione di Catalano.

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Comunicato Stampa – CeSMoT, bentornata CoTraL, da oggi inizia una nuova era per le ferrovie regionali del Lazio

Da oggi, 1 Luglio, inizia ufficialmente una nuova epoca per le ferrovie regionali Roma – Lido e Roma Civita Castellana – Viterbo. Dopo l’assurda separazione tra settore autolinee  e settore ferrovie, avvenuta nel 2000 con la creazione di due distinte società, ovvera Li.La. (Linee Laziali poi tornata con la denominazione CoTraL) e Metroferro (poi Met.Ro. Spa )  e gli ultimi infausti anni di malagestione ATAC, finalmente le due ferrovie tornano alle origini, sotto il diretto controllo di una società regionale e della regione stessa. Sebbene come CeSMoT avremmo preferito si fosse seguito il modello di altre regioni, ovvero affidamento dell’infrastruttura direttamente ad RFI, ritenendo che, senza nulla togliere ad ASTRAL, nuovo gestore dell’infrastruttura,  una società che finora si è sempre occupata di strade necessiti di più tempo per comprendere il mondo ferroviario ma siamo fiduciosi per il futuro, sopratutto alla luce dei risultati ottenuti negli ultimi anni sia da ASTRAL, nuovo gestore dell’infrastruttura, a cui spetterà arduo compito di ammodernare le due linee sia, principalmente da CoTraL, da oggi nuovo gestore del trasporto, diventata negli ultimi una moderna ed efficiente azienda, capace di offrire ai suoi utenti standard di trasporto a livelli europei. Realisticamente siamo anche consapevoli che nessuno ha la bacchetta magica e che ci vorrà del tempo per rimediare ai danni causati da anni di sciatteria, menefreghismo ed incapacità gestionale, ma, siamo anche certi che avere un unico soggetto a gestire i servizi su gomma e ferro porterà sicuramente a maggiore integrazione modale e, nel medio-lungo periodo, ad un netto miglioramento del servizio. Facciamo gli auguri alla presidente di CoTraL, Amalia  Colaceci, auspicando e confidando che possa conseguire con il settore ferroviario gli stessi ottimi risultati ottenuti finora con il settore autolinee. La sfida è ardua e va assolutamente vinta. Le due linee,per troppo tempo ingiustamente trascurate, sono e saranno due assi strategici per la mobilità regionale. La Roma – Lido, ribattezzata Metromare, dovrà, necessariamente tornare ai fasti passati, assicurando un rapido e puntuale collegamento tra Ostia e la capitale,  la Roma – Civita Castellana – Viterbo,la cui tratta extraurbana è rimasta nelle stesse condizioni della sua apertura, avvenuta nel lontano 1932, deve trasformarsi da “brutto anatroccolo” in “cigno” con importanti opere di ammodernamento che la rendano nuovamente competitiva rispetto al mezzo privato. In questa data storica per il trasporto romano, nel fare un grande Benvenuto/Bentornato a CoTraL, che  dopo 20 anni ricostituisce la grande famiglia, erede della gloriosa tradizione STEFER., ci permettiamo di suggerire al nuovo gestore anche di non dimenticare la storia e la cultura ferroviaria recuperando e riaprendo al pubblico il Polo Museale di Porta San Paolo, da alcuni anni colpevolmente abbandonato,  e puntando, sulla Roma – Civita Castellana – Viterbo, anche al turismo ferroviario restaurando e ripristinando lo storico “Treno della Tuscia”.

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Comunicato Stampa – CeSMoT : TPL sia priorità per futuro sindaco di Guidonia Montecelio

Con l’avvicinarsi delle prossime votazioni per il rinnovo dell’amministrazione comunale di Guidonia, come CeSMoT rinnoviamo appello a tutti i candidati a  sindaco affinchè il TPL sia tra le prime priorità della loro agenda. Come abbiamo più volte in passato sottolineato la città di Guidonia ha una rete di TPL totalmente inefficace ed inefficiente,con poche linee, orari del tutto scollegati dalla reale domanda di trasporto, percorsi cervellotici  e totale assenza di servizio nei giorni festivi e nelle ore serali. Il cambio di gestore, da SAP (passata a gestire alcune linee del consorzio Roma TPL) a BIS ha solamente portato un rinnovamento della flotta mezzi ,con 11 vetture, ed alcune paline elettroniche installate nei capolinea sulla cui utilità e ,sopratutto leggibilità delle indicazioni, ci permettiamo di dubitare. Appare evidente che finora si è preferito effettuare una semplice operazione di facciata piuttosto che investire in un potenziamento del servizio. Evidentemente non c’è alcun interesse a convincere i cittadini a lasciare l’automobile privata per utilizzare il trasporto pubblico, ma del resto, nella attuale situazione è abbastanza improbabile che un cittadino di Guidonia si convinca a fare ciò. Ad aggravare la situazione è indubbiamente anche la mancata integrazione tariffaria. Complice l’incapacità gestionale dell’assessorato regionale, il Metrebus è stato finora considerato un dogma intoccabile: solo ATAC,CoTraL e Trenitalia,lasciando fuori i vettori locali. A queste condizioni è palese che l’utenza  cerchi di evitare il più possibile il doppio salasso e dove può o utilizza il CoTraL per i propri spostamenti o il mezzo privato.  Lasciando gli autobus pagati dal comune a girare praticamente vuoti,con conseguente spreco di denaro pubblico. Auspicando un veloce cambio di rotta ed una riforma del TPL, in sinergia anche con i comuni limitrofi, restiamo in attesa di leggere le proposte dei candidati, e,come sempre, vigileremo sul rispetto delle promesse della campagna elettorale. Ci aspettiamo un impegno concreto verso una mobilità sostenibile.

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Comunicato Stampa – Ferrovia Roma – Lido, CeSMoT: dalla Regione solo una serie infinita di favole mentre il servizio affonda

Tre  giorni fa abbiamo assistito al pomposo annuncio da parte della Regione Lazio che dal prossimo Gennaio,con il passaggio a CoTraL, la Ferrovia RomaLido diventerà la futura Metromare, il tutto condito da una sfilza di vaghe promesse: nuovi treni, risanamento dell’infastruttura ecc. Vorremmo tanto credere alle parole del Presidente ZIngaretti e dell’Assessore Alessandri ma non possiamo fare a meno di notare che sono ormai 9 anni che Zingaretti governa la Regione Lazio e di interventi per le tre ferrovie di proprietà regionale non se ne sono praticamente visti, nonostante i palesi disservizi causati anche da ATAC. Dove era la Regione quando ATAC chiudeva con futili scuse la tratta Centocelle – Giardinetti? Dove era la Regione quando ATAC creava il nuovo orario extraurbano sulla Roma – Civitacastellana – Viterbo infarcendolo di autobus?Dove era la Regione quando era palese che il sistema di gestione della circolazione sempre sulla tratta Catalano – Viterbo era non armonizzato con le nuove normative ANSF? Dove era la Regione Lazio quando sulla Roma-Lido l’orario era solo un qualcosa valido sulla carta?Purtroppo la risposta è che la Regione ha dormito in questi anni e che,dopo aver promesso la riapertura della funicolare di Rocca di Papa (che ancora attendiamo)ora promette un servizio migliore ai pendolari sulla RomaLido. Vorremmo tanto crederci ma è difficile poter offrire un buon servizio con soli 4 / 5 treni atti al servizio e con la linea attualmente limitata a Lido Centro. Non mettiamo in dubbio gli investimenti futuri,ma ci piacerebbe sapere che progetti ha la Regione per il breve periodo,tanto più che dal 2022 la linea verrà affidata a due società,ASTRAL e CoTraL, società sicuramente valide ma che,purtroppo, non hanno assolutamente esperienza nel settore ferroviario e cui spetterà un arduo compito. Come CeSMoT avremmo preferito che infrastruttura fosse stata affidata ad RFI e che per il servizio si fosse fatto ricorso alla collaborazione di una Impresa Ferroviaria già attiva,visto che inevitabilmente in questi anni è andato perduto il know-how ereditato da STEFER e successivamente Met.Ro SpA. Restiamo anche perplessi sulla scelta di realizzare un nuovo deposito ad Ostia: non che manchi lo spazio (l’area dell’ex scalo merci)ma semplicemente perchè riteniamo più coerente rilanciare il progetto di far diventare Magliana un importante polo manutentivo italiano. Abbiamo la sensazione che il recente annuncio sia solo una vuota lista di desideri e vaghe promesse, a volersi lavare la coscienza dopo anni di sonno profondo. Gli utenti della RomaLido (e non solo loro) di promesse ne hanno avute fin troppe, nessuna delle quali è stata mai realizzata. Restiamo in attesa di fatti concreti e,sopratutto, di un incontro aperto a tutte le associazioni e comitati, per illustrare un cronoprogramma certo per minimizzare i disagi dovuti alla mancanza di rotabili nonchè i disagi per i futuri cantieri annunciati. Tra 3 anni la RomaLIdo spegnerà 100 candeline, e,l’auspicio è che per quella data utenza possa riavere un valido ed efficiente collegamento ferroviario

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Roma: CeSMot, un nuovo focus sulle ferrovie regionali del Lazio, in concessione ad ATAC

“A distanza di 5 anni dal precedente, ed in vista sia dell’imminente avvio della campagna elettorale per le elezioni comunali che del passaggio di due delle tre ex concesse ad ASTRAL/CoTraL , riteniamo, in virtù dell’importanza di esse nella mobilità del Lazio,  sia necessario fare un breve, nuovo e doveroso approfondimento sul futuro delle stesse”

. Così in una nota Omar Cugini, Presidente CeSMoT – Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti.

“Premettiamo intanto che tutte e tre le linee continuano a pagare un enorme gap dovuto a mancanza di investimenti e progetti a lungo periodo da parte del proprietario,ovvero la Regione Lazio, fino ad ora colpevolmente assente.  Tutto questo ha ovviamente provocato un generale invecchiamento del materiale rotabile,provato anche dall’ uso intenso. Con conseguenti guasti e disagi accentuati dall’incapacità dimostrata da ATAC nel raccogliere l’eredità lasciata da Met.Ro. SpA

1) Roma – Giardinetti: tutti la vogliono, nessuno la prende. Quello che restava della ferrovia per Fiuggi è attualmente limitato alla stazione di Centocelle (limitazione a ns giudizio affrettata ed inopportuna) in attesa di decisioni concrete sul futuro e del più volte strombazzato passaggio al Comune di Roma. La linea resta nel limbo, dato che nessuno sembra voler prendersi la responsabilità di decidere cosa fare della linea, preferendo invece lanciarsi in fantasmagorici progetti. Una ricostruzione integrale con conversione a scartamento ordinario appare secondo noi troppo onerosa e rischierebbe di privarare per anni la Casilina di un comodo e veloce mezzo di trasporto. Con pesanti ripercussioni sulla già critica viabilità della zona.  La strada migliore sarebbe quella di acquistare mezzi tramviari a scartamento ridotto (vedi Sassari) e cantierizzare il prolungamento da Giardinetti a Tor Vergata, facendo diventare la linea una moderna “metro tranvia”  Occorre però decidere in fretta cosa farne: i mezzi più nuovi hanno ormai 20 anni di servizio mentre i “bloccati” serie 100 e 420 hanno oltre 50 anni di onorata carriera sulle spalle e mostrano i loro limiti. Ed il rischio chiusura definitiva incombe ogni giorno che passa

2) Roma – Lido: la lungimiranza di Paolo Orlando che negli anni ’20 si battè per far costruire una moderna ferrovia a doppio binario ed elettrificata a servizio del costruendo borgo marittimo ha fatto sì che al giorno d’oggi tantissimi pendolari possano usufruire di un mezzo di trasporto veloce ed ecologico. Purtroppo ai lavori di ammodernamento della infrastruttura avvenuti a partire dagli anni ‘90 non son mai seguiti interventi sul materiale rotabile,anzi,la linea ha sempre ricevuto treni di “seconda mano” : prima le MR100/200/300 provenienti dalla Metro B, poi le c.d. “Frecce del Mare” , che altro non erano che le MA100 della Metro A ristrutturate negli interni, infine sempre dalla Metro A le MA200 di AnsaldoBreda. Con rotabili ormai anziani,nonostante l’apporto dei CAF MA.300, i guasti e le soppressioni sono all’ordine del giorno e l’orario di servizio resta,purtroppo,un qualcosa di molto teorico. Attendiamo di vedere se e quando arriveranno i nuovi treni promessi,ritenendo altresì che vada anche attentamente approfondita l’ipotesi ventilata anni fa di un prolungamento verso Torvaianica nonché valutato attentamente quali siano i progetti di ASTRAL e CoTraL per il futuro della linea.

3) Roma – Civita Castellana – Viterbo: la RomaNord  è l’emblema delle contraddizioni delle ferrovie regionali del Lazio: mentre la tratta urbana è stata oggetto di numerosi interventi di ammodernamento che l’hanno trasformata quasi in una moderna metropolitana, sebbene gravata da continue soppressioni di treni, la tratta extraurbana Montebello – Viterbo è rimasta sostanzialmente immutata sin dai tempi della sua costruzione da parte dell’Ing Besenzanica negli anni ‘30: segnali ad ala e scambi manovrati a mano sono sicuramente molto caratteristici ma decisamente superati e sono quasi del tutto scomparsi in Italia. Ed il sistema di Dirigenza Unica non è qualcosa di ben visto in ambito USTIF/ANSFISA. Oltre ad un rinnovo infrastrutturale occorre inoltre un rinnovo del materiale rotabile, che risente degli oltre 20 anni di utilizzo,  (il progetto della Freccia Flaminia Beta naufragò a causa della crisi aziendale dell’allora Firema)ed un orario che tenga conto delle diverse direttrici di traffico,magari integrato con criterio da bus. Necessaria è anche la nuova stazione urbana di Roma, in costruzione annunciata da anni ma di cui sembra non esserci alcuna certezza sulla fine dei lavori. Infine,viste le potenzialità turistiche della linea andrebbe recuperato il materiale storico de “Il treno della Tuscia” , che tanto ritorno di immagine assicurava ai tempi di Met.Ro. Spa ,materiale purtroppo attualmente non autorizzato al servizio viaggiatori per problematiche burocratiche”.

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Comunicato Stampa – Buon Compleanno Ferrovia RomaNord ,da 88 anni a servizio dei pendolari

Il 28 ottobre del 1932, grazie anche alla lungimiranza del progetto redatto dall’ing. Besenzanica,si inaugurava la nuova Ferrovia Roma Civita Castellana Viterbo,al posto della pre-esistente tramvia. Grazie alla nuova Ferrovia elettrica le popolazioni della Tuscia poterono finalmente avere un rapido e comodo mezzo di trasporto per raggiungere la capitale. Nel corso degli anni,insieme al servizio extraurbano,si è sviluppato anche un importante servizio urbano,a servizio dei quartieri di Roma Nord. A testimonianza dell’importanza della ferrovia basti pensare alla scelta fatta anni fa da CoTraL nel realizzare un nodo di scambio a Saxa Rubra oppure alla scelta della RAI di realizzare il suo centro di produzione televisiva vicino alla zona di Grottarossa,ben servita dalla ferrovia. In questo importante giorno purtroppo, non possiamo fare a meno di ricordare come negli ultimi anni la linea,a causa della.pessima gestione ATAC e del disinteresse della.regione Lazio, abbia visto in drastico calo della qualità del servizio,con ritardi e soppressioni di treni quasi quotidiane. Auspichiamo come CeSMoT che per il futuro l’ente proprietario si renda finalmente conto dell’importanza strategica della linea provvedendo al suo ammodernamento e potenziamento,restituendo alla linea.il suo importante ruolo.

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Comunicato Stampa – CeSMoT, preoccupati per futuro polo museale ATAC

Nonostante le norme regionali abbiano consentito la riapertura di musei ed aree archeologiche,il Polo Museale ATAC di Roma Porta San Paolo resta purtroppo desolatamente sbarrato al pubblico,senza che l’azienda ATAC comunichi una data di riapertura. Sebbene anche prima dell’emergenza la struttura fosse fortemente penalizzata da orari totalmente cervellotici che sembravano fatti appositamente per scoraggiare i visitatori (basti pensare alla chiusura al sabato e nei festivi) e da un palese disinteresse aziendale (mezzi in condizioni non ottimali, assenza di una sala lettura per consultare i testi storico/tecnici, personale scarso e non sempre a conoscenza delle caratteristiche storiche dei mezzi esposti),non riusciamo a comprendere la mancata riapertura. Non vorremmo che questa prolungata chiusura fosse di fatto l’anticamera di uno smantellamento della struttura,in considerazione anche della scarsa,per non dire nulla, sensibilità di Atac verso i rotabili storici e dell’incertezza sul futuro,ovvero se con il passaggio della Roma Lido a CoTraL, passerà alla nuova società anche l’area del Polo Museale. Come associazione da sempre impegnata nella tutela e della diffusione della cultura del trasporto auspichiamo un rapido intervento da parte di Regione Lazio e Comune di Roma volto in primis ad una riapertura della struttura e, successivamente,alla creazione di una Fondazione che,come avvenuto con successo con Fondazione FS Italiane,possa prendere in carico e valorizzare tutto il patrimonio storico culturale del trasporto pubblico romano e laziale,dandogli un futuro certo. In attesa di ciò, chiediamo in intervento degli enti competenti al fine di garantire la riapertura della struttura,anche avvalendosi,se necessario,di opportuni protocolli di intesa con le associazioni del settore,che già in passato hanno egregiamente collaborato alla riuscita di manifestazioni presso la struttura.

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Comunicato Stampa – CeSMoT: Legambiente certifica disastrosa gestione ATAC delle ferrovie regionali

Il consueto dossier annuale di Legambiente, Pendolaria, sullo stato di salute delle ferrovie in Italia, conferma, puntuale e implacabile, il disastro delle linee Roma-Viterbo e Roma-Lido gestite da ATAC.  I circa 75000 passeggeri che ogni utilizzano la linea si ritrovano con treni sovraffollati e vecchi, che viaggiano in media a 39 km/h, e che di conseguenza necessitano di una manutenzione sempre maggiore e non garantiscono la puntualità delle corse. Basta scorrere ogni giorno i social per leggere come i pendolari testimoniano il declino della linea e del servizio. La crisi della linea non è un evento recente, ma coincide con l’assunzione, nel 2010 del servizio da parte di ATAC, capace di dissipare in breve tutto il Know-how ereditato da Met.Ro. SpA, a sua volta erede della tradizione ferroviaria di  STEFER.  Complice i tagli al settore ed un totale disinteresse da parte della Regione Lazio, proprietaria dell’infrastruttura, i problemi si sono gradualmente amplificati fino ad arrivare al disastro attuale, accentuato dalla disposizioni di ANSF alle quali ATAC ha colpevolmente e tardivamente adempiuto (oltretutto nella maniera più restrittiva possibile, il tutto a scapito della regolarità del servizio). Così utenti e pendolari si trovano quotidianamente a fare i conti con treni soppressi e disservizi, senza dimenticare le corse sostituite da autobus e la mancata accessibilità di stazioni e mezzi per i disabili.  Non meglio vanno le cose sulla Ferrovia Roma – Lido che resta ancora tra le peggiori d’Italia perché nessun cambiamento è avvenuto e nessun cambiamento è alle porte, con ancora gli stessi problemi vissuti dai pendolari ed una situazione del servizio davvero vergognosa per i ritardi e per il degrado in cui versano le stazioni. Anche qui troviamo un drastico calo del servizio, complice la diminuzione dei convogli disponibili, ritardi e soppressione di corse. Non inclusa nel rapporto, ma non per questo esente da disservizi è la ferrovia Roma – Giardinetti, da alcuni anni ormai vergognosamente e pretestuosamente limitata alla stazione di Centocelle per le ben note follie trasportistiche di ATAC, secondo la quale tra Centocelle e Giardinetti la linea sarebbe un doppione della Metro C. Anche su questa linea l’utenza deve fare i conti con stazioni prive di qualsiasi servizio e mezzi obsoleti (alcuni con oltre 90 anni di servizio) e non accessibili ai disabili. Come CeSMoT riteniamo che la situazione sia inaccettabile e restiamo fortemente perplessi nella scelta della Regione Lazio, finora complice di ATAC nel disastro delle tre ferrovie, di affidare a partire dal prossimo anno la gestione dell’infrastruttura della Roma – Lido e della Roma – Nord ad ASTRAL ed il servizio, a partire dal 2021, a CoTraL. Sebbene siano entrambe realtà consolidate nei loro settori di competenza, nonchè lodevoli esempi di efficienza gestionale,mancano, allo stato attuale, di adeguato know-how nella complessa materia del trasporto ferroviario, essendosi occupati, rispettivamente, di manutenzione stradale e trasporto su gomma. Il rischio di un travaso nei nuovi gestori di parte del personale ATAC co-responsabile dell’attuale situazione,   è un’ipotesi da non sottovalutare ed accuratamente da evitare. A nostro giudizio sarebbe stato più opportuno seguire l’esempio Umbro, dove la gestione ed il rinnovo dell’infrastruttura ex FCU è stata affidata ad RFI, gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale. Ipotesi inizialmente prevista dalla regione ma poi misteriosamente scartata. Attendiamo, in ogni caso, di conoscere concretamente, da parte del Presidente Zingaretti (sperando che il suo ruolo di segretario del PD non gli sottragga troppo tempo da dedicare alla regione di cui è presidente) e dell’assessore Alessandri (finora molto poco attento alle questioni ferroviarie)  quale futuro abbia in mente la regione Lazio. per le sue tre ferrovie: finora di chiacchiere ne sono state spese tante ma di fatti se ne sono visti veramente pochi. Utenti e pendolari di queste linee non meritano e non possono più di essere considerati cittadini di serie B

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