Dopo mesi in cui avvistare un tram per le strade romane è stato come trovare un’oasi nel deserto, finalmente, con il termine dei vari cantieri di rinnovo dell’infrastruttura, nella giornata odierna è ripresa la circolazione su (quasi)tutta la rete tramviaria romana. Da oggi infatti romani e turisti potranno tornare ad utilizzare un mezzo di trasporto rapido, veloce ed ecologico,dopo essere stati costretti ad utilizzare gli scomodi bus sostituitivi. Tuttavia, in questa lieta giornata, spicca il mancato ritorno del tram 19 a Piazza Risorgimento, nonostante siano da tempo terminati i lavori di rifacimento di Via Ottaviano e Piazza Risorgimento. Su questa vicenda,nelle scorse settimane, spiccavano le assurde dichiarazioni del sindaco Gualtieri che, avventatamente, affermava che il tram 19 non poteva tornare a Piazza Risorgimento a causa delle interferenze provocate dal futuro cantiere della Linea C della metropolitana. Dichiarazioni a nostro avviso sconcertanti che il sindaco, finora non nè confermato, nè smentito, lasciando cadere tutto nel vuoto. Continuiamo a ritenere, come CeSMoT, che rinunciare ad un importante e strategico collegamento solo perchè forse, tra qualche anno potrebbe esserci in zona un cantiere della metropolitana, è una scusa pietosa e ridicola, che forse nasconde ben altre verità. Non vorremmo pensare che il tram dia “fastidio” a qualche potente esercizio commerciale in zona o che “disturbi” qualche “importante” abitante . Auspichiamo che il Sindaco Gualtieri voglia fare chiarezza spiegando ai cittadini cosa impedisce il ritorno del tram a Piazza Risorgimento, soprattutto in considerazione della potenzialità di un servizio su rotaia a pochi metri dalla cattedra di san Pietro nell’attuale contesto giubilare. Sempre il Sindaco, che abbiamo visto tempo fa impegnatissimo a pubblicizzare l’avvio dei “lavori” di realizzazione della nuova linea tramviaria Ponte Mammolo – Subaugusta, dovrebbe spiegare lo stato di avanzamento di questi ed altri promessi lavori. Per quanto riguarda la Via Togliatti, a parte la pulizia dai rovi del tratto a ridosso del ponte della A24 e del viadotto che scavalca la ferrovia FL2, non si vede l’ombra di un operaio,così come non si vede l’inizio dei lavori per portare il tram dal Verano alla Stazione Tiburtina e per la TVA, per la quale sembra che la tratta Porta Cavalleggeri – Termini subirà ulteriori ritardi. Resta anche in sospeso l’annosa questione della conversione della Ferrovia Termini – Giardinetti: dopo l’inconcepibile diniego da parte dell’Università di Tor Vergata, sembra calato il silenzio sull’opera: forse, a questo punto, in attesa che si arrivi ad un progetto definitivo, sarebbe opportuno riaprire all’esercizio la breve tratta dalla Stazione di Centocelle a Via Togliatti, al fine di garantire interscambio con la Metro C. Si tratterebbe semplicemente di adeguare l’infrastruttura esistente, realizzando tra l’altro quanto improvvidamente promesso all’epoca della (scandalosa)chiusura della tratta Centocelle – Giardinetti da Agenzia Mobilità, ATAC e Comune di Roma. Non i stancheremo mai di ribadire che solo una massiccia e robusta cura del ferro potrà rendere la città di Roma alla pari delle altre capitali europee. Le premesse sono buone, i progetti ci sono e finalmente abbiamo un Assessore alla Mobilità che sembra rendersi conto dell’importanza strategica del tram. Il Giubileo non può e non deve essere una scusa per non fare, specialmente in quanto molte delle linee promesse sono ben lontane dagli itinerari giubilari. É però necessario che vi sia una sinergia tra Comune, Regione e Ministero dei Trasporti: il benessere dei cittadini deve venire prima di tutto, indipendentemente da qualsiasi differenza di ideologia e di colore politico, e le grandi opere,tipo il Ponte sullo Stretto di Messina, non possono e non devono essere realizzate a discapito delle opere necessarie per migliorare il TPL
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Comunicato Stampa – Roma, Tram 19: CeSMoT, preoccupati su voci mancato ritorno a Piazza Risorgimento. Sindaco ed Assessore facciano urgente chiarezza
Da diversi giorni si susseguono, specialmente online,diverse voci secondo le quali, nonostante la conclusione dei lavori di restyling di Piazza Risorgimento, il tram 19 non tornerà più nello storico capolinea. Il tutto nasce da alcune (improvvide) dichiarazioni rilasciate dal sindaco Gualtieri durante l’inaugurazione della rinnovata Stazione Metro di Ottaviano nelle quali la causa del mancato ritorno è stata addebitata a futuribili lavori per la linea C della Metropolitana che interferirebbero sul percorso tramviario. Come CeSMoT siamo fortemente preoccupati per queste notizie che, se confermate, priverebbero la città,specie durante il Giubileo, di un importante collegamento ecologico e sostenibile. Oltretutto,rinunciare al capolinea di Piazza Risorgimento,dopo che la zona è stata sottoposta a restyling e liberata in parte dal traffico privato, comporterebbe anche abbandonare il futuro sfioccamento della TVA che prevede un collegamento proprio con Piazza Risorgimento. Rinunciare ad un tram oggi per una futura metropolitana domani ci sembra una mossa poco saggia,specialmente in quanto da un lato abbiamo una infrastruttura già esistente, dall’altra un progetto ancora tutto sulla carta, mentre siamo in attesa del prolungamento della metropolitana fino a Piazza Venezia. In tutto questo “pasticcio” ci preoccupa l’opacità di Sindaco ed Assessore che nè confermano nè smentiscono queste voci. Troppo facile gettare il sasso (anzi, il ballast per restare in tema ferrotranviario) e “nascondere la mano”. Se veramente c’è l’intenzione di rinunciare al tram 19, il Sindaco Gualtieri e l’Assessore Patanè devono assumersene la responsabilità davanti ai cittadini,anche perchè tutto ciò cozzerebbe con la volontà di questa amministrazione nell’investire nel TPL. Ci auguriamo che l’uscita del Sindaco Gualtieri sia stata dettata solo da superficialità e disattenzione, specialmente in quanto,dopo anni di giunte totalmente avulse al TPL, finalmente si è vista una amministrazione determinata a mettere in atto quella famosa cura del ferro iniziata, e non completata dall’allora sindaco Rutelli 25 anni fa. Abbiamo già assistito alla vergognosa campagna stampa orchestrata contro il tram in Via Nazionale ed alla altrettanta pretestuosa opposizione dell’Università di Tor Vergata verso il progettato prolungamento e trasformazione della ex ferrovia Centocelle – Giardinetti, opere a nostro giudizio che andrebbero cantierizzate nel più breve tempo possibile come la tranvia Ponte Mammolo – Subaugusta,chiediamo,per tanto, a Sindaco ed Assessore di fare immediata chiarezza sul futuro della Linea 19 e pretendiamo un impegno ad una rapida riapertura della linea. Roma ha urgente necessità di una robusta cura del ferro, occorre seguire e proseguire sulla scia di quanto già previsto nel Rapporto Ferrotranviario 1.0 redatto ed elaborato dall’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità e dal PUMS:auspichiamo che tali documenti continuino ad essere il faro guida per dotare finalmente la città di Roma di una rete di trasporto su ferro efficiente,ecologica,efficace e sostenibile
Piazza dei Cinquecento, attivi i capolinea bus
Inaugurata la nuova piazza dei Cinquecento, davanti alla stazione Termini. Attivi i capolinea delle linee. L’intervento “da decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri originariamente era suddiviso in due lotti, il secondo doveva essere realizzato nel 2026. Questo lotto è completo circa all’85 per cento, entro l’estate 2025 inauguriamo il secondo lotto, invece, che nel 2026. Il grosso è fatto”. Così il sindaco Gualtieri.
“Possiamo restituire ai cittadini questo spazio per i capolinea dei bus e quello per il molo dei taxi, quest’area acquista un valore adeguato a essere la porta della Capitale d’Italia. Alcune piccole cose andranno a conclusione anche nelle prossime settimane”, ha aggiunto.
“Un progetto bello – ha sottolineato ancora Gualtieri – che ha a che fare sia col concetto dei binari, sia con l’architettura della stazione, con travertino e basaltina che si alternano in bicromia. Uno spazio grande e bello, ricco di storia che farà cogliere attorno a sé le Terme di Diocleziano, il Museo Nazionale Romano, le Mura Serviane”.
Ha continuato “E’ l’intervento più ampio del Giubileo in termini di superficie, sono 9 ettari ovvero 90 mila metri quadrati equivale a dire 9 campi da calcio. I lavori sono andati avanti senza interrompere il servizio, questo ha reso tutto più complicato. Ringrazio il sottosegretario Mantovano con cui abbiamo inaugurato questo metodo Giubileo, ringrazio il gruppo Ferrovie dello Stato, Anas (che ha svolto i lavori) e i suoi vertici, il ministro Salvini e tutta la struttura del ministero dei Trasporti”.
“Una prima risistemazione di questa piazza fu progettata per il Giubileo del 1925 e realizzata nel giubileo del 1950 – ha aggiunto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano – è il primo punto di arrivo dei pellegrini. L’auspicio è che queste opere non si facciano soltanto per i Giubilei, altrimenti dovremmo chiedere al Santo Padre di proclamarne uno l’anno: la sfida che abbiamo avanti è questa, fare in modo che tutto questo non si realizzi soltanto in occasione delle cadenze giubilari”.
“Con l’apertura di piazza dei Cinquecento riconsegniamo una parte di città ai romani – commenta l’assessora ai Lavori Pubblici di Roma Capitale, Ornella Segnalini – L’intervento riguarda un’area molto ampia con un cantiere diffuso tra snodo ferroviario e piazza della Repubblica. La prima parte di fronte al Planetario è completa e già viva e vissuta. A breve anche il giardino di Dogali, luogo misconosciuto, vedrà il pieno completamento e potrà finalmente essere fruito da tutti. Si tratta di un intervento di qualità architettonica, con scelta di materiali di pregio che richiamano l’architettura della stazione Termini, nel rispetto del progetto originario di De Vico. Entro la prossima estate – conclude Segnalini – sarà tutto completato e Roma avrà un nuovo spazio riqualificato e in grande impatto visivo”.
“Nell’ambito di un piano da 100 miliardi di investimenti – le parole dell’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Stefano Donnarumma – siamo molto contenti di prendere parte a queste iniziative, collaboriamo fattivamente con il Comune di Roma e con tutte le istituzioni coinvolte affinché l’opera di un’importante azienda, un patrimonio dello Stato, che quest’anno compirà 120 anni, sia anche incisiva su questo tipo di interventi”.
L’inaugurazione di piazza dei Cinquecento “è un altro tassello importante, abbiamo un insieme di interventi poderosi. Il più significativo è quello di piazza Pia inaugurata il 23 dicembre scorso. Oggi va in porto un altro tassello importante, questo è un complesso di interventi: piazza dei Cinquecento, piazza della Repubblica e le vie afferenti”, così Aldo Isi, amministratore delegato di Anas.
I numeri dell’intervento. Gli interventi riguardanti il solo perimetro di piazza dei Cinquecento, un’area di 45mila metri quadri, sono stati avviati il 9 ottobre 2023, per un importo di circa 21 milioni di euro. Sono stati posati 30mila metri quadri di marmi e pietre, 20mila metri quadri sanpietrini, 10mila metri quadri di cemento architettonico, 10mila metri quadri di nuove aree di giardini e aiuole e 6mila metri quadri di stese di asfalto.
I lavori hanno previsto la riorganizzazione del verde e la rimozione dei chioschi e hanno favorito la razionalizzazione degli spazi urbani, migliorando le condizioni di sicurezza e favorendo la pedonalità. E’ stato, inoltre, ridisegnato il terminal bus con un’area pari a 12 mila mq, di cui 6 mila con il marmo e 6 mila con il cemento architettonico; realizzato un nuovo molo taxi di 8 mila mq in sanpietrini e sono stati attivati un nuovo sistema di piste ciclabili e un’area pedonale di 5 mila mq in marmo con l’obiettivo di rendere lo spazio sempre più accessibile.
L’ingresso della stazione è stato liberato progressivamente andandosi così a integrare con i profili architettonici, archeologici e culturali dell’area, creando continuità spaziale con le Terme di Diocleziano, le Mura Serviane, il Museo di Palazzo Massimo, fino a piazza della Repubblica. Il lavoro ha puntato a valorizzare e accrescere l’integrazione tra monumenti e aree archeologiche circostanti, oltre a migliorare la qualità architettonica e ambientale di tutto il contesto.
Nell’area già realizzata la nuova piazza della Repubblica.
Comunicato Stampa – CeSMoT , perplessi su nuova piazza dei cinquecento :pochi alberi e troppo cemento
Comunicato Stampa – CeSMoT , perplessi su nuova piazza dei cinquecento :pochi alberi e troppo cemento
L’inaugurazione odierna della riqualificata Piazza dei Cinquecento, che ha restituito a romani e turisti un’area finalmente rinnovata non ci convince in pieno. Come CeSMoT, sebbene plaudiamo alla riqualificazione necessaria di un’area abbandonata per troppo tempo al degrado, ed alle positive sinergie avvenute tra ANAS,Comune di Roma, Gruppo FS e Governo che hanno contribuito ad una, tutto sommato, rapida conclusione dei lavori, riscontriamo alcune “criticità” in alcune opere che, a nostro giudizio, potrebbero rendere poco fruibile la piazza. La prima cosa che salta all’occhio è la riduzione degli stalli destinati ai capolinea atac rispetto al passato. Per poter dare un giudizio definitivo attendiamo però che vengano avviati e terminati i lavori di riqualificazione sulla parte di piazza attualmente utilizzata dai bus ATAC. Ulteriore note dolente è il verde pubblico: sebbene non sia stato ancora realizzato l’annunciato arboreto,i cui lavori hanno subito un ritardo causa ritrovamento archeologici,è innegabile la sensibile riduzione del verde rispetto al passato che rende la nuova piazza una “triste distesa di cemento” . Non neghiamo che la riduzione delle alberature potrebbe ridurre l’annoso problema causato in passato dalle deiezioni aviarie che rendevano impossibile il transito in certi orari ma, a nostro giudizio, si potevano sostituire le alberature con siepi od aiuole per rendere più gradevole l’area. La maggiore criticità resta però, a nostro giudizio,la scarsa quantità di ripari e pensiline, dove utenza in attesa del bus possa in inverno riparasi dalla pioggia e dalle intemperie ed in estate dal caldo. Prendiamo atto dell’impegno di ANAS e Comune nel trovare soluzioni condivise, che auspichiamo rapide,così come auspichiamo che, tramite ACEA ATo2, possano essere installate fontanelle o case dell’acqua, indubbiamente utili e necessarie per combattere l’afa estiva. Ora che si è concluso questo importante e strategico cantiere, auspichiamo che possano essere completati i lavori sulla rete tram,con il ritorno del 19 a Piazza Risorgimento, ed essere cantierizzate alcune opere in aree non interessate dagli eventi giubilari, come ad esempio la tramvia Ponte Mammolo – Subaugusta
Centro studi al sindaco: “Sul progetto della tramvia Termini-Tor Vergata si confronti con il Rettore dell’Università”
(ringraziamo Canale10 per avere ripreso il ns comunicato)
Tramvia Termini-Tor Vergata: sulle perplessità sollevate dall’Università il Centro Studi Mobilità e Trasporti chiede un confronto urgente con il Comune
Sulla realizzazione della tramvia Termini-Tor Vergata, un progetto strategico per collegare il centro della città con l’importante polo universitario e ospedaliero, nuove divergenze stanno rischiando di rallentare l’avvio dei lavori. A sottolinearlo il Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, che ha segnalato l’urgenza di convocare un confronto proprio per il superamento delle perplessità, espresse soprattutto, dall’Università di Tor Vergata.
(clicca sul link sottostante per leggere il resto dell’articolo)
Comunicato Stampa , Tramvia Termini – Tor Vergata, CeSMoT: apprezziamo volontà di realizzazione da parte del Sindaco Gualtieri, urgente ora un tavolo di confronto con Università
“Apprendiamo con estremo piacere, da una intervista rilasciata dal Sindaco Gualtieri al Corriere della Sera (https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/24_dicembre_11/giubileo-il-sindaco-roberto-gualtieri-a-tutto-campo-cosi-rilancio-roma-8a7fdb07-6a5c-4e5a-b172-031bcdb15xlk.shtml) della volontà sua e dell’amministrazione comunale nel portare avanti la realizzazione della Tramvia Termini – Tor Vergata, ovvero la tanto attesa riqualificazione della ferrovia Termini – Giardinetti, che recentemente ha registrato l’opposizione da parte dell’Università di Tor Vergata che, tramite il loro Magnifico Rettore, ha posto alcune obiezioni a nostro giudizio non completamente fondate e superabili,stante anche i pregressi pareri positivi emersi in sede di Conferenza dei Servizi. Riteniamo però che un eventuale muro contro muro non faccia altro che rallentare l’opera danneggiando i cittadini e riteniamo,per tanto, estremamente urgente la convocazione di un tavolo di confronto tra Comune ed Università, presenti anche Associazioni e gli altri attori interessati alla realizzazione dell’opera, al fine di poter rapidamente superare attraverso un dialogo costruttivo,le eventuali criticità e perplessità sull’opera e poter dare il via, nel più breve tempo possibile, ai lavori di realizzazione. Come CeSMoT non ci stancheremo mai di ripetere che Roma ha urgentemente bisogno di una “cura del ferro” e questa linea, insieme al tram fino alla Stazione Tiburtina (di cui auspichiamo un prolungamento fino Ponte Mammolo),alla TVA, alla linea Ponte Mammolo – Subaugusta ed al prolungamento delle metropolitane, rappresenta una dei tasselli per elevare la città al livello delle altre metropoli europee, fornendo a cittadini e turisti una rete di TPL efficace, efficiente ed ecologica”.
Appello per la realizzazione della Tramvia Termini-Tor Vergata
Aderiamo all’appello,sottoscritto da un totale di 23 associazioni cittadine, per la realizzazione della Tramvia Termini – Tor Vergata (trasformazione e prolungamento della attuale ferrovia Termini – Giardinetti)insieme alle altre associazioni. Come noto, l’Università si è recentemente opposta all’opera con motivazioni abbastanza pretestuose. Auspichiamo, da parte dell’Università,la consapevolezza dell’utilità dell’opera e la volontà il tenere aperto un dialogo costruttivo volto a superare le criticità al fine di arrivare alla realizzazione della linea,opera strategica per la mobilità cittadina, nel più breve tempo possibile
Clicca qui per scaricare la lettera inviata al Rettore dell’Università di Tor Vergata
Rassegna Stampa
Innotrans 2024,presentate le nuove tecnologie di RFI:
Alla Fiera Internazionale della tecnologia dei trasporti di Berlino, Innotrans, si alza il sipario sulle tecnologie di ultima generazione presentate da RFI, società del Gruppo Fs Italiane.
Tper ordina 8 locomotive bimodali Dual Shunter di CZ Loko:
Tper ha ordinato a CZ Loko due locomotive bimodali DualShunter 2000, con un’opzione per acquistarne fino ad ulteriori sei.
Comunicato Stampa – CeSMoT : ancora non risolto problema della scarsità di pensiline alle fermate ATAC, sollecitiamo Comune a velocizzare installazione
Le roventi temperature di questi giorni (ed i prossimi saranno ancora peggio con picchi di 38/39 gradi) riportano alla luce, specie nelle periferie romane, l’annoso problema dell’assenza delle pensiline che costringono l’utenza ad attendere il passaggio dei mezzi pubblici sotto il sole rovente. Con conseguenti disagi,specie nelle ore più calde della giornata,aggravati,sulle linee periferiche, dallo stato di fatiscenza delle vetture del gestore Roma TPL dove trovare aria condizionata funzionante è come trovare un’oasi nel deserto. Anche laddove,come in Via Tiburtina ad esempio,dove si è provveduto ad allargare la strada realizzando nuovi marciapiedi e spazi di fermata,anche in comune con CoTraL,riscontriamo la totale assenza di pensiline. Su questa strada la beffa è ancora maggiore se pensiamo ad esempio che prima dei lavori di allargamento in molti punti le pensiline stesse erano presenti (laddove sono rimaste è perché di competenza di altre amministrazioni comunali) Auspichiamo,come CeSMoT, che il problema sia già a conoscenza dei competenti enti comunali e che si possa trovare una rapida soluzione: per quanto attiene le vetture di Roma TPL,sollecitiamo maggiori e serrati controlli sulle vetture in circolazione,per le pensiline siamo speranzosi e fiduciosi che venga indetta al più presto una gara per la loro realizzazione e che, al netto delle tempistiche burocratiche,entro la prossima estate utenza possa finalmente aspettare il bus al riapro dal sole o dalla pioggia. Nel frattempo, per questa calda estate, sarebbe auspicabile, che Comune concordasse, in sinergia con le associazioni di protezione civile e volontariato, un piano per la distribuzione,laddove possibile, di acqua ,individuando anche nelle periferie quelle fermate particolarmente frequentate dall’utenza, al fine di alleviare i disagi dell’attesa.
Comunicato Stampa – CeSMoT – Ennesima giornata di passione per utenti della ferrovia Roma Giardinetti, linea ormai dimenticata dal Comune di Roma
Nella giornata di oggi l’ennesimo svio di un convoglio nei pressi della Stazione di Centocelle ha paralizzato la ferrovia Roma – Giardinetti ,regalando l’ennesima giornata di passione all’utenza, costretta a servirsi dell’inadeguata linea 105 senza , tra l’altro alcuna informazione trasparente da parte di ATAC che invece di spiegare chiaramente accaduto e fornire tempi di ripristino, parla genericamente di “servizio modificato” . Come CeSMoT – Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, sono anni che denunciamo l’assenza di un progetto organico di potenziamento della Ferrovia Termini – Giardinetti,che, ed è innegabile, dopo l’abusiva e scandalosa chiusura della tratta Centocelle – Giardinetti, attuata in maniera opaca e carbonara da atac diversi anni fa, sembra essere stata abbandonata al suo destino. Mentre il Sindaco Gualtieri e l’Assessore Patanè fanno trionfali annunci sui nuovi treni Hitachi destinati alla Metropolitana e sempre mentre qualcuno al Campidoglio “festeggia” per 9 anni di cantiere coi silos verdi a piazza Venezia, ci si dimentica delle periferie. Nonostante che lo scorso Novembre il Dipartimento Mobilità del Comune ci informava che ” Roma Capitale ha ottenuto, con D.M. n. 235 del 20 luglio 2020, il finanziamento per la realizzazione di una linea tranviaria denominata “Linea Termini – Giardinetti – Tor Vergata (linea tranviaria) – Soluzione a scartamento ordinario” ovvero la trasformazione della linea ferroviaria in linea tranviaria con prolungamento , da un lato fino alla stazione termini e, dall’altro, a Tor Vergata e che dopo il trasferimento dell’infrastruttura a Roma Capitale “per agevolare la realizzazione del sistema tranvie del Comune di Roma è stato, inoltre, nominato, il Commissario Straordinario arch. Maria Lucia Conti” e che “Roma Capitale ha quindi stanziato i finanziamenti per la progettazione e incaricato Roma Servizi per la Mobilità S.r.l. di pubblicare la gara di progettazione definitiva della tranvia Termini Tor Vergata e del deposito Centocelle Est, gara che è stata bandita il 21 dicembre 2022 ed ha avuto come esito l’affidamento, a marzo 2023, al Raggruppamento temporaneo di professionisti tra SYSTRA SOSTEGNI S.p.A. (Mandataria) – SWS Engineering S.p.A – Architecna Engineering S.r.l. – Ambiente S.p.A – GO Mobility S.r.l. – POLEIS Società Cooperativa a.r.l. – Ing. Spinosa (Mandanti) ” , non si hanno attualmente più notizie nè dell’iter progettuale nè dell’inizio dei lavori. Vogliamo credere che specialmente l’Assessore Patanè sia stato troppo preso dai tavoli sulla Tramvia TVA,opera indubbiamente strategica e necessaria, ed impegnato a fronteggiare la feroce campagna anti-tram orchestrata da una certa stampa, da aver dimenticato la sorti del “trenino giallo” ,ma, desideriamo ricordargli, che i Cittadini della Casilina non sono Cittadini di Serie B e che da anni si vedono privare del loro diritto alla mobilità a causa di una infrastruttura ormai obsoleta e che appare sempre più gestita “tirando a campare” Se prima l’amministrazione comunale ed il vettore potevano dare la colpa alla Regione, proprietaria dell’Infrastruttura, ora non ci sono più scuse ma soprattutto non c’è più tempo. Riteniamo, come CeSMoT, anzi che sia opportuno, invece di ricostruire da zero la linea, con tempistiche incerte (la Metrotranvia per Seregno, che doveva sostituire la tramvia Milano – Desio insegna)sia opportuno ottenere a livello ministeriale un declassamento da ferrovia a tramvia , seguendo gli esempi di Cagliari e Sassari, ed acquistare nuovi tram a scartamento ridotto. Qualora in futuro si decida di portare il tutto a scartamento ordinario basterà effettuare il cambio carrelli ai mezzi (operazione che si fa tra l’altro abitualmente in ambito ferroviario) In questo modo si tornerebbe a garantire alla cittadinanza il diritto alla mobilità, rendendo possibile viaggiare su mezzi moderni, confortevoli ed accessibili e non su mezzi che, nonostante si siano dimostrati nel tempo affidabili, hanno quasi tutti oltre 50 anni di vita operativa. Restiamo in attesa di un cenno di vita da parte del Campidoglio, auspicando che non si siano dimenticati cittadini ed elettori di importanti quartieri come Tor Pignattara, Centocelle o Alessandrino. In un’epoca in cui sempre più è importante la sostenibilità ecologica, riteniamo che sia la ferrovia, e non il bus,l’unico vettore ad emissioni zero
CeSMoT – Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti
Il presidente
Omar Cugini