Piazza dei Cinquecento, attivi i capolinea bus

Inaugurata la nuova piazza dei Cinquecento, davanti alla stazione Termini.  Attivi i capolinea delle linee. L’intervento “da decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri originariamente era suddiviso in due lotti, il secondo doveva essere realizzato nel 2026. Questo lotto è completo circa all’85 per cento, entro l’estate 2025 inauguriamo il secondo lotto, invece, che nel 2026. Il grosso è fatto”. Così il sindaco Gualtieri.

“Possiamo restituire ai cittadini questo spazio per i capolinea dei bus e quello per il molo dei taxi, quest’area acquista un valore adeguato a essere la porta della Capitale d’Italia. Alcune piccole cose andranno a conclusione anche nelle prossime settimane”, ha aggiunto.

“Un progetto bello – ha sottolineato ancora Gualtieri – che ha a che fare sia col concetto dei binari, sia con l’architettura della stazione, con travertino e basaltina che si alternano in bicromia. Uno spazio grande e bello, ricco di storia che farà cogliere attorno a sé le Terme di Diocleziano, il Museo Nazionale Romano, le Mura Serviane”.

Ha continuato “E’ l’intervento più ampio del Giubileo in termini di superficie, sono 9 ettari ovvero 90 mila metri quadrati equivale a dire 9 campi da calcio. I lavori sono andati avanti senza interrompere il servizio, questo ha reso tutto più complicato. Ringrazio il sottosegretario Mantovano con cui abbiamo inaugurato questo metodo Giubileo, ringrazio il gruppo Ferrovie dello Stato, Anas (che ha svolto i lavori) e i suoi vertici, il ministro Salvini e tutta la struttura del ministero dei Trasporti”.

“Una prima risistemazione di questa piazza fu progettata per il Giubileo del 1925 e realizzata nel giubileo del 1950 – ha aggiunto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano – è il primo punto di arrivo dei pellegrini. L’auspicio è che queste opere non si facciano soltanto per i Giubilei, altrimenti dovremmo chiedere al Santo Padre di proclamarne uno l’anno: la sfida che abbiamo avanti è questa, fare in modo che tutto questo non si realizzi soltanto in occasione delle cadenze giubilari”.

“Con l’apertura di piazza dei Cinquecento riconsegniamo una parte di città ai romani – commenta l’assessora ai Lavori Pubblici di Roma Capitale, Ornella Segnalini – L’intervento riguarda un’area molto ampia con un cantiere diffuso tra snodo ferroviario e piazza della Repubblica. La prima parte di fronte al Planetario è completa e già viva e vissuta. A breve anche il giardino di Dogali, luogo misconosciuto, vedrà il pieno completamento e potrà finalmente essere fruito da tutti. Si tratta di un intervento di qualità architettonica, con scelta di materiali di pregio che richiamano l’architettura della stazione Termini, nel rispetto del progetto originario di De Vico. Entro la prossima estate – conclude Segnalini – sarà tutto completato e Roma avrà un nuovo spazio riqualificato e in grande impatto visivo”.

“Nell’ambito di un piano da 100 miliardi di investimenti – le parole dell’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Stefano Donnarumma – siamo molto contenti di prendere parte a queste iniziative, collaboriamo fattivamente con il Comune di Roma e con tutte le istituzioni coinvolte affinché l’opera di un’importante azienda, un patrimonio dello Stato, che quest’anno compirà 120 anni, sia anche incisiva su questo tipo di interventi”.

L’inaugurazione di piazza dei Cinquecento “è un altro tassello importante, abbiamo un insieme di interventi poderosi. Il più significativo è quello di piazza Pia inaugurata il 23 dicembre scorso. Oggi va in porto un altro tassello importante, questo è un complesso di interventi: piazza dei Cinquecento, piazza della Repubblica e le vie afferenti”, così Aldo Isi, amministratore delegato di Anas.

I numeri dell’intervento. Gli interventi riguardanti il solo perimetro di piazza dei Cinquecento, un’area di 45mila metri quadri, sono stati avviati il 9 ottobre 2023, per un importo di circa 21 milioni di euro. Sono stati posati 30mila metri quadri di marmi e pietre, 20mila metri quadri sanpietrini, 10mila metri quadri di cemento architettonico, 10mila metri quadri di nuove aree di giardini e aiuole e 6mila metri quadri di stese di asfalto.

I lavori hanno previsto la riorganizzazione del verde e la rimozione dei chioschi e hanno favorito la razionalizzazione degli spazi urbani, migliorando le condizioni di sicurezza e favorendo la pedonalità. E’ stato, inoltre, ridisegnato il terminal bus con un’area pari a 12 mila mq, di cui 6 mila con il marmo e 6 mila con il cemento architettonico; realizzato un nuovo molo taxi di 8 mila mq in sanpietrini e sono stati attivati un nuovo sistema di piste ciclabili e un’area pedonale di 5 mila mq in marmo con l’obiettivo di rendere lo spazio sempre più accessibile.

L’ingresso della stazione è stato liberato progressivamente andandosi così a integrare con i profili architettonici, archeologici e culturali dell’area, creando continuità spaziale con le Terme di Diocleziano, le Mura Serviane, il Museo di Palazzo Massimo, fino a piazza della Repubblica. Il lavoro ha puntato a valorizzare e accrescere l’integrazione tra monumenti e aree archeologiche circostanti, oltre a migliorare la qualità architettonica e ambientale di tutto il contesto.

Nell’area già realizzata la nuova piazza della Repubblica.

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Comunicato Stampa , Tramvia Termini – Tor Vergata, CeSMoT: apprezziamo volontà di realizzazione da parte del Sindaco Gualtieri, urgente ora un tavolo di confronto con Università

“Apprendiamo con estremo piacere, da una intervista rilasciata dal Sindaco Gualtieri al Corriere della Sera (https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/24_dicembre_11/giubileo-il-sindaco-roberto-gualtieri-a-tutto-campo-cosi-rilancio-roma-8a7fdb07-6a5c-4e5a-b172-031bcdb15xlk.shtml) della volontà sua e dell’amministrazione comunale nel portare avanti la realizzazione della Tramvia Termini – Tor Vergata, ovvero la tanto attesa riqualificazione della ferrovia Termini – Giardinetti, che recentemente ha registrato l’opposizione da parte dell’Università di Tor Vergata che, tramite il loro Magnifico Rettore, ha posto alcune obiezioni a nostro giudizio non completamente fondate e superabili,stante anche i pregressi pareri positivi emersi in sede di Conferenza dei Servizi. Riteniamo però che un eventuale muro contro muro non faccia altro che rallentare l’opera danneggiando i cittadini e riteniamo,per tanto, estremamente urgente la convocazione di un tavolo di confronto tra Comune ed Università, presenti anche Associazioni e gli altri attori interessati alla realizzazione dell’opera, al fine di poter rapidamente superare attraverso un dialogo costruttivo,le eventuali criticità e perplessità sull’opera e poter dare il via, nel più breve tempo possibile, ai lavori di realizzazione. Come CeSMoT non ci stancheremo mai di ripetere che Roma ha urgentemente bisogno di una “cura del ferro” e questa linea, insieme al tram fino alla Stazione Tiburtina (di cui auspichiamo un prolungamento fino Ponte Mammolo),alla TVA, alla linea Ponte Mammolo – Subaugusta ed al prolungamento delle metropolitane, rappresenta una dei tasselli per elevare la città al livello delle altre metropoli europee, fornendo a cittadini e turisti una rete di TPL efficace, efficiente ed ecologica”.

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Appello per la realizzazione della Tramvia Termini-Tor Vergata

Aderiamo all’appello,sottoscritto da un totale di 23 associazioni cittadine, per la realizzazione della Tramvia Termini – Tor Vergata (trasformazione e prolungamento della attuale ferrovia Termini – Giardinetti)insieme alle altre associazioni. Come noto, l’Università si è recentemente opposta all’opera con motivazioni abbastanza pretestuose. Auspichiamo, da parte dell’Università,la consapevolezza dell’utilità dell’opera e la volontà il tenere aperto un dialogo costruttivo volto a superare le criticità al fine di arrivare alla realizzazione della linea,opera strategica per la mobilità cittadina, nel più breve tempo possibile

Clicca qui per scaricare la lettera inviata al Rettore dell’Università di Tor Vergata

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Comunicato Stampa – CeSMoT: assurda e sconsiderata la decisione di smantellare filovia di Sanremo

Apprendiamo della decisione da parte di Riviera Trasporti e Provincia di Imperia di procedere allo smantellamento della storica filovia Sanremo – Ventimiglia, con la scusa della obsolescenza dell’infrastruttura. Ancora una volta dobbiamo registrare ennesimo attacco al trasporto pubblico da parte di politici ed imprese di trasporto che ignorano o fingono di ignorare che il filobus, come il tram, è uno dei mezzi di trasporto ecologici per eccellenza. Nel caso specifico c’è anche il dolo di aver lasciato per anni infrastruttura abbandonata a se stessa, per inseguire presunti progetti di bus ad idrogeno ,mai decollati, uniti alla volontà di “riqualificare” l’area del deposito filoviario, ovvero destinandola probabilmente all’ennesima speculazione edilizia   Pensavamo che con i casi di Cremona e Bari si fosse toccato il fondo del micidiale mix di incompetenze gestionali ai danni del TPL ma dobbiamo ricrederci. Del resto anche gli inqualificabili attacchi alla filovia da parte di alcune forze politiche spesso in cerca di visibilità (vedi quanto accaduto a Gennaio dopo ennesimo crollo dovuto alla mancata manutenzione dell’infrastruttura con le incommentabili dichiarazioni di “Azione”)non lasciavano presagire nulla di buono,così come le dichiarazioni del Sindaco di Imperia (nonché presidente della rispettiva provincia) Claudio Scaloja che, probabilmente non bene informato ,nelle scorse settimane si spingeva a definire il filobus un mezzo superato, ignorando probabilmente sia la differenza di capacità di carico tra un filobus ed un bus “elettrico” sia che in città come le vicine Genova e La Spezia ma anche Milano,Bologna e Roma (per citarne solo alcune ma elenco è più dettagliato).le filovie costituiscono uno dei primari assi di trasporto Mentre altre città investono sul trasporto pubblico, rivalutando reti di tram e filobus, la Provincia di Imperia torna al passato e sceglie la via più semplice, ovvero di smantellare il tutto con scuse pretestuose. Come Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti non possiamo che essere contrari a tale sciocca decisione, specialmente in virtù del fatto che mentre la Provincia e Riviera Trasporti facevano di tutto per abbandonare la filovia, di contro altre città toccate dalla linea, come Sanremo, portavano avanti progetti di rilancio della storica rete. Verrebbe da chiedersi come mai l’infrastruttura sia stata colpevolmente abbandonata al suo destino nonostante l’arrivo alcuni anni fa di nuovi mezzi e nonostante che, in occasione della realizzazione della nuova stazione di Taggia-Arma era stato progettata ed in parte realizzata una diramazione della filovia a servizio della nuova stazione. Appare evidente che se una infrastruttura si lascia abbandonata a se stessa essa,e quella di Riviera Trasporti lo è dal 2021,  si deteriori: è lapalissiano e non servono lauree per comprenderlo, ma, volendo pensar male, sembrerebbe che tutto sia stato fatto appositamente per avere una patetica scusa per smantellare tutto. Chiediamo  un immediato stop allo smantellamento ed un intervento urgente del Presidente della Regione Liguria , Giovanni Toti e del Ministro dei Trasporti Matteo Salvini  ed invitiamo utenti e cittadini a protestare contro l’ennesimo attacco verso il trasporto pubblico ecologico.

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Comunicato Stampa – CeSMoT : soddisfatti e lieti per ripartenza tram 8,auspichiamo ora rapida cantierizzazione nuove linee

Accogliamo con molto favore la ripresa del servizio tramviario sulla linea 8 a partire da stamane: finalmente, dopo mesi di disagi utenza può tornare a fruire di un sistema di trasporto efficace, efficiente ed ecologico, Nel ringraziare l’amministrazione comunale e l’Assessore Patanè per l’impegno profuso nel restituire ai cittadini una infrastruttura strategica, cogliamo, come CeSMoT, l’occasione per sollecitare una rapida cantierizzazione delle nuove opere tramviarie promesse e progettate. Abbiamo apprezzato il costante dialogo che l’assessore ha intrapreso con associazioni e cittadini in merito alla TVA, opera che continuiamo a ritenere strategica e necessaria, tuttavia temiamo che certe critiche pretestuose da parte di pseudocomitati , unite alle   prescrizioni della sovrintendenza, possano rallentare o bloccare l’opera. restiamo anche preoccupati per il nebuloso destino della Ferrovia Roma – Giardinetti, da anni pretestuosamente ed arbitrariamente limitata alla stazione di Centocelle per presunte ed inesistenti sovrapposizioni con la Linea C della Metropolitana: continuiamo a ritenere,per questa linea, che la scelta migliore sia quella di mantenere attuale scartamento ridotto ed infrastruttura esistente provvedendo ad acquisto nuovi mezzi in attesa della realizzazione del prolungamento fino Tor Vergata. In considerazione del fatto che il costo dei mezzi non avrebbe alcun cambiamento nel caso dell’acquisto di tram a scartamento ridotto, tale soluzione permetterebbe di minimizzare i disagi per l’utenza. Qualora tale opzione non sia praticabile, chiediamo che per lo meno vengano iniziati i lavori nella tratta attualmente sospesa all’esercizio al fine di minimizzare i disagi per utenza e non ripetere gli errori effettuati in fase di trasformazione della tratta Torrenova – Pantano della Ferrovia Roma Fiuggi quando si riaprì tuta la linea, dopo anni di lavori, per poi smantellare tutto per la realizzazione della metropolitana. Ci permettiamo di suggerire, come CeSMoT, che i lavori nella tratta Togliatti – Giardinetti iniziano insieme ai lavori di costruzione della tramvia Ponte Mammolo  Subaugusta, in modo tale da rendere pienamente fruibile sia il nuovo deposito, da realizzarsi a Centocelle, sia la tratta almeno fino Giardinetti. Quanto accaduto a Milano con le tramvie per Desio e Limbiate, chiuse in attesa di futuribili ammodernamenti che segnano ancora il passo, ci porta  a temere che anche a Roma si arrivi a chiudere la tratta Laziali – Centocelle e di attendere anni per i cantieri di trasformazione.  Confidiamo ed auspichiamo, per tanto, che amministrazione prosegua sulla virtuosa strada intrapresa resistendo alle contrarietà del popolo NIMBY e che ,sulla scia del tavolo di confronto istituito per la TVA, l’assessore Patanè voglia istituire ulteriori tavoli per le progettate tramvie. Continuiamo a ritenere che solo una robusta cura del ferro potrà far diventare Roma una capitale pari ad altre città europee.

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Comunicato Stampa – CeSMoT : felici per firma contratto acquisto nuovi tram per Roma

Questo anno il CeSMoT vuole chiuderlo con la bella notizia della firma del contratto di acquisto dei 121 nuovi tram da parte del comune di Roma con il costruttore spagnolo CAF (Construcciones y Auxiliar de Ferrocarriles). CAF è già conosciuta a Roma per i treni forniti a partire dal 2005 per le linee A, B della metropolitana e sulla Roma-Lido.  Per quanto riguarda i tram, i mezzi CAF circolano con successo in innumerevoli città europee (come Cagliari, Lisbona,Tallin e Stoccolma) ed extraeuropee (come Kansas City e Sydney)  e ci auguriamo che anche nella città eterna possano avere lo stesso successo. Attendiamo il 2025 per vedere il primo esemplare sui binari romani e ci auguriamo che nel più breve tempo possibile si possa iniziare a trasportare i cittadini sui nuovi mezzi e soprattutto sulle nuove linee di cui Roma ha disperato bisogno. Per l’anno che verrà auspichiamo che Comune di Roma tenga la barra dritta verso la cantierizzazione delle nuove tramvie promesse,primo importante tassello verso la cura del ferro che la città aspetta da troppi anni, come la TVA, il tram per Subaugusta ed il tanto agognato rilancio ed ammodernamento della ex Roma – Giardinetti.

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Comunicato Stampa – Ryder Cup, CeSMoT: pochi vantaggi, tanti disagi

Dalla giornata di ieri, i cittadini di Roma e di Guidonia Montecelio stanno subendo i pesanti disagi dovuti alle assurde modifiche alla viabilità ed al TPL attuate per la Ryder Cup di Golf. Non mettiamo il dubbio del prestigio della manifestazione, che vede la partecipazione dei migliori golfisti di Europa e Stati Uniti, così come non contestiamo l’istituzione delle navette ad esclusivo servizio degli spettatori, in quanto presumiamo ed auspichiamo siano state totalmente a carico degli organizzatori, ma riteniamo folle e sconsiderata la chiusura delle strade,con relativa paralisi del traffico e ,cosa ben più grave, la chiusura della Metro B1, per presunti misteriosi ed indifferibili lavori,che, di fatto, ha isolato interi quartieri. Non vorremmo pensare male (ma a pensar male spesso ci si azzecca, come diceva Andreotti) ma gli indifferibili lavori sono casualmente capitati solo ed esclusivamente nella settimana della Ryder Cup. Come CeSMoT, non avendo prove provate che la chiusura della Metro B1 sia stata solo ed esclusivamente per favorire gli spostamenti verso Rebibbia (ma in tal caso l’assessore Patanè avrebbe fatto più bella figura a dire le cose come stavano) prendiamo per buone le motivazioni comunicate, ma riteniamo che, in generale, i disagi per la cittadinanza siano ben maggiori dei vantaggi: il completamento dell’allargamento della tiburtina, senza una reale protezione della corsia preferenziale è solo un palliativo, così come la mega rotatoria tra Via Marco Simone e Via Tiburtina (realizzata a tempo di record solo ed esclusivamente per la Ryder Cup) migliora relativamente poco la mobilità della zona. In tutti questi anni si è solamente pensato a trasformare la Tiburtina in una specie di autostrada, accantonando qualsiasi intervento concreti sulla mobilità del quadrante. I progetti per portare la Metro B per lo meno a Casal Monastero, di realizzare una filovia o una tramvia almeno fino a Bagni di Tivoli sono rimasti nel libro dei sogni, così come rimane nel libro dei sogni la possibilità per gli abitanti di Guidonia di avere un TPL efficace ed efficiente. Anzi, il Comune di Guidonia neanche si è degnato di potenziare il suo ridicolo ed inefficiente servizio urbano, preferendo ai fatti i post autocelebrativi sui social network di qualche consigliere comunale. Alla fine di questa settimana di passione,spenti i riflettori sulla Ryder Cup, nulla cambierà per i cittadini di Roma Est e di Guidonia, che continueranno ad essere obbligati ad utilizzare il mezzo privato per i loro spostamenti, non potendo contare su un trasporto pubblico efficace ed efficiente. Eppure vi era tutto il tempo per intervenire, ma, evidentemente, i politici di Roma e Guidonia, sono bravi solo nell’arte dell’autocelebrazione

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Comunicato Stampa – TRASPORTI: CESMOT, “Preoccupati per campagna anti tram di questi giorni; comune vada avanti con progetti approvati”

TRASPORTI: CESMOT, “Preoccupati per campagna anti tram di questi giorni; comune vada avanti con progetti approvati”

“Negli ultimi giorni stiamo assistendo, preoccupati, ad una massiccia campagna anti tram apparsa in particolare su un noto quotidiano romano, dove sedicenti esperti e comuni cittadini, non fanno altro che rilasciare dichiarazioni sulla presunta inutilità e pericolosità dei tram romani, suggerendone la totale sostituzione con autobus elettrici.”.

Lo dichiara il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, analizzando le recenti dichiarazioni apparse sui quotidiani romani in merito al futuro del tram a Roma.

“Comprendiamo e condividiamo pienamente – aggiunge il CeSMoT – le preoccupazioni sulla durata dei cantieri, in una città come Roma dove ogni cantiere spesso ha durata indefinita,ma questo non può diventare una scusa per non fare. E non comprendiamo affatto le motivazioni di chi insiste nel dichiarare che il tram è un mezzo obsoleto, che mette a rischio la stabilità dei palazzi arrivando anche a millantare presunti danni alla salute provocati dal rumore delle vetture, in quanto i moderni mezzi non sono di certo paragonabili a quelli di 50 anni fa ed anche le attuali tecniche di costruzioni permettono di minimizzare rumori e vibrazioni”. “Improvvisamente – analizza il CeSMoT – sembra essere tornati indietro di quasi 60 anni, quando nelle città lo smantellamento delle reti tramviarie veniva salutato come una liberazione e persino le associazioni ambientaliste tuonavano contro la rete di alimentazione di tram e filobus rea, a loro dire, di deturpare il paesaggio impedendo la vista del cielo. “.

“Sappiamo benissimo – prosegue il CeSMoT – quanti danni abbia provocato una politica del TPL incentrata solo sul mezzo gommato, tanto che, negli ultimi anni, sono state numerose le città che, strette nella morsa dell’inquinamento, hanno deciso nuovamente di investire sul tram, come ad esempio Firenze, Palermo, Cagliari, Padova, Bergamo e Venezia, città dove oggi, grazie alla lungimiranza delle amministrazioni locali, i cittadini possono godere di un mezzo di trasporto a zero emissioni, efficace ed efficiente. Certamente Roma, rispetto ad altre città italiane ed europee, paga il gap dovuto ad una classe politica spesso distratta sulle tematiche del TPL, dove i progetti giacciono dimenticati per anni nei cassetti e dove l’esercente manda spesso in giro vetture tranviarie che, soggettivamente, danno una spiacevole impressione di precarietà. Sarebbe da domandarsi, ad esempio, come mai ATM Milano consideri le famose vetture a carrelli “ventotto” un vanto per l’azienda e la città, tanto da farne quasi un simbolo mentre le STANGA di ATAC, più giovani di una ventina d’anni rispetto alla “cugine” milanesi, girino spesso con verniciatura scrostata e chiazze di ruggine.”

“Lo sviluppo della rete tranviaria – conclude il CeSMoT – tra cui la famosa TVA , Termini – Vaticano – Aurelio, di cui si parla sin dal Giubileo del 2000, deve restare una priorità per l’amministrazione comunale, a cui chiediamo di avere il coraggio di ignorare le sparute critiche NIMBY dei classici quattro gatti, ai quali interessa solo poter parcheggiare il SUV in tripla fila per andare al bar a bere il caffè, e di andare avanti con i progetti approvati, per rendere finalmente la città eterna, al pari di altre capitali europee”.

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Comunicato Stampa – CeSMoT,con orari estivi del Tpl Guidonia è praticamente isolata da Roma

Con l’arrivo dell’estate e la fine delle scuole,come ogni anno,utilizzare il Tpl in molti comuni del Lazio diventa impresa eroica. Abbiamo sperimentato infatti,nel caso specifico,il comune di Guidonia Montecelio. Il già evanescente servizio urbano,gestito da BIS,a partire dal 1 luglio ha visto un radicale taglio di corse,con ad esempio il collegamento Setteville – Guidonia, utile per raggiungere il mercato o gli uffici comunali,che ha una corsa alle 7.40 del mattino e la successiva dopo ben 4 ore. E non va meglio se si decide di utilizzare il CoTraL,la cui utenza deve fare i conti con buchi di orario  (anche qui con intervalli oltre le due ore)ed una app,da dove si potrebbero cercare orari,lenta e macchinosa (e piena di bug)

Come CeSMoT desideriamo ricordare agli enti locali, Regione Lazio in primis,che il diritto alla mobilità deve essere garantito ogni giorno dell’anno, specialmente a quelle fasce di popolazione che non possono (o non vogliono) usare l’automobile. È perfettamente inutile riempirsi la bocca con il finto ecologismo se poi si costringono i cittadini ad utilizzare automobile. Restiamo in attesa di capire quali sono le idee in materia di TPL della nuova amministrazione regionale: fare peggio di quella passata è difficilissimo,ma se il buongiorno si vede dal mattino,le premesse non sono affatto incoraggianti.

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Cotral – Iveco Daily

Iveco Daily di CoTraL (serie 3201 – 3220) in servizio sulla linea Subiaco – Subiaco Ospedale, in arrivo al capolinea di Piazza G. Falcone di Subiaco sotto un temporale estivo. Queste vetture,alcune delle quali attrezzate per il trasporto disabili, sono entrate in servizio a partire dalla fine del 2017 allo scopo di  garantire i collegamenti da e per i comuni, specie delle zone collinari e montuose del Lazio, che hanno un basso numero di utenti e sono scarsamente accessibili ai bus tradizionali

 

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