Intervista a RadioRomaCapitale di lunedì 28 settembre

É ora possibile ascoltare il podcast dell’Intervista, rilasciata dal presidente Omar Cugini  a RadioRomaCapitale lo scorso lunedì 28 settembre in occasione del blocco della Linea A della Metropolitana di Roma

(si ringrazia RomaRadioCapitale per il podcast)

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Modifiche Rete ATAC: CeSMoT, perplessi da scelta di non riattivare ferrovia Centocelle – Giardinetti

8877_445bolognaLe annunciate modifiche alla rete di superficie ATAC del quadrante Casilina, che entreranno in vigore il prossimo Lunedì, ci lasciano fortemente perplessi. Ci riferiamo, in particolare, alla scelta di continuare a tenere in esercizio, potenziandola anche, la linea autobus 106, vero e proprio doppione della Linea C della Metropolitana e di non riattivare la tratta ferroviaria Centocelle – Giardinetti. Poco più di un mese fa, ricordiamo, questa linea è stata limitata a Centocelle proprio adducendo come motivazione principale la sovrapposizione con la metropolitana. A questo punto ci chiediamo come mai la ferrovia era sovrapposta alla metropolitana mentre una linea di autobus che da Centocelle arriva fino a Grotte Celoni invece non lo sia. Tanto più che gli autobus non potranno mai avere gli stessi tempi di percorrenza e la capienza dei convogli della sospesa ferrovia. Senza ovviamente dimenticare che mentre un autobus genera traffico ed inquinamento, il treno no. Il sospetto è che la scelta sia dovuta al fatto che, in un periodo di “spending review”, la Regione Lazio abbia scelto la strada del “risparmio” sulla pelle degli utenti sacrificando la ferrovia e lasciando poi ad atac il compito di trovare soluzioni per garantire la mobilità dei cittadini rimasti orfani del trenino. Tanto più che mentre il corrispettivo per l’esercizio della tratta ferroviaria spettante ad ATAC era a carico della regione Lazio, il corrispettivo per le linee su gomma viene erogato dal Comune di Roma. Un ente risparmia, l’altro ha un aggravio di costi. E a rimetterci alla fine è sempre l’utenza, che si ritrova un TPL forzatamente inefficiente. A nostro giudizio, in attesa che gli enti competenti, Regione Lazio in primis, finora assente e disinteressata,  decidano se far morire definitivamente la ferrovia Termini – Giardinetti o se investire su un suo potenziamento e prolungamento, riteniamo sia opportuno sopprimere le linea autobus  e riattivare, anche con frequenze differenti rispetto al passato, la tratta ferroviaria Centocelle – Giardinetti, il tutto con indubbi vantaggi sia per i pendolari che per l’ambiente. Inoltre la soppressione delle linee 106 e 107, nonchè dell’inutile navetta Centocelle – Parco di Centocelle permetterebbe ad ATAC di recuperare vetture e personale da impiegare per potenziare il servizio in altre parti della città, soprattutto in previsione dell’imminente Giubileo.

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Proseguono gli appuntamenti de “Il caffè del trenino”

823_casilina_togliattiLa recente limitazione della ferrovia Roma – Giardinetti è stata oggetto di grande discussione da parte degli esperti di trasporto pubblico, delle associazioni  e della popolazione.  La ex Roma – Fiuggi può ancora avere un ruolo significativo all’interno del trasporto pubblico romano?
In occasione della settimana europea per la mobilità sostenibile il blogger TreninoBlu sarà presente sul territorio della Casilina con un imperdibile appuntamento, sullo stile dei caffè letterari, detto “Caffè del Trenino”. Durante l’incontro saranno presentati e illustrati documenti, curiosità, fatti, nonché le sorprendenti prospettive future che può avere una linea quasi centenaria. Dopo il successo dei primi due appuntamenti, il prossimo appuntamento è fissato per sabato 19 settembre ore 17:00 al Cafè Circi (Via del Grano, 1) . Importante è partecipare e rilanciare, sui social network l’hashtag #rivoglioiltrenino

Maggiori informazioni al sito http://tramromagiardinetti.blogspot.it/p/eventi.html

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Comunicato Stampa: CeSmoT, assurdo rinunciare a realizzare metropolitana per nuovo stadio AS Roma

IMG_1728La notizia della decisione di ATAC di avallare la non realizzazione di una biforcazione della Linea B della metropolitana a servizio del nuovo stadio della AS Roma a Tor di Valle ma di potenziare semplicemente la Ferrovia Roma – Lido ha dell’incredibile e dimostra ancora di più la scarsa capacità dell’azienda a pianificare qualsiasi tipo di intervento a favore del trasporto su ferro ed una limitata visione degli scenari futuri. Invece di realizzare un’opera di grande respiro, come la metropolitana, che nel breve periodo favorirebbe gli spostamenti di un gran numero di persone verso il nuovo stadio e nel lungo periodo potrebbe favorire lo sviluppo di tutta la zona intorno al futuro stadio, lasciando aperti anche futuri scenari per ulteriori prolungamenti, si sceglie la strada più semplice e sbagliata, ovvero di limitarsi ad un generico potenziamento di una ferrovia, la Roma – Lido, che oltre a passare distante dall’area dove sorgerà il nuovo stadio, presente criticità infrastrutturali e gestionali. Una diramazione della Linea B permetterebbe di realizzare servizi diretti per lo Stadio da Rebibbia / Jonio passando per due importanti nodi di scambio con la rete ferroviaria , ovvero Tiburtina e Termini,ed il nodo di Ponte Mammolo che rappresenta l’hub CoTraL per tutte le linee automobilistiche del settore est della provincia di Roma, mentre il progetto adottato ed avallato da ATAC costringerebbe l’utenza ad una rottura di carico dovendo passare dalla metro B alla ferrovia Roma – LIdo. Non ci stupiremmo poi, viste le sconsiderate ultime decisioni in tema di riordino del TPL, che la promessa stazione per lo Stadio si rilevi l’ennesima bufala come l’annunciato capolinea “definitivo” della Ferrovia Termini – Giardinetti a Parco di Centocelle e che i servizi stadio continuino ad essere gestiti come  è avvenuti in questi anni, ovvero a mezzo dei soliti ed inquinanti autobus. Senza dimenticare che l’eventuale trasformazione della Roma – Lido in metropolitana non può essere decisa da ATAC, ma solo dalla Regione Lazio, proprietaria dell’infrastruttura. A questo punto chiediamo che ATAC si degni di illustrare  una volta per tutte i suoi progetti futuri per il settore metroferro e che , se non più interessata a gestirlo, si facesse da parte, favorendo l’ingresso di nuovi soggetti che possano garantire quegli standard qualitativi, degni di una capitale europea, che finora ATAC ha scarsamente garantito. Ribadiamo che a nostro giudizio l’unica scelta sensata per collegare il nuovo stadio è quella di un collegamento su ferro, così come avviene in altre città europee, come ad esempio Milano, dove lo stadio San Siro è raggiunto sia dalla nuova metropolitana che dalla rete tranviaria. Chiediamo perciò a tutti gli organi preposti di rivedere l’assurda decisione prese e di investire sulla realizzazione della metropolitana, opera strategica in un’ottica di mobilità sostenibile.

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CeSMoT, necessario riaprire Ferrovia Termini – Giardinetti almeno fino al 2018

820_pontecasilinoLa recente notizia di un possibile slittamento dell’apertura dell’interscambio tra la metro A e la metro C a San Giovanni non prima del 2018, come risulta dagli ultimi bollettini di Roma Metropolitane, evidenzia ulteriormente l’importanza che la ferrovia Roma – Giardinetti ricopre per garantire il collegamento diretto tra il quadrante lungo la via Casilina (anche i quartieri già serviti dalla linea C) e la stazione Termini.  Con la scellerata ed assurda chiusura della tratta terminale operata da ATAC tra Centocelle e Giardinetti attuata i primi giorni di agosto, e questa notizia allarmante di un rinvio per il nodo di san Giovanni, i cittadini romani che scelgono di usare la terza linea metro della capitale vengono relegati DEFINITIVAMENTE a cittadini di serie B, isolati dal resto della città e costretti ad estenuanti e scomodi cambi con poco frequenti bus per poter portare al termine il loro, a questo punto davvero, faticoso viaggio. A tutto ciò si aggiunge che attualmente non esiste alcun accenno dei tanto sbandierati lavori per la realizzazione del nuovo terminale ferroviario di Parco di Centocelle che potrebbe servire, seppur in parte, a garantire un minimo di comodo interscambio tra la Metro C e la Ferrovia Termini – Giardinetti.

Inutile a questo punto continuare a lamentarsi se i romani preferiscono non utilizzare la Metro C, se nei loro confronti vengono applicate con costanza decisioni trasportistiche tali da renderla di fatto avulsa o inutile, come in primis le due linee bus 106 e 107 che con la Metro C condividono integralmente tutto il percorso e tutte le fermate.

L’amministrazione di Roma Capitale, il sindaco Marino e l’assessore Esposito intervengano pertanto rapidamente per ripristinare la ferrovia fino a Giardinetti, senza dare ascolto alle fantasiose giustificazioni di chi ha deciso di sopprimere una linea portante su ferro unicamente per sovrapporci due linee bus totalmente inefficienti. Sono i cittadini di ROMA, elettori, che lo chiedono a gran voce. Il futuro della politica romana dipende anche da queste scelte.

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