Quando si deve evacuare la metropolitana

Prendiamo spunto dall’ottimo articolo di Mercurio Viaggiatore pubblicato sul blog “odissea quotidiana” (https://www.odisseaquotidiana.com/2019/09/metrofordummies-come-atac-vi-evacua-dalla-metro.html?m=1) e dei fatti avvenuti lo scorso Venerdì 13 quando un convoglio della metro B si è fermato in galleria nei pressi della Stazione Cavour a causa di un guasto tecnico per dissipare dubbi e fake-news su come,quando e perchè si rende necessario evacuare un convoglio della metropolitana. Intanto è da premettere che quando un treno si ferma in linea, per guasto od altro motivo di forza maggiore anche se non si ricevono immediatamente informazione non significa che si è stati abbandonati. Potrebbe trattarsi di una breve sosta,e in tal caso si ripartirà a breve,o potrebbe essere una sosta prolungata. In questo caso il macchinista sarà già in contatto con la DCT per avere info in merito e farà quanto prima annuncio sonoro. I regolamenti prescrivono, in caso di sosta prolungata, di ripetere annuncio ogni 5 (cinque) muniti. Quindi mantenete la calma a bordo treno,non azionate il dispositivo di allarme e non azionate il comando di apertura emergenza porte. Salvo ovviamente casi di immediato e grave pericolo.

Qualora però per svariati motivi sia impossibile proseguire il servizio,il DCT autorizza il macchinista ad effettuare l’evacuazione del treno fermo in galleria.

Come avviene tutto ciò?La procedura è indicata nel Regolamento Circolazione Treni, quindi stiamo parlando di un qualcosa di standard,non improvvisato. Di seguito ciò che di norma accade.

  • il macchinista,ricevuta autorizzazione dal DCT,comunica ai passeggeri tramite gli altoparlanti interni che il treno verrà evacuato
  • il macchinista apre manualmente, una ad una, le porte del treno, dando indicazioni ai passeggeri sulla direzione da seguire per la stazione più vicina. A distanze regolari in galleria vi sono in ogni caso indicazioni riportanti la distanza della stazione più vicina. Questa operazione consente un deflusso ordinato. Per nessun motivo si deve scendere di propria iniziativa dal convoglio,non si deve camminare lungo i binari e non devono essere aperte le porte lato interno interbinario dove non è presente la banchina di servizio.
  • i passeggeri camminano lungo la banchinetta di emergenza mantenendosi all’apposito corrimano,in fila indiana.
  • Se siete sul primo treno che è partito alla ripresa del servizio e vedete che viaggia a bassa velocità é semplicemente perché il regolamento prescrive marcia a vista alla velocità massima di 15 km/h nella tratta in cui sono stati evacuati i passeggeri
  • Se il macchinista incontrasse dei passeggeri sulle banchinette, dovrà fermarsi ed invitarli a salire sul treno attraverso le porte aperte manualmente dallo stesso macchinista.
  • Verificandosi una eventuale permanenza d’ingombro da parte di viaggiatori, il macchinista dovrà darne immediato avviso al DCT, il quale continuerà a prescrivere ai treni seguenti la suddetta precauzione fino allo sgombero completo del tratto.

Nota finale importante: durante una evacuazione in galleria sarebbe buona norma non distrarsi e/o fermarsi facendo video o foto con lo smartphone o dirette social. Non  si è testimoni di chissà quale evento dà mostrare al nido intero e non si è scampati a chissà quale disastro ferroviario.  E, soprattutto, evitare di intasare i social con le teorie più assurde sui fatti accaduti…non serve. Così come non serve insultare il personale di stazione. Indubbiamente le gallerie della metropolitana non sono posti stile grand hotel a 5 stelle,ma con calma e tranquillità si supera il disagio: non ci sono grandi distanze tra una stazione e l’altra!

(Ringraziamo il profilo Twitter @conduttoremetrob per la.consulenza tecnica)

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Scioglimento Associazione: risultato votazione

Il Presidente,

Visti i voti pervenuti a mezzo e-mail / whatsup / sms

Effettuato conteggio

comunica il risultato sulla votazione indetta  per decidere sullo scioglimento dell’associazione:

voti a favore 10%

voti contrari 90%

I soci esprimono a maggioranza assoluta contrarietà allo scioglimento dell’associazione che resta attiva. Quanto prima verrà convocata assemblea per ricostituire organi sociali e stabilire programmi per anno 2020

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Associazione Stampa Romana: licenziamento illegittimo di Andrea Burli all’agenzia per la mobilità

“Ieri è stato l’ultimo giorno di lavoro all’agenzia per la mobilità di Andrea Burli. Per sei anni ha coordinato il lavoro di una squadra valida di colleghi e colleghe che informano ogni giorno la capitale sulla situazione del traffico e della disponibilità di mezzi pubblici. Ad aprile Burli si è dimesso dell’incarico di direttore responsabile e dalla piattaforma, non da giornalista dipendente dell’Azienda. L’azienda ha trasformato questo gesto, dettato da disponibilità e senso di responsabilità di Burli verso l’azienda, in dimissioni dal rapporto di lavoro, in pratica licenziandolo illegittimamente.  L’azienda ha dimenticato e dimentica che le dimissioni da un posto di lavoro per essere tali devono essere inoltrate con procedura telematica” Così in un comunicato l’ Associazione Stampa Romana. ” Negli ultimi mesi i rapporti tra la guida dell’agenzia, il Presidente e Ad Stefano Brinchi, e i colleghi giornalisti sono diventati sempre più tesi. Prima la sfiducia alla nuova coordinatrice, poi la riduzione unilaterale dell’orario di lavoro di Mauro Muraour, infine questo “licenziamento mascherato” con lo sciopero previsto tra una settimana. Siamo al di là della normale dialettica tra azienda e sindacato con scelte unilaterali che esporranno l’agenzia a contenziosi molto rischiosi legalmente e finanziariamente. Chiediamo anche al Comune di Roma se accetta questo modo padronale e scorretto di gestire il personale di una azienda partecipata. “

Come CeSMoT, avendo avuto modo di collaborare con Andrea Burli, esprimiamo profondo rammarico per l’accaduto, ed auspichiamo una rapida risoluzione della problematica. Restiamo anche in attesa di conoscere le eventuali repliche di Roma Servizi per la Mobilità e del suo presidente.

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Votazione su scioglimento associazione

L’Art. 12 dello Statuto demanda all’assemblea generale dei soci la decisione sullo scioglimento dell’associazione ( “L’Assemblea Generale dei Soci Fondatori, organo sovrano di “CESMOT”, decide in merito a tutti gli atti di interesse generale del Gruppo: … scioglimento dell’Associazione ed a tutto quanto attiene alla vita dell’Associazione stessa. ” ) Allo stato attuale, è impossibile convocare in tempi rapidi l’Assemblea. A tal fine l’Articolo 21 cita ” In casi di urgenza od altro motivo che renda difficile la convocazione del Consiglio, il Presidente può sottoporre all’esame ed alla decisione dei soci qualunque argomento o atto inerente alla vita dell’ Associazione valendosi della forma scritta. Tale forma dovrà avere inoltre la caratteristica particolare in modo che il membro possa rispondere SI oppure NO in termini precisi ed inequivocabili, senza riserve di sorta. “

Per tanto i soci sono chiamati a decidere, a mezzo mail, entro le ore 20:00 GMT +1 di venerdì 13/09/2019

 

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