***Comunicato Stampa*** Stazione Termini:CeSMoT contrari a barriere d’ingresso, stazione deve restare piazza urbana aperta a tutti

ETR 425 a Roma Termini

ETR 425 a Roma Termini

Apprendiamo con stupore dalla stampa che per arginare la diffusa  illegalità all’interno della stazione di Roma Termini si vorrebbero reintrodurre delle barriere d’ingresso così come accadeva fino agli anni ’90. A nostro giudizio tale intervento sarà come nascondere la polvere sotto al tappeto.
La stazione, che dopo i lavori  di restauro avvenuti nel 2000 si è aperta ai cittadini ospitando attività commerciali e servizi, deve restare una piazza urbana aperta a tutti così come accade in tutte le principali metropoli europee e non un semplice luogo dove prendere il treno. 

La situazione di illegalità, sia all’interno che all’esterno della stazione, è frutto di mancanza di prevenzione e di una diffusa sottovalutazione, per anni, del  problema.
Non dobbiamo inoltre dimenticare che in stazione sono presenti situazioni di forte disagio sociale, accentuate dal perdurare della  crisi economica. Situazioni sui cui sarà doveroso, per le strutture  competenti, intervenire.
Auspichiamo quindi un ripensamento sulla decisione di trasformare la  stazione di Roma Termini in un bunker accessibile solamente ai  viaggiatori, e chiediamo maggiori controlli e maggiori sinergie tra le forze dell’ordine, la polizia municipale di Roma Capitale e le strutture  di Ferrovie dello Stato, anche al fine di sanare il diffuso degrado
presente nelle aree esterne alla stazione.

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Scatti dal servizio notturno di Roma

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FS Italiane e DB: liberalizzare e rilanciare il trasporto ferroviario in Europa

V160

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Efficienza, liberalizzazione del trasporto ferroviario in Europa e priorità al completamento del pilastro tecnico nell’ambito di un complessivo rilancio del trasporto pubblico. L’auspicio di FS Italiane e Deutsche Bahn è che questi obiettivi trovino adeguato spazio nell’agenda politica del Consiglio dell’Unione europea, durante il semestre di presidenza italiana appena iniziato.

Un auspicio e un invito argomentati e approfonditi dagli amministratori delegati di FS Italiane, Michele Mario Elia, e di Deutsche Bahn, Rüdiger Grube, nell’incontro avvenuto lo scorso 9 luglio a Villa Almone, promosso dall’ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma.

Durante il dibattito, nel quale sono stati esaminati e discussi i provvedimenti del “Quarto pacchetto ferroviario europeo”, sono intervenuti alcuni dei principali stakeholder del settore, tra cui parlamentari italiani ed europei fra i quali Ismail Ertug, membro della Commissione Trasporti del Parlamento di Bruxelles.

Entrambi i CEO hanno posto l’attenzione sulla necessità della rimozione di ostacoli tecnici all’ingresso del mercato in Europa, attraverso una semplificazione delle procedure di autorizzazione per i veicoli ferroviari, al fine di favorire una maggiore competitività del trasporto.

L’incontro è stato l’occasione per riaffermare alcune convinzioni già espresse da FS Italiane che considera la completa liberalizzazione di tutti i servizi ferroviari, a mercato e universali, nei Paesi membri dell’Unione, uno dei principali pilastri politici per un definitivo rilancio del trasporto ferroviario: Noi siamo per una forte liberalizzazione del sistema ferroviario – ha dichiarato Eliafacciamo gare su tutto. È opportuno che l’unbundling della rete sia affrontato quando le condizioni lo permetteranno altrimenti il pacchetto rischia di bloccarsi in discussioni lunghissime. Introdurre la separazione tra rete e operatore ora creerebbe un grandissimo danno.

Dello stesso avviso Grube: La separazione completa tra rete e operatore porta alla perdita di efficienza e sinergie come é avvenuto in Francia, é sbagliatissimo. Ci sono temi più urgenti come la competitività delle imprese e l’ accesso al mercato dei capitali.

Nell’attesa che questi propositi si realizzino, la richiesta è che il legislatore europeo ponga ferrei vincoli di reciprocità tali da impedire alle imprese nazionali operanti in mercati chiusi di poter concorrere sui mercati esteri aperti. Necessari, in questo scenario, anche Regolatori nazionali indipendenti sempre più forti in attesa dell’istituzione di un’authority europea, indispensabile in un mercato unico sempre più integrato.

Infine, sul piano tecnico, l’auspicio di FS Italiane è che tutta l’Europa ferroviaria possa parlare la stessa lingua anche sul fronte della sicurezza e della cosiddetta interoperabilità, con un’unica agenzia europea che consenta di omologare i treni per consentirne la circolazione sulle varie reti nazionale. Emblematico l’esempio del nuovo Frecciarossa 1000, costruito con tecnologie tali da consentirgli di viaggiare su otto reti europee ad Alta Velocità, ma che prima di poterlo fare dovrà essere sottoposto, nazione per nazione, a distinte procedure di omologazione: lente, ripetitive e costose.

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Interruzione Linea A Metropolitana: alcuni scatti delle navette sostitutive

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Atac, metro A: interruzione provocata da realizzazione nuovo capolinea ferrovia Roma-Viterbo

Roma_treno_RA394_metro_B_PiramideIn relazione all’interruzione della Metro A, tuttora in corso su parte della linea, Atac precisa che l’evento si è verificato a causa dell’interferenza di lavori in corso di micro-palificazione curati dall´appaltatore Ferrovit Scarl, presso la stazione Flaminio della ferrovia regionale Roma-Viterbo, che ha reso necessaria la disalimentazione della linea metropolitana all’altezza della stazione Flaminio.
I lavori edili connessi alla realizzazione del nuovo capolinea della ferrovia regionale Roma-Viterbo hanno determinato un piccolo cedimento strutturale della volta della galleria della stazione della Metro A Flaminio, in corrispondenza dei binari a servizio della tratta utilizzata dai treni in direzione Termini. Il cedimento della volta è stato causato da un´armatura funzionale a dei micropali di fondazione, uno dei quali ha invaso la sede ferroviaria ostacolando alle ore 08.35 il passaggio del treno numero 7, partito dalla stazione Battistini alle ore 08.11, che stava sopraggiungendo in stazione, quindi a velocità rallentata. L´impatto tra la motrice e il micropalo è avvenuto all´altezza del respingente anteriore destro e tale dinamica ha evitato danni al personale di macchina e ai passeggeri.
I tecnici di Atac, in collaborazione con i Vigili del Fuoco, stanno lavorando per rimuovere l´ostacolo e riprendere il servizio prima possibile, comunque non prima del pomeriggio, una volta che i Carabinieri avranno compiuto i rilievi di loro competenza.
Un’indagine interna accerterà le cause e le eventuali responsabilità. L’azienda ha immediatamente attivato un servizio sostitutivo con bus di superficie nella tratta interrotta.
Atac sottolinea che, a parte i disagi, per i quali l’azienda si scusa, il deflusso dei passeggeri dal treno e dalla stazione è avvenuto in totale sicurezza.

***Il servizio è attivo nella tratta Termini – Anagnina, navette sostitutive da Termini a Battistini***

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Comunicato Stampa*** Roma – Giardinetti: CeSMoT, urgente ripristinare funzionalità intera linea

051-422-057filareteDa diversi giorni la Ferrovia Regionale Roma Laziali – Giardinetti risulta parzialmente interrotta a causa di un cedimento stradale in Via Giolitti, che ha costretto ATAC a limitare il servizio presso il vicino P.le Labicano, con conseguente disagio per i numerosi utenti costretti a servirsi di mezzi alternativi per raggiungere la Stazione Termini. Purtroppo abbiamo dovuto constatare che allo stato attuale non c’è alcuna definizione nè sulla tipologia degli interventi da fare nè sulla durata dei lavori. Chiediamo pertanto agli enti competenti, Regione Lazio e Comune  di Roma di definire, in tempi brevi, insieme ad ATAC, tutti gli interventi necessari a ripristinare la piena funzionalità della linea, importante asse strategico della mobilità romana

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Atac, filobus reinternalizzata manutenzione per evitare sprechi

8521_90nomentanaIn relazione a notizia di stampa, Atac precisa che la tematica dei filobus custoditi nel deposito di Montesacro è da tempo all’attenzione dell’azienda, che ha mosso passi decisivi per ovviare ad alcune criticità che si erano presentate nel corso del tempo.

A tal fine, Atac ha internalizzato il processo di manutenzione delle vetture, contestando al tempo stesso al fornitore, che aveva la responsabilità di tale processo, alcuni comportamenti che hanno generato ulteriori criticità, fra le quali la cosiddetta “cannibalizzazione” dei mezzi. Per tali ragioni Atac ha rescisso il contratto e ha aperto un contenzioso che è in corso di definizione.

Nelle more Atac si è preoccupata, così come prevede la strategia aziendale della nuova gestione, di riportare all’interno del proprio perimetro tutte le attività relative alla manutenzione di questi mezzi. E in tal senso appaiono immotivate, fuorvianti oltre che palesemente false, alcune dichiarazioni ospitate nell’articolo che hanno come unico scopo quello di diffamare l’azienda, che per tale ragione si riserva di tutelarsi in tutte le sedi.

In particolare, fra l’altro, non è vero che i mezzi siano costati 900mila euro l’uno: le 30 vetture sono state acquistate al prezzo di 685 mila l’una. Così come è falso che le batterie costino 300mila euro, visto che il costo è di 75mila cadauna. Altrettanto, non corrisponde a verità che i mezzi debbano camminare attaccati al filo elettrico per preservare la durata delle batterie, anche perché se la vettura potesse camminare solo collegata al filo non avrebbe bisogno di batterie. Atac sottolinea inoltre che i mezzi sono stati acquistati e collaudati per il tragitto previsto nel capitolato di gara, che prevedeva il loro utilizzo con e senza batterie.

Non risponde al vero, infine, che le vetture siano abbandonate. In attesa di definizione del contenzioso, Atac sta lavorando per recuperare al servizio queste vetture, cogliendo l’occasione del fermo per reingegnerizzarle e quindi modernizzarle per renderle più efficienti. Tutto questo malgrado le note criticità economico-finanziarie con le quali l’azienda è costretta a confrontarsi tutti i giorni, che rendono assai complesso il rapporto con i fornitori.

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CeSMoT: bene prolungamento orario apertura parcheggio Rebibbia,ma ora necessario recuperare il parking Cornelia

Ingresso Parcheggio Cornelia

Ingresso Parcheggio Cornelia

La notizia del prolungamento degli orari di apertura del parcheggio di scambio di Rebibbia da parte di ATAC ci lascia estremamente soddisfatti in quanto, il potere utilizzare la struttura nel week end, e nei giorni feriali la mattina presto e la sera tardi, rispettivamente prima e dopo la prima ed ultima corsa della metropolitana, è un piccolo ma concreto e significativo  passo per incentivare i cittadini romani a lasciare l’automobile e a raggiungere il centro comodamente con i mezzi pubblici. Proprio per questo motivo riteniamo indispensabile ed improcrastinabile che il Comune di Roma inizi a
lavorare ad un serio progetto di recupero del parcheggio di scambio situato in C.ne Cornelia, nei pressi dell’omonima  Stazione della Linea A della metropolitana, chiuso ed abbandonato ormai dal lontano 2006, dopo neanche 5 anni di utilizzo. Tale opera, con la sua capienza di 650 posti auto, oltre a risolvere le criticità di una zona che soffre di cronica scarsità di parcheggi, permetterebbe a chi proviene dalle direttrici Aurelia o Boccea di lasciare comodamente l’automobile e di poter raggiungere comodamente il centro con la Linea A della metropolitana, con indubbi benefici in termini di diminuzione di traffico ed inquinamento.

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Atac, Roma-Lido: in linea un altro treno climatizzato

MA 226 Porta San paolo

MA 226 Porta San paolo

I passeggeri della Roma-Lido potranno contare su un treno climatizzato in più. E’ entrato in servizio, infatti, il primo treno della serie MA200 che, con il finanziamento della Regione Lazio e nell’ambito di un piano concordato con Roma Capitale, è stato “trasformato” presso le officine Atac dotandolo di impianto di condizionamento.

Il nuovo treno con aria condizionata si aggiunge ai cinque treni Caf già in servizio sulla linea, portando a circa il 40% la dotazione di treni climatizzati che vengono utilizzati per il servizio ferroviario.
Il piano prevede inoltre che, successivamente alla stipula del contratto di approvvigionamento degli impianti di climatizzazione atteso già per settembre, e sotto lo stretto coordinamento dei tecnici Atac, vengano rilasciati in linea, al ritmo di circa due al mese, i successivi nove treni contemplati nel progetto di aggiornamento tecnico dei convogli della Roma Lido.

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Entrato in servizio sulla Roma – Lido un nuovo treno con aria condizionata

MA 226 Porta San paolo

MA 226 Porta San paolo

Una buona notizia per gli utenti della ferrovia Roma – Lido di Ostia: da alcuni giorni è entrato in servizio il convoglio composto dalle MA 204+RA202+MA 203/ MA 225+ RA213 + MA 226 sul quale è stato installato l’impianto di aria condizionata. Si tratta di un piccolo ma significativo passo da parte di ATAC per migliorare le condizioni di viaggio dei numerosi utenti che scelgono questa ferrovia come mezzo per i loro spostamenti quotidiani.

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