Trasporti, CeSMoT: plaudiamo a parole ministro Delrio, ma ora attendiamo fatti concreti per la cura del ferro

luna800x600Le dichiarazioni del Ministro Delrio, durante l’odierna commissione ambiente della Camera, ci lasciano ovviamente soddisfatti. Da sempre sosteniamo che la lotta all’inquinamento si deve fare attuando una radicale cura del ferro nelle città italiane, unico rimedio al “mal di traffico” . Tuttavia, vorremmo ricordare al Ministro che non è tutto oro quello che luccica. Infatti molte regioni, negli ultimi tempi, sono andate nettamente in controtendenza, sopprimendo, invece di potenziare, il trasporto su ferro. Desideriamo ricordare, tra tutte il Piemonte, con i suoi numerosi Km di linee soppresse, la Valle d’Aosta, che con scuse pretestuose,  ha da poco chiuso la Aosta – Prè Saint Didier o la Regione Abruzzo, che ha trasformato un collegamento strategico come la Sulmona – Carpinone  in una specie di plastico ferroviario in scala 1:1 dove portare solamente i turisti in gita con i treni storici, la stessa regione che ha finanziato i lavori di unificazione delle due stazioni di Castel di Sangro, entrambe poste su linee chiuse al traffico viaggiatori. Concordiamo pienamente con il Ministro quando dice che “a Roma c’è un utilizzo triplo di auto rispetto alle altre capitali europee dove si tende a ridurne l’uso” ma forse il Ministro ignora il totale disinteresse di Comune e Regione verso la cura del ferro. A Roma non solo non si realizzano nuove linee di tram, non solo si impiegano “ere geologiche” per aprire una metropolitana “monca” che non interscambia con niente, ma si è vergognosamente chiuso un collegamento strategico su ferro come la ferrovia Roma – Giardinetti, assecondando i “ditkat” dell’azienda di trasporto che millantava presunte sovrapposizioni con la nuova metropolitana, lasciando interi quartieri senza un indispensabile ed ecologico collegamento su ferro. E gli esempi, in tutta Italia, potrebbero essere, purtroppo, numerosi. Noi, come CeSMoT, chiediamo perciò al Ministro, che a queste bellissime parole a favore della cura del ferro, seguano rapidamente fatti concreti, che il Ministero si faccia promotore di una rinascita del trasporto su ferro in Italia, prendendo come esempio quelle città virtuose, come Palermo, che hanno rimesso il tram al centro del loro sistema di mobilità. . Leggiamo anche dell’impegno, insieme ad RFI, a collegare oltre che gli Aeroporti, i porti. Peccato che nel corso degli anni sia stata proprio RFI, insieme a Trenitalia,  a sopprimere sistematicamente numerosi collegamenti portuali, vedi ad esempio Olbia, Venezia, Salerno, Brindisi, Ancona o Civitavecchia. Non vorremmo perciò che tutte le belle parole del Ministro restino lettera morta: l’inquinamento si combatte solo ed esclusivamente con una seria e concreta politica di rilancio del trasporto su ferro.

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CeSMoT, Domeniche Ecologiche,iniziative virtuose ma inutili senza un concreto potenziamento trasporto pubblico

1708_33NsempioneApprendiamo la notizia che il Campidoglio ha deciso di posticipare la prossima domenica ecologica, prevista per il 17 Gennaio, al giorno 31 Gennaio, prevedendo, contestualmente, un potenziamento “spot” del Trasporto Pubblico. Pur apprezzando il lodevole operato del Commissario Tronca, anche in tema di tutela ambientale, restiamo fermamente convinti della plateale e palese inutilità delle domeniche ecologiche, iniziative che, seppur virtuose, servono solo a rinfrescare l’immagine e a fare finta che per un giorno l’inquinamento non esista. La vera lotta all’inquinamento si può effettuare solo attraverso un serio e concreto piano di sviluppo del TPL, non con potenziamenti estemporanei come rischiano di essere quelli del prossimo 31 gennaio. Ma, purtroppo, tutto questo a Roma resta un sogno impossibile.

Resta fresco nella mente di tutti il caos dello scorso lunedì avvenuto per un misterioso guasto che ha causato il blocco della Mero A con le navette sostitutive gestite in maniera alquanto approssimativa e senza che si vedesse  alle fermate, come ad esempio sull’Appia,  personale ATAC a fornire indicazioni all’utenza, per non parlare delle vetture tabellate in maniera non omogenea, con conseguente disorientamento dell’utenza, sballottata tra autobus riconoscibili come navette solo dal grado di affollamento .  Del resto, negli ultimi mesi l’azienda ATAC si è distinta, negativamente, per una cattiva e quotidiana gestione dei trasporti romani ed una scarsa, se non nulla attenzione verso le problematiche ambientali. Ricordiamo infatti, tra le tante decisioni “sballate” di ATAC,  la ben nota e scandalosa chiusura della ferrovia Centocelle -Giardinetti, avvenuta con il complice ed imbarazzante silenzio  della regione Lazio, il mancato prolungamento del tram 3 alla Stazione Trastevere, nonostante siano stati completati i lavori alle banchine di Via Marmorata e Via Induno, il filobus 90 Express esercitato parzialmente con autobus, la soppressione di quasi tutte le linee del centro storico gestite con minibus elettrici ed una riforma della rete di superficie che sembra essere caduta nel dimenticatoio insieme ai roboanti progetti di istituzione di nuove linee tramviarie. Riteniamo, per tanto, che solo attraverso una completa riforma di ATAC, aprendo magari il mercato del TPL ad altri soggetti privati, si possa veramente iniziare a combattere l’inquinamento che soffoca la nostra città, senza dover ricorrere ad iniziative estemporanee come appunto lo sono le domeniche ecologiche. Proprio per questo chiediamo con forza al Commissario Tronca un impegno nel “costringere” ATAC non solo a fare un doveroso passo indietro in tutte le pessime scelte gestionali finora attuate,ma di attuare una forte pulizia interna, snellendo la mastodontica struttura, migliorando il rapporto con l’utenza, finora abbastanza “evanescente” e de facto limitato al canale “infoatac” su  twitter , facendo contestualmente partire tutti quei progetti di “cura del ferro” che da troppo tempo  giacciono ben nascosti nei cassetti, come ad esempio il tram in centro su Via dei Fori Imperiali e Corso Vittorio Emanuele, il prolungamento della Metro A verso Boccea da un lato e Morena dall’altro, la realizzazione di un collegamento su ferro da Rebibbia a Guidonia e da Rebibbia a Cinecittà.  Solo così si potranno convincere i cittadini romani a lasciare la propria macchina a casa a ad usare il mezzo pubblico. Ed al posto delle domeniche ecologiche avremmo le settimane ecologiche, ma senza dover coattivamente bloccare la circolazione automobilistica

Siamo di fronte alla scelta se morire di traffico o diventare  una virtuosa città ecologica. Ed il tempo dell’attesa sta, drammaticamente, finendo.

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Disservizio Metro A, CeSMoT: occorre rapidamente fare chiarezza su accaduto

9752_nav_terminiIl disservizio di ieri sulla Linea A, oltre a mostrare la inevitabile fragilità del sistema dei bus sostitutivi, anche a causa della non eccessiva  presenza in strada della polizia municipale che avrebbe dovuto rendere più fluida la circolazione stradale, apre inquietanti dubbi su quali siano state le reali cause del blocco del servizio. L’unico dato certo è che il “Problema tecnico” si è verificato nella stazione di San Giovanni. Cosa sia realmente accaduto non è dato saperlo, visto che ATAC, nel corso della giornata, è arrivata a cambiare più volte versione fino a  dare la colpa ad una non meglio identificata “perdita di isolamento di uno degli attacchi della rotaia” , termine sicuramente affascinante ma che in realtà dice poco e niente, in quanto l’eventuale perdita di isolamento può al massimo causare un malfunzionamento del sistema di blocco che gestisce il distanziamento dei treni o del segnalamento, ma limitatamente alla tratta interessata dal guasto, che, come previsto dai regolamenti, può essere gestita anche in condizioni “degradate” . Senza dimenticare che, a quanto si diceva, i lavori nei cantieri della Metro C erano stati sospesi a seguito dei ben noti mancati pagamenti. Notiamo, ancora una volta, un’azienda ATAC in costante affanno, che, come un bambino pescato con le mani nel barattolo di marmellata, cerca di inventare una scusa plausibile per giustificare l’accaduto. Riteniamo che i cittadini che quotidianamente utilizzano il martoriato trasporto pubblico romano abbiano il dovere di essere informati con tempestività e chiarezza sugli eventi che provocano perturbazioni dell’esercizio, e che debbano avere informazioni chiare ed efficienti  sui tempi di ripristino del servizio stesso. Non è ammissibile che la comunicazione verso l’utenza di ATAC sia affidata quasi  esclusivamente al canale del social network twitter, gestito per di più in maniera del tutto arbitraria da non meglio identificate persone che bloccano gli utenti, rei di porre domande “scomode”. Inoltre, tale canale di comunicazione, taglia, de facto, una larga fetta di utenza, poco avvezza all’uso di questo social network . Auspichiamo, per tanto,  che il Commissario Tronca voglia al più presto istituire una commissione d’inchiesta sull’accaduto odierno e che, insieme al futuro Direttore Generale ATAC possa rapidamente efficentare la carente comunicazione ATAC, migliorando la presenza fisica sul territorio del personale e limitando  lo strapotere di chi,  anonimo dietro una tastiera, si permette di decidere quali utenti siano degni di ricevere risposte sullo stato del servizio e quali no.

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Atac: Card Over 70 anno 2016, come averla o rinnovarla Per cittadini romani con 70 anni compiuti ed ISEE inferiore o pari a 15 mila €

6021_01ducadigenovaL´Amministrazione Capitolina anche per l´anno 2016 rinnova la concessione dell´agevolazione Over 70, che consente di utilizzare gratuitamente i servizi di trasporto pubblico ai cittadini residenti a Roma Capitale che abbiano compiuto 70 anni, al momento della presentazione della domanda, e dispongano di un reddito, conteggiato con le modalità di calcolo ISEE, non superiore a 15.000 euro. Gli interessati al rinnovo dell´agevolazione speciale per il 2016, potranno recarsi dall’1 gennaio presso le biglietterie di ATAC S.p.A., di seguito indicate, presentando la certificazione ISEE in corso di validità, rilasciata da CAF o sedi e agenzie INPS e compilando l´apposito modulo disponibile presso le biglietterie Atac. Si evidenzia che la card Over 70 valida per il 2015 non potrà più essre utilizzata a partire dal 1° gennaio 2016 e che non sarà possibile rilasciare nuove card o rinnovare il titolo dopo il 31 di marzo 2016, data ultima stabilita per la concessione di tale agevolazione.

I cittadini interessati al primo rilascio dell´agevolazione speciale Over 70, per l´anno 2016, non in possesso della card ricaricabile, che abbiano compiuto il settantesimo al momento della presentazione della domanda, possono recarsi presso una delle suddette biglietterie e compilare il modulo di richiesta allegandovi, oltre alla certificazione del reddito ISEE (nuovo ISEE), la copia del documento d’identità; il personale della biglietteria, verificati i predetti requisiti minimi (residenza a Roma, età anagrafica, reddito ISEE) provvederà alla predisposizione ed alla consegna della tessera Over 70 per la libera circolazione sulla rete del trasporto pubblico locale.

Biglietterie Atac:

  • Metro A: Battistini, Ottaviano, Lepanto, Anagnina;
  • Metro B: Ponte Mammolo, Termini, Eur Fermi, Laurentina;
  • Metro B1: Conca D´Oro;
  • Ferrovia Roma-Viterbo: Flaminio
  • Ferrovia Roma-Lido; Porta San Paolo

Orario di apertura al pubblico:

  • dal lunedì al sabato: dalle 7.00 alle 20.00;
  • domenica e festivi: dalle 8.00 alle 20.00;

Si ricorda che la suddetta agevolazione speciale Over 70 riguarda esclusivamente la circolazione sulle linee del trasporto pubblico locale (bus, filobus, tram, metropolitane A, B, B1 e C e ferrovie regionali Roma-Lido, Roma-Giardinetti e Roma-Civitacastellana-Viterbo tratto urbano) . In caso di furto o smarrimento il duplicato della tessera Over 70 potrà essere richiesta presso le biglietterie ATAC S.p.A. previa presentazione della denuncia all´Autorità Giudiziaria, ovvero autocertificazione, e rimborso dei costi amministrativi pari a € 7,00.

Per maggiori informazioni è possibile contattare il numero 060606

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