TRASPORTI: CESMOT, “BLOCCO FERROVIA ROMA-NORD DANNEGGIA DIRITTI DEI PENDOLARI”

“Quanto accaduto oggi pomeriggio sulla ferrovia Roma-Nord, è un fatto di gravità  unica, che ha danneggiato centinaia di cittadini nel loro rientro a casa e offuscato l’immagine di Met.Ro, da tempo impegnata a salvaguardare i diritti di mobilità  dell’utenza”. Commenta così il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità  e i Trasporti, l’interruzione del servizio sulla ferrovia regionale Roma Nord-Viterbo ed i disagi alla stazione Flaminio. “A pagarne le conseguenze – conclude il CeSMoT – sono sempre i pendolari. Stigmatizziamo l’accaduto, augurandoci una maggiore presa di coscienza da parte dell’azienda e del personale, che con quotidiano spirito di sacrificio garantiscono il diritto di mobilità  ai cittadini a nord della Capitale”.

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METRO C: CESMOT, “APPROVAZIONE PROGETTI DA CIPE PASSAGGIO IMPORTANTE PER FUTURO DEL TRASPORTO”

 

Comunicato Stampa
 
METRO C: CESMOT, “APPROVAZIONE PROGETTI DA CIPE PASSAGGIO IMPORTANTE PER FUTURO DEL TRASPORTO”

Con l’approvazione da parte del Cipe dei progetti definitivi per la linea C delle tratteT6A e T7 da Alessandrino al capolinea di Pantano, si potrà dare il via alla parte mancante del tracciato fondamentale che segnerà il collegamento tra la periferia Est di Roma, con il centro Storico. Un’approvazione importante che cambierà nei prossimi anni il modo di viaggiare di moltissimi pendolari di Roma, i quali troveranno a loro disposizione un sistema di trasporto a rete, ad alta capacità, veloce e sicuro”.

E’ il commento del CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, alla notizia dell’ok da parte del Cipe per i progetti della tratta terminale della terza linea di metropolitana a Roma.

“Una giornata positiva – conclude il CeSMoT – che rappresenta un primo passo per incominciare a parlare di un piano di rilancio per il trasporto pubblico locale. Infatti oltre la realizzazione di nuove metropolitane, previste per i prossimi anni, è necessario un impegno più decisivo per il rilancio delle linee tranviarie partendo dal prolungamento dell’8 alla Stazione Termini, indispensabile per dare un nuovo volto al trasporto romano e per la promozione di una cultura per un trasporto pubblico sostenibile, ecologico e integrato”.

 

15 giugno 2007
Il Presidente
Omar Cugini
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TRASPORTI: CESMOT, “ATTENDIAMO DA ATAC DATI SU CORSE PERSE IL 9 GIUGNO”

“La giornata di sabato 9 giugno non ha lasciato grandi ferite nella città, ma tra i tanti dati che sono stati illustrati dopo la visita del presidente americano e il corteo no-war, mancano ancora i dettagli da parte di Atac e di Trambus relativi alle corse soppresse, ai ritardi accumulati e al danno economico subito dalle aziende e di conseguenza dall’utenza e dalla città “. Lo dichiara il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità  e i trasporti, osservando la mancanza di dati sui disagi di sabato scorso per le manifestazione in centro a Roma. “I romani vogliono sapere, nella trasparenza più assoluta – prosegue il CeSMoT – quanto è costata per la mobilità  cittadina sia in termini di disagi che economici, una giornata impegnativa come quella di sabato scorso. Inoltre, ci auguriamo che i manifestanti che si sono mossi in metropolitana per raggiungere il corteo abbiano pagato regolarmente il biglietto e non siano saliti a bordo dei treni usufruendo di un passaggio politico. Venga inoltre reso noto se ci sono stati danneggiamenti a strutture o mezzi della rete di trasporto pubblico capitolina”. “Se non ci sono stati ulteriori problemi per la mobilità  lungo il percorso della manifestazione – conclude il CeSMoT – il merito è del personale ispettivo e degli ausiliari di Atac e Trambus e degli agenti della Polizia Municipale, che con grande professionalità , con competenza e con un grande lavoro di sinergia, hanno permesso alla città  di trascorrere con meno disagi la giornata”.

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VISITA BUSH: CESMOT, “GRAZIE A ROMANI E PERSONALE ATAC E TRAMBUS PER AVER AFFRONTATO DISAGI CON SERENITA’

“La giornata di oggi è stata particolarmete impegnativa per la mobilità , per il trasporto pubblico e per i romani. Nonostante le difficoltà  e la mancanza di un piano traffico maggiormente definito, solamente grazie alla grande professionalità  e competenza del personale di Atac e di Trambus, ausiliari, autisti ed ispettori, si è riuscito ad evitare problemi ben maggiori in occasioni della visita del presidente americano G. W. Bush e durante lo svolgimento del corteo no-war”. Lo dichiara il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità  e i Trasporti, a conclusione della giornata di visita del presidente americano a Roma e della manifestazione dei no-war. “Facciamo complimenti ai nostri concittadini romani – prosegue il CeSMoT – che con un grande e profondo senso civico hanno affrontato i disagi, dimostrando che i timori avanzati nei giorni scorsi erano solo frutto di una stupida contrapposizione politica. Da lodare l’impegno del personale e delle aziende e delle forze dell’ordine, che con un grande lavoro di sinergia hanno permesso alla città  di trascorrere nel modo più tranquillo questo sabato romano evitando problemi di mobilità  ben maggiori”. “Chiediamo all’Atac – conclude il CeSMoT – di rendere pubblici al termine della giornata i dati sulle soppressioni e le corse perse oggi per i blocchi del traffico e le deviazioni nelle zone attraversate dal corteo presidenziale e dai manifestanti, per poter conoscere quali siano stati i disagi per i cittadini e i turisti”.

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BUSH A ROMA: CESMOT “MANCA UN PIANO DEI TRASPORTI PER RIDURRE DISAGI DELLA MANIFESTAZIONE”

“Nonostante la visita la presidente americano George W. Bush e il corteo dei no-war del pomeriggio fossero stati confermati e concordati da tempo, è arrivato il giorno e non è stato ancora comunicato nessun piano dettagliato per le modifiche della viabilità  e del trasporto pubblico. Unica eccezione per l’area attorno a Villa Taverna e via Veneto, dove anche se in ritardo, è stato annunciata e realizzata la paralisi della circolazione per motivi di sicurezza”. Lo dichiara il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità  e i Trasporti, commentando l’assenza di un piano per i trasporti in occasione della visita del presidente americano a Roma e in particolar modo per le zone attraversate nel pomeriggio dal corteo no-war. “Come cittadini romani – prosegue il CeSMoT – ci chiediamo per quale motivo non è stato realizzato un piano di intervento per la mobilità , come avviene in occasione di ogni manifestazione e corteo. Ad oggi, a poche ore dalla partenza dei manifestanti, non si sa ancora per le linee interessate, quali orari dovranno rispettare e quali percorsi alternativi percorreranno. L’Atac ha pubblicato sul suo sito istituzionale un comunicato fin troppo scarno, che non riesce purtroppo a fornire indicazioni dettagliate su come evitare i disagi nel pomeriggio”. “Dicevano gli antichi – conclude il CeSMoT – prevenire è meglio che curare. Questo motto è quanto mai indovinato per una giornata come quella di oggi, dove non riuscendo a prevenire, si provvederà  a curare i disagi inevitabili di questo sabato romano. Per tale ragione, vista l’incognita che caratterizzerà  la giornata, chiediamo che Atac e Trambus rendano pubblico il numero di corse che verranno perse oggi a causa del passaggio dei cortei per le visite di stato e per la manifestazione del pomeriggio, illustrando l’eventuale danno economico per i contribuenti e attivandosi nell’eventualità  di blocchi del traffico o danneggiamenti, per denunciare i responsabili presso le sedi più opportune”.

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METRO B1: CESMOT, “SCONCERTATI DA RICORSO DI ITALIA NOSTRA. A RISCHIO REALIZZAZIONE METROPOLITANA”

“La notizia è abbastanza allarmante e sconcertante. Italia Nostra, cavalcando la richiesta di reinserire nel progetto la fermata Nomentana, ha presentato un ricorso al Tar che rischia di allungare i tempi di realizzazione della diramazione B1”. Lo dichiara il CeSMoT, Centro Studi per la Mobilità  e i Trasporti, in merito il ricorso al Tar presentato per il reinserimento in progetto della fermata Nomentana lungo la diramazione B1. “E’ senza dubbio – aggiunge il CeSMoT – una situazione molto spiacevole, ma come pendolari e cittadini, chiediamo rispetto per noi e i nostri diritti. Rischiare di fare slittare o allungare i lavori per la diramazione B1, non può che trovare il nostro più completo e totale disaccordo. La realizzazione della fermata Nomentana, come abbondantemente motivato dal Comune e da Roma Metropolitane, in considerazione anche del parere negativo espresso dagli abitanti del quartiere, potrebbe portare ben pochi vantaggi rispetto ai disagi per i cantieri, comportando di riflesso un purtroppo probabile allungamento dei tempi di realizzazione ed un sicuro aumento delle spese. Chi protesta, forse non tiene conto che si sta parlando di soldi pubblici e quindi di tutti i cittadini. Il sacrificio di una fermata, posta per giunta a poche centinaia di metri dalla precedente e dalla successiva, è stata una scelta sofferta, ma indubbiamente a vantaggio della collettività “. “I cittadini e gli utenti del trasporto pubblico capitolino – conclude il CeSMoT – hanno l’esigenza vitale di una rete di trasporto efficente, puntuale e veloce. Mentre Italia Nostra lotta per una fermata della metropolitana, ma non va dimenticato però che è proprio la stessa associazione che si oppone maggiormente al ritorno del tram e del filobus in centro città , con la stessa voce grossa con cui negli anni passati ha appoggiato e promosso lo smantellamento della rete tranviaria e filoviaria romana”.

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INCENDIO TANGENZIALE: CESMOT, “DISAGI INEVITABILI, GRAZIE A FORZE DELL’ORDINE PER INTERVENTO”

“L’incendio di questa notte nella galleria di servizio di Ponte Nomentano ha creato una lunga serie di disagi per i fruitori quotidiani e occasionali della Tangenziale Est inevitabili e non prevedibili, che fortunatamente non hanno avuto conseguenze più gravi. Va invece lodato l’impegno e la professionalità  dei Vigili del Fuoco e della Polizia Municipale che hanno lavorato per ore per garantire la messa in sicurezza del ponte e gestire il traffico che andava con il passare delle ore intensificandosi”. E’ il commento del CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità  e i Trasporti, riguardo l’incendio divampato questa notte sotto Ponte Nomentano e che ha imposto la chiusura di parte della Tangenziale Est. “La decisione di chiudere la Tangenziale – prosegue il CeSMoT – è stata una scelta difficile ma obbligata, sia per garantire la sicurezza degli operatori impegnati a contrastare l’incendio e i disagi conseguenti, che degli stessi automobilisti. E’ ovvio che chiudendo l’unica strada urbana a scorrimento veloce che mette in collegamento il nord con il sud della città , le conseguenze sarebbero stato un aumento del traffico nelle vie adiacenti e forti rallentamenti nella mobilità  all’interno dei quartiere nomentano ed africano. E’ però stata una scelta dettata dal buon senso, che dimostra ancora una volta come sia indispensabile per la città investire sul trasporto pubblico con nuove metropolitane, linee di tram e corsie preferenziali, unica vera risposta alle quotidiane problematiche del traffico romano”. “Un ringraziamento di vero cuore, come cittadini romani – conclude il CeSMoT – va ai Vigili del Fuoco, alla Polizia Municipale alle Forze dell’Ordine, agli operatori Ama, Acea e Telecom, impegnati in queste ore per ridurre i disagi alla comunità “.

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