FERROVIE, CESMOT: “GRANDE ATTENZIONE POPOLARE A RIPRISTINO DELLA SULMONA-CARPINONE”

“La due giorni di eventi sulla ferrovia Carpinone-Sulmona, convegno e treno speciale, ha nuovamente focalizzato l’attenzione su una linea troppo precipitosamente classificata come “ramo secco”. Inoltre proprio il convoglio “storico” che domenica 4 marzo ha ripercorso la linea ha evidenziato il grande attaccamento dei cittadini l’attenzione che le amministrazioni riservano al treno e la necessità di ripristinare un servizio ordinario e qualificato che riesca a soddisfare le esigenze di un territorio fin troppo particolare. Un plauso all’organizzazione de “Le Rotaie-Molise”, che con grande cura ed attenzione ha permesso una riuscita perfetta dell’evento e che ci auguriamo possa avere un futuro seguito nella sensibilizzazione verso il trasporto ferroviario”.

E’ il commento del CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, al termine della V^ giornata per le ferrovie dimenticate svoltasi sui binari della ferrovia Sulmona-Carpinone.

“Il treno, partito da Campobasso per Sulmona ha viaggiato al completo – aggiunge il CeSMoT – con viaggiatori di tutte le età, non solo appassionati, e con una grande partecipazione nelle stazioni e anche lungo la linea, dove la gente ha atteso il passaggio del treno. Momento folkloristico in stazione a San Pietro Avellana, dove il treno è stato accolto da una sfilata in abiti tradizionali”.

“Terminati i giorni di festa – conclude il CeSMoT – adesso è indispensabile che le istituzioni locali tornino a fare pressione sulla Regione Abruzzo perchè faccia marcia indietro sulla scelta scellerata di sospendere il servizio. La linea oltre alle sue fondamentali caratteristiche interregionali rappresenta ancora un validissimo collegamento locale all’interno delle Regioni Abruzzo e Molise. Con giusti investimenti e un’adeguata pianificazione la Sulmona-Carpinone potrebbe trasformarsi nella “metropolitana della Maiella e del Sangro”, fondamentale anche per far ripartire il settore turistico dell’appennino abruzzese”.

 

5 marzo 2012

—-

Ufficio Stampa CeSMoT

Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti

a cura di Comunicazione 2.0

 

Share Button

Treno speciale il 4 marzo sulla Sulmona-Carpinone

Domenica 4 marzo 2012 l’associazione Amici della Ferrovia LEROTAIE-Molise e LocoMolise, in occasione della V Giornata Nazionale delle Ferrovie Dimenticate, organizza un treno speciale sulla linea Sulmona-Carpinone.

L’evento è patrocinato dalla Regione Molise, dalla Provincia di Isernia e da Rotary Club Iserna e Agnone, Italia Nostra, CeSMoT, WWF e C.A.I.
I rotabili utilizzati saranno automotrici ALn668, ALn663 oppure Minuetto in funzione della partecipazione.
Il treno partirà da Campobasso alle ore 9,00 con fermata a richiesta a Bosco Redole, arrivo ad Isernia alle ore 9,45 e partenza per Sulmona alle ore 10,00. Da Isernia a Sulmona il treno fermerà in tutte le stazioni.
Da Sulmona il ritorno è previsto alle ore 14,30 con arrivo ad Isernia alle ore 16,00 ed a Campobasso alle ore 17,00.
È possibile prendere o lasciare il treno in ogni stazione in cui è prevista la fermata. Una volta scesi, in caso di sosta prolungata (ad esempio per pranzare), è possibile salire sul treno al ritorno.
La quota di partecipazione è di 35 euro per gli adulti e di 20 euro per i bambini da 3 a 13 anni. La tariffa dà diritto al viaggio A/R indipendentemente dalla stazione di partenza o di arrivo.
In considerazione del limitato numero di posti disponibili è vivamente consigliato affrettarsi a prenotare.
Per informazioni e prenotazioni:
Sergio De Spirito
tel.: 331/3781220 – 347/6219031
email: sergio@lerotaie.com
Share Button

FERROVIE, CESMOT: “SULMONA-CASTEL DI SANGRO VITTIMA DI SPRECHI E PESSIMA

ALn6683177saline-300x224“Con la chiusura della Sulmona-Castel di Sangro assistiamo all’ennesimo taglio di una linea ferroviaria camuffato da promesse di risparmi e riduzione dei costi. In realtà sarebbe più corretto parlare di una linea vittima degli sprechi e di una pessima pianificazione da parte di Trenitalia e della Regione Abruzzo”.
Lo dichiarano in una nota congiunta il Cesmot, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti e l’associazione ‘le Rotaie Molise’ “Un provvedimento di chiusura – proseguono – che ancora una volta va a gravare sui servizi alla comunità, privando il territorio abbruzzese
di un valido collegamento ferroviario transappeninico che da Terni, passando per l’Aquila, Sulmona ed Isernia giunge a Napoli.
In uno scenario così particolare è ancor più evidente come non si consenta alla domanda di fare l’offerta. Un dato quest’ultimo quasi volutamente disatteso, unito alla mai celata volontà di abbandonare la linea da parte delle Ferrovie in questi ultimi anni e, quasi a dare il colpo di grazia, giustificata con motivazioni discutibili dalla Regione Abruzzo in queste ultime settimane”.
“Dopo le motivazioni dello scorso anno – precisa la nota – per la manutenzione materiale, tali da comportare le prime riduzioni del servizio,
si giunge ai giorni d’oggi con i servizi sostitutivi, che oltre a non ‘sostituire’ il treno, sulla carta confermano l’esistenza di un’utenza accettabile e tale da giustificare, nonostante gli orari scoordinati, i servizi ferroviari”.
“La Sulmona-Castel di Sangro-Carpinone – spiega il Centro Studi – ancora ad oggi si presenta con grandi potenzialità inespresse di collegamento rapido tra la piana di Sulmona e la valle del Sangro transitando per Roccaraso e il comprensorio delle Cinquemiglia. Caratteristiche che attraverso un’integrazione seria con gli altri vettori potrebbero rappresentare uno strumento di rilancio finalizzato non solo a se stessa, ma principalmente per il settore turistico della zona, così come richiesto in più occasioni dai Comuni del territorio. Attualmente la linea soffre non solo di un disinteresse e di una scarsa attenzione verso le sue reali potenzialità, ma, cosa ancora peggiore, una spietata e parallela concorrenza, in orari e percorsi, da parte dei servizi su gomma, offerti paradossalmente dalla stessa Regione Abruzzo. Amministrazione che dovrebbe, secondo i Contratti di Servizio, essere principale attore per la programmazione, integrazione e coordinamento. Una situazione in cui le stesse Ferrovie, invece di invocare il rispetto degli accordi in vigore, se ne tira fuori destinando un’infrastruttura all’oblio. Scelta questa che in periodo di grande attenzione ai costi della cosa pubblica, vede l’abbandono di un’infrastruttura con un ulteriore spreco di soldi pubblici”.
“La salvezza della linea – aggiungono le associazioni – può venire solo da lei stessa. A partire da una revisione dei costi di esercizio della linea da parte delle Ferrovie dello Stato, basati su un servizio ed un offerta più aderente alle necessità di mobilità non solo locali, ma interregionali.
Costi che verrebbro in gran parte coperti grazie agli ultimi interventi del Governo a favore del Tpl e destinati per l’appunto alla salvaguardia dei servizi attualmente previsti. Fino ad arrivare ad un sistema di gestione integrato da parte della Regione Abruzzo attraverso due aziende quali Arpa e Sangritana, ispirato a positive esperienze nazionali, come in Trentino-Alto Adige od Emilia Romagna”.
“Per non destinare all’oblio un’infrastruttura strategica, caratteristica ed esclusiva quale la Sulmona-Carpinone – concludono”.

Share Button