Dopo una campagna elettorale decisamente sottotono ed un primo turno dove ha prevalso l’astensione, Guidonia si appresta a scegliere il nuovo sindaco dopo mesi di commissariamento. Come CeSMoT – Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, facendoci portavoce delle istanze ricevute dalla popolazione, chiediamo al futuro sindaco un impegno concreto volto al miglioramento ed al potenziamento del servizio di trasporto pubblico, servizio che allo stato attuale presenta poche luci e molte ombre, con un’offerta di trasporto spesso del tutto insufficiente e che costringe, complice anche l’assoluta mancanza alle fermate di indicazioni su linee, orari e percorsi, all’utilizzo dell’automobile. La nuova amministrazione dovrà necessariamente rivedere i percorsi e gli orari per evitare l’isolamento di alcune frazioni, studiare un servizio festivo attualmente assente e lavorare in sinergia con i comuni vicini e con la regione Lazio al fine di estendere la validità dei titoli metrebus Lazio anche sui collegamenti urbani. Un TPL efficace ed efficiente porta, nel medio e nel lungo periodo, ad un miglioramento della qualità della vita, rendendo la città più a misura di cittadino.
Comunicato Stampa – Nuovo Stadio Roma, CeSMoT: contrari utilizzo Roma Lido come asse di collegamento, giunta riveda progetto
Apprendiamo dalla stampa che la giunta capitolina ha deciso di utilizzare la Ferrovia Roma – Lido come asse primario di collegamento con il previsto nuovo stadio della Roma a Tor di Valle. Riteniamo, a nostro giudizio il collegamento proposto, vanto dell’assessore Meleo, totalmente inadeguato ed inefficiente. Non basta acquistare qualche nuovo treno per potenziare il servizio su una infrastruttura nata come ferrovia e totalmente inadeguata, per vincoli infrastrutturali, a sopportare un traffico di tipo metropolitano. Senza dimenticare il rischio, specie in caso di eventi infrasettimanali, di interferire, e non poco, con il traffico pendolare, con conseguenti disagi e disservizi. Inoltre la giunta capitolina sembra fare i “conti senza l’oste” dimenticando che la ferrovia Roma – Lido è di proprietà regionale e non comunale e che quindi qualsiasi tipologia di intervento deve essere concordato con l’ente proprietario. Va benissimo acquistare nuovi treni, sebbene non sia certo che linea in futuro resti affidata ad ATAC che finora non ha brillato per qualità del servizio, ma occorre tutelare la mobilità dei numerosi pendolari. Al posto di quanto proposto, che sembra non prevedere neanche dei binari di sosta per il materiale, proponiamo un semplice quadruplicamento da Magliana a Tor di Valle e poi creare una breve linea verso lo stadio, integrata con la linea B della metropolitana per creare una nuova linea D sull’asse Jonio – Tor di Valle, con il risultato di avere , a costi relativamente bassi, una nuova linea di metropolitana. L’alternativa potrebbe essere un sistema tipo People Mover da Magliana non è male, ma la sua potenzialità in termini di pax/h non rientrano in un sistema del genere, oltre poi ad avere la stazione di Magliana con il gravoso di dover assorbire tutto il traffico dei tifosi. Auspichiamo per tanto un ampio confronto sul collegamento con il nuovo stadio, al fine di realizzare, come già avviene in altre città, un collegamento efficace ed efficiente con il nuovo stadio
Comunicato Stampa: CeSMoT, rimodulazione orari Linea 117 ennesimo esempio di malagestione ATAC
A partire da domani (https://muoversiaroma.it/it/content/linea-117-cambia-lorario) la linea 117, ovvero ciò che resta della fiorente rete di bus elettrici un tempo fiore all’occhiello di Roma, vede perdere una corsa, con il taglio della partenza delle 11;27 da San Giovanni e delle 12:50 da Piazza del Popolo. Invece di tentare di rimettere in strada ulteriori vetture elettriche, anche eventualmente recuperando quelle abbandonate dentro la ex rimessa di San Paolo, al fine di rendere la linea con frequenze da servizio urbano e non da corriera di campagna, la fantastica e fantasiosa gestione ATAC, complice il sonno apatico dell’assessore Meleo, forse troppo impegnata nel progettare la funivia di Boccea, riduce ancora di più il servizio all’utenza. Arrivati a questo punto tanto varrebbe ammettere il completo fallimento delle linee “elettriche” e l’incapacità di gestire l’unica vettura modello Tecnobus Gulliver superstite ed invece di prendere in giro l’utenza sopprimere definitivamente il collegamento ormai rimasto del tutto fine a se stesso. Come CeSMoT ovviamente auspichiamo il recupero di vetture lautamente pagate con i soldi dei contribuenti, ma, a quanto sembra, a Roma il vento non è affatto cambiato ed il “Nuovo che avanza” sembra drammaticamente uguale al “vecchio avanzato” e temiamo che rivedere in strada altre vetture elettriche sia solamente un sogno, o meglio una fantasia da “sedicenti esperti di trasporti”
Comunicato Stampa: CeSMoT, riduzione corse Roma TPL ennesima beffa all’utenza
A partire da domani i romani avranno la sgradita sorpresa di trovare una drastica riduzione del servizio sulla rete periferica gestita dal consorzio Roma TPL. Dopo la riduzione delle corse operata sulla rete ATAC, l’impalpabile duo Meleo/Stefàno, mette a segno l’ennesima beffa ai danni dei romani. Invece di trovare una soluzione ai disagi ed ai disservizi, ancora una volta si sceglie, spacciandola per “operazione verità” la strada della riduzione del servizio, dando però la colpa, come bambini, alle giunte precedenti. Per troppe volte abbiamo sentito questo stucchevole ritornello e riteniamo che sia giunta l’ora che chi governa ed è stato eletto da quasi un anno si prenda finalmente le sue responsabilità. Il TPL romano è ormai allo sbando, e se davvero si vuole, come nei proclami, disincentivare uso dell’automobile, occorre, invece di pensare alle funivie, un piano per rilanciare seriamente il trasporto pubblico, riprendendo la razionalizzazione dei percorsi, acquistando nuove vetture anche corte e costruendo nuove linee tramviarie e filoviarie. Nel frattempo, come simbolico indennizzo per i cittadini, sarebbe opportuno offrire almeno un giorno di viaggi gratuiti
Alla scoperta del trasporto pubblico romano
Pubblicato su Trasporti&Mobilità e su muoversiaroma, il ns contributo sulle curiosità del TPL romano:
Comunicato Stampa, CeSMoT: perplessi su proposta funivia Casalotti, occorre puntare su sistemi di trasporto integrati
Apprendiamo dalla stampa che il sindaco di Roma ha ieri presentato in pompa magna il progetto della funivia Casalotti – Boccea. Invece di pensare a potenziare la rete esistente di trasporto pubblico, prolungando ad esempio la Metro A come da progetti esistenti, si insiste nel voler realizzare la funivia, basandosi solo ed esclusivamente su una fantomatica proposta proveniente “dal basso” ovvero da un comitato locale. Appare elementare rilevare che non si tratta di un progetto integrato nella rete dei trasporti cittadini, e che di tale progetto non vi è alcuna traccia nei vari piani strategici sulla mobilità pubblicati da Roma Servizi per la Mobilità. Le iniziative “sparse”, per quanto possano essere intrinsecamente lodevoli in quanto dimostrano una attenzione da parte dei cittadini verso le tematiche del TPL, nascono inevitabilmente condannate in quanto manca loro quel respiro ampio che può essere garantito solo ed esclusivamente da una visione integrata. Occorre quindi puntare solo ed esclusivamente su una programmazione integrata del futuro del trasporti della capitale. Inoltre i dati presentati ci lasciano ampiamente perplessi. Premesso che la portata dichiarata sebbene risulti superiore a qualsiasi linea autobus, si posiziona a livello di una linea tram periferica Al di là che attualmente i costruttori di sistemi a fune si contano sulle dita di una mano, con il rischio concreto, come avvenuto nelle città che hanno adottato il sistema Translohr, di essere legati alle scelte del fornitore, riteniamo che un tram o un filobus,ad esempio, ammesso e non concesso che siano effettivamente più costosi di una funivia, si integrano nella reste esistente del trasporto pubblico, oltre ad essere prodotti già collaudati ed ampiamente presenti sul mercato, con la concreta possibilità di ottenere un concreto risparmio.. In una città soffocata dal traffico e dalla spazzatura, dove la rete di trasporto fa acqua da tutte le parti, ci sembra totalmente sconsiderato investire soldi pubblici in un sistema totalmente avulso alla rete di TPL esistente. Come CeSMoT chiediamo, con forza, l’abbandono immediato di un simile progetto, valutando il progetto esistente di RomaMetropolitane con il prolungamento della Metro A da Battistini a Torrevecchia o, in alternativa, realizzando una diramazione della linea tramviaria da Ottaviano a Cornelia, di cui è necessario iniziare quanto prima i lavori, che punti verso la zona di Casalotti. Ma, se proprio il sindaco e il suo assessore, magari confortati dalla “fantasia” di ATAC, decidessero nonostante tutto di andare avanti con il progetto, non ci resta che sperare in qualche forte nevicata invernale a Roma, prevedendo anche cannoni da neve qualora gli inverni fossero magri di precipitazioni e la cabinovia rischiasse di non essere incorniciata dal candido manto, e che lo skipass per la funivia venga incluso nel sistema metrebus.
Comunicato Stampa – Roma, CeSMoT: necessario ed urgente investire sul tram ma con progetti concreti
Apprendiamo dalla stampa dell’interesse dell’attuale amministrazione comunale nel potenziare la rete di tram romana, riciclano progetti sepolti nei cassetti dalle precedenti amministrazioni. Seppur soddisfatti dell’interesse dell’amministrazione, dobbiamo notare, ancora una volta, che si stanno riciclando, senza troppa convinzione e purtroppo con scarsa fantasia, progetti più volte annunciati e più volte rimasti sulla carta . Oltretutto, il primo di questi progetti, ovvero collegare Piazza Vittorio con Largo Corrado Ricci e Piazza Venezia, ci sembra totalmente privo di logica e di fondamento,in quanto insisterebbe su una direttrice con poca domanda di trasporto, senza dimenticare i possibili veti della sovrintendenza al passaggio del tram lungo Via dei Fori Imperiali (a suo tempo ebbero da ridire sul bifilare filoviario oltre Porta Pia…figuriamoci i veti per un tram…). Da sempre sosteniamo che la priorità per il centro storico è la realizzazione dell’asse tramviario lungo Via Nazionale, portando a compimento, in alternativa al costoso ed incerto prolungamento della Metro C oltre Piazza Venezia verso Ottaviano,della famosa linea Termini – Vaticano – Aurelia, progettata sin dai tempi dell’amministrazione Rutelli e mai realizzata per oscuri motivi. Con questo progetto si porterebbe realmente a compimento la chiusura di Via Nazionale e Corso Vittorio al traffico privato, restituendo queste strade, finalmente libere dalla morsa delle automobili, agli antichi fasti, rendendole un salotto per romani e turisti. Restiamo scettici anche sul tram Verano – Stazione Tiburtina, in pratica una riedizione in forma ridotta del vecchio 11, che per essere realizzata, richiederebbe un riassetto viario della zona e che avrebbe poco senso se non prolungato lungo la Tiburtina a servire le zone non servite dalla Metro B, mentre riteniamo assurdo che dopo tante parole ancora non si sia obbligata ATAC a riaprire la tratta Centocelle – Giardinetti arbitrariamente e pretestuosamente sospesa da oltre due anni. Reiteriamo perciò il nostro invito all’assessore Meleo ed al Presidente Stefàno ad attivare un tavolo di confronto con le varie associazioni che su Roma studiano il TPL, al fine di arrivare a soluzioni condivise ed a lungo respiro che possano rimettere il tram al centro della mobilità cittadina, rendendoci disponibili ad un incontro per presentare i nostri progetti. Di promesse e di linee tracciate sulla carta ne abbiamo sentite fin troppe in tutti questi anni: mentre altre città, vedi Firenze e Palermo, continuano ad investire sul tram, Roma, la capitale d’Italia, resta ferma ad una impostazione di rete vecchia di oltre 30 anni. E tutto ciò, se davvero si vuole combattere l’inquinamento e garantire una mobilità ecosostenibile, non è assolutamente ammissibile
Comunicato Stampa-Roma,CesMoT: ripristino linea 34 notizia positiva per utenza
La notizia della prossima riattivazione della linea 34,che dal 3 aprile tornerà a via monte del Gallo,é una notizia positiva per gli abitanti della zona,da mesi privi di tpl a causa delle ben note inefficienze gestionali di ATAC. Grazie al proficuo e fattivo impegno del Municipio XIII,in particolare dell’Assessore Cajani,che ha recepito le istanze di cui anche noi,come CeSMoT ci siam fatti portavoce,attivandosi rapidamente nella ricerca di una soluzione,si é risolta positivamente una situazione di criticità che stava privando i cittadini del loro diritto alla mobilità. Quando la politica recepisce le istanze dei cittadini,e lavora compatta,si risolvono tutti i problemi. E di questo siamo grati.
Comunicato Stampa – CeSMoT , Roma, bene immissione in servizio nuovi filobus, ma necessaria espansione rete filoviaria
L’entrata in servizio a partire da ieri dei nuovi filobus BMB Avancity+S HTB sulla Linea 90 Express è senza dubbio un evento positivo per la città che permette finalmente di recuperare al 100% l’esercizio filoviario sulla linea,liberando vetture normali da impiegare su altre linee, attualmente in sofferenza. Ttuttavia, l’operazione, condotta ed annunciata forse troppo pomposamente e frettolosamente dall’amministrazione in presenza del gotha di ATAC, sempre presente alle inaugurazioni ma sempre assente quando si tratta di dialogare con l’utenza mettendoci la faccia, con una evitabile cerimonia (c’è ben poco da inaugurare, purtroppo) e fantasiosi slogan, dimenticando ed omettendo di comunicare in pieno le annose vicende di queste vetture,e senza comunicare una data certa di completamento della filovia sulla Laurentina, presenta, di fondo, alcune anomalie e criticità che ,come CeSMoT, ci lasciano ampiamente perplessi. In primis appare poco saggia la scelta di non spostare le vetture presso la rimessa Montesacro ma di lasciarle presso la rimessa di Tor Pagnotta, rendendo necessari lunghi trasferimenti a vuoto da un capo e l’altro della città utilizzando la marcia autonoma delle vetture, con conseguente inquinamento ed usura dei componenti. Inoltre appare abbastanza inspiegabile la fretta di inserire in servizio vetture ferme da anni che, dopo alcuni collaudi avvenuti nel 2015 si era deciso di non immettere ancora in servizio, sembra, anche in base a notizie di stampa, a causa della scarsa affidabilità delle vetture stesse e degli eccessivi consumi di carburante in marcia autonoma. Inoltre appare molto criticabile anche la scelta di immettere in servizio queste vetture anche sulla linea 60, priva di bifilare di alimentazione salvo che sulla breve tratta di Via Nomentana in comune sulla Linea 90. Desideriamo ricordare, a tal fine, che le vetture sono dotate di un motore diesel per la marcia autonoma e che, quando marciano scollegate dalla rete aerea di alimentazione, inquinano come un normalissimo autobus. Crediamo che sia opportuno e necessario non solo il completamento del bifilare da Porta Pia a Termini, opera rimandata da anni adducendo misteriosi veti della sovrintendenza, ma anche l’urgente recupero di tutte le vetture Solaris Ganz Trollino completando la sostituzione delle batterie. Riteniamo inoltre, come CeSMoT, che sia indubbiamente ed assolutamente positiva la volontà di esercitare il 60 in modalità filoviaria, tanto più che di questo se ne parlava già nel lontano 2003, quando l’amministrazione Rutelli presentò il progetto dell’attuale 90 Express, ma che occorra estendere il bifilare se non su tutta la tratta per lo meno da Termini a Piazza Venezia, ponendo le basi per una completa pedonalizzazione di Via Nazionale che, riqualificata e riservata al solo transito di pedoni, biciclette e mezzi di trasporto rigorosamente a zero emissioni (tram e filobus) potrebbe tornare , sull’esempio di altre città europee, ai fasti del passato, diventando il salotto buono della città, asse di collegamento per un centro storico finalmente libero dal traffico e dall’inquinamento. Auspichiamo che , passata la “smania” di inaugurare opere già avviate dalle precedenti amministrazioni (vedi anche i nuovi autobus acquistati durante la gestione commissariale) , la giunta Raggi decida di rispolverare progetti da troppo tempo colpevolmente sepolti ad ammuffire nei cassetti, ed accogliendo anche le proposte delle associazioni, senza dare ascolto ai presunti ecologisti che accampano scuse di ogni genere per boicottare il TPL in nome di una falsa difesa dell’ambiente (Pescara docet) , lavorando con solerzia per far tornare tram e filobus protagonisti della rinascita del TPL della città. Forti di una maggioranza stabile ed omogenea, avulsi alle classiche guerre di “partito” , gli amministratori comunali hanno tra le mani l’occasione irripetibile di passare alla storia e di essere ricordati come coloro che hanno rilanciato il TPL a Roma. Da sempre come CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, ci battiamo per un trasporto eco sostenibile, efficace ed efficiente, ed auspichiamo di poter presentare quanto prima, al Presidente Stefàno (finora sempre positivamente interessato, al contrario di alcuni suoi predecessori, a recepire le varie istanze) ed all’Assessore Meleo, i nostri progetti e le nostre proposte. Resta ormai poco tempo per salvare Roma da traffico ed inquinamento.
comunicato stampa CeSMoT,postivo impegno Comune di Roma,attendiamo riapertura ferrovia Termini Giardinetti
Desideriamo ringraziare come CeSMoT il positivo interessamento della commissione mobilità del comune di Roma che in data odierna,insieme all’Assessore Meleo,si é recata presso la stazione di Centocelle per verificare lo stato di avanzamento dei lavori di rinnovo dell’infrastruttura. Concordiamo pienamente con il presidente Stéfano nel ritenere che sia assurdo continuare a navigare a vista,senza un progetto per il futuro della linea,continuando a mettere “rattoppi” . Rinnovare come si sta facendo attualmente una parte di stazione,senza procedere al resto del piazzale e senza sapere se è quanto verrà utilizzato appare un film già visto su questa ferrovia,dove da anni si buttano soldi senza avere una strategia per il futuro. Riteniamo indispensabile risolvere sia le criticità sul materiale rotabile ,con il consumo anomalo dei carrelli,sia tornare quanto prima al capolinea di Giardinetti ,onde fornire un capillare collegamento ad una zona ora mal servita dalla metro C. In attesa di redigere un programma per il futuro che necessariamente dovrá essere la conversione in metrotranvia ed il prolungamento da Giardinetti a Tor Vergata