Trasporti, CeSMoT : da oggi a Roma termina “l’era del ferro” ed inizia “l’era della gomma”

823_casilina_togliattiCon la stolta e scellerata soppressione della tratta Centocelle – Giardinetti, avvenuta da parte di ATAC in data odierna, possiamo ben dire, alla luce anche delle cervellotiche ed astruse ultime modifiche della rete autobus, che a Roma sia definitivamente terminata “l’era del ferro” iniziata dalle passate amministrazioni. Da oggi ATAC, che già ha dato prova di scarsa capacità nel gestire il settore metroferro, come ad esempio sulla  Roma – Lido dove l’orario ufficiale è solo un foglio di carta appeso nelle stazioni essendo totalmente differente dalla realtà dell’esercizio, punta decisamente a trasformare Roma in una città invasa dagli autobus, con conseguente peggioramenti dei tempi di viaggio. Se prendiamo, ad esempio  una persona che parte da Torre Spaccata per andare a Termini, ora deve scendere in metro, arrivare a Parco di Centocelle, uscire dalla metro e prendere il 105, con tempi di attesa, senza traffico e sperando che non ci siano ritardi, di circa 120 minuti, a fronte dei 40 minuti che si impiegavano con la ferrovia. E gli esempi potrebbero essere molteplici, ma tutti portano a pensare ad una precisa strategia di ATAC, colpevole, oltretutto, di un vero e proprio colpo di mano, con la decisione di sopprimere la ferrovia in pieno agosto, con la città quasi deserta, al fine di limitare ogni possibile protesta e mettere gli utenti davanti al fatto compiuto. Nel continuare a chiedere a gran voce a tutti i soggetti preposti la revoca del provvedimento e la riattivazione della tratta Centocelle – Giardinetti, chiediamo, come CeSMoT, l’immediata rimozione del Direttore d’Esercizio del settore Metroferro di ATAC, che ha firmato ed avallato il provvedimento di chiusura nonchè la contestuale rimozione di tutti gli altri dirigenti ATAC e/o Roma Servizi per la Mobilità responsabili di tale scempio.  

 

Share Button

Comunicato Stampa – Roma, protesta autisti ATAC: CeSMoT, prevalga il buon senso tra le parti

IMG_1728Da alcuni giorni stiamo assistendo a ritardi e disservizi, specie sulle Ferrovia Roma – Lido e Roma – Civita Castellana – Viterbo dovuti ad improvvisa indisponibilità di personale e mezzi con conseguente cancellazione di corse. Tale situazione dovuta  secondo ATAC a comportamenti correlati all´estensione anche al personale operativo della sperimentazione di sistemi automatici di rilevazione delle presenze, sta amplificando il disagio dei viaggiatori, costretti spesso ad estenuanti attese in giornate di caldo torrido, senza avere la certezza dell’arrivo del proprio treno.

Senza potere e volere entrare nel merito della delicata questione, riteniamo, come CeSMoT, che il muro contro muro sia un atteggiamento fortemente irresponsabile ed incosciente, che finisce alla fine solo a ledere il diritto alla mobilità dei cittadini, unico anello “debole” della catena. Auspichiamo per tanto un gesto di responsabilità, in primis da parte del personale,  e l’inizio di un  confronto civile tra le parti in causa al fine di trovare una rapida risoluzione al contenzioso in atto ed una rapida cessazione degli inammissibili disservizi.

 

Share Button

Aggressioni ai Ferrovieri: CeSMoT, necessaria maggiore presenza Forze dell’Ordine

Dopo i recenti fatti di cronaca che hanno fatto registrare le ennesime gravi aggressioni verso il personale ferroviario, ci uniamo alle richieste odierne fatte anche dalle organizzazioni sindacali nel chiedere maggiore presenza delle Forze dell’Ordine nelle stazioni e a bordo dei treni. Se si arrivasse alla paventata soppressione di quei treni considerati a “rischio” sarebbe una dolorosa sconfitta per tutti, significherebbe abdicare davanti all’inciviltà di pochi incivili. E tutto questo non può e non deve accadere

Share Button

Comunicato Stampa: CeSMoT, con arrivo nuovi treni Swing Toscana si dimostra ancora una volta regione virtuosa in tema di TPL

atr220Mentre alcune regioni sopprimono o hanno soppresso il servizio ferroviario sulle linee “minori” (come il Piemonte o la Campania) ed altre proseguono nella loro sonnolenta apatia (vedi ad esempio Lazio o Abruzzo), la regione Toscana “cambia musica” e si dimostra sempre più virtuosa in tema di TPL investendo nel trasporto su ferro. L’arrivo dei nuovi treni Swing, presentati oggi in Garfagnana, dimostra la volontà dell’amministrazione regionale di rilanciare e potenziare il trasporto ferroviario, anche sulla tratte  che, a torto, in passato sono state considerate minori. Nel fare i complimenti al Presidente Rossi ed all’Assessore Ceccarelli, che seppur in un momento di crisi economica come questo hanno compreso l’importanza del TPL investendo risorse economiche per migliorare gli spostamenti dei loro cittadini (ricordiamo anche il recente rinnovo delle flotte autobus di Arezzo, Piombino e Siena), auspichiamo che i loro omologhi colleghi di altre regioni prendano esempio da loro, tornando ad investire sulla ferrovia, riaprendo tutte quelle tratte fin troppo frettolosamente chiuse ed impedendo il declino di altre linee secondarie. Pensiamo ad esempio alla Sulmona – Carpinone o alla Priverno – Terracina o alla Sacile – Gemona o alla Pinerolo – Torre Pellice, da troppo tempo ingiustamente “sospese” ma anche a quelle linee che seppure riaperte continuano ad essere in pericolo, come ad esempio la Avezzano – Roccasecca. Il treno resta il mezzo ecologico per eccellenza, e le ferrovie “minori” sono un patrimonio da salvare e potenziare. Non esistono “rami secchi” ma solo linee gestite male, con materiale spesso obsoleto,mancata integrazione con gli altri vettori ed orari che non tengono conto delle esigenze reali dell’utenza. Cambiare musica, si può.

 

Share Button

Intervista del Presidente del CeSMoT sulla chiusura dell’anello ferroviario

af001Il Presidente del CeSMoT, Omar Cugini, ha rilasciato una intervista al giornale “Osservatore Laziale” in merito all’annunciata chiusura dell’anello ferroviario romano. L’articolo, dal titolo “ROMA, CHIUSURA DELL’ANELLO FERROVIARIO: VERO O FINTO? “è disponibile all’indirizzo riportato qui sotto:

http://www.osservatorelaziale.it/index.asp?art=14570&arg=1&red=1

Di seguito l’apertura:

“Non credono alle parole pronunciate dal sindaco Ignazio Marino, sulla chiusura in tempi brevi dell’anello ferroviario nella capitale, abituati ai ripetuti annunci non seguiti da provvedimenti reali, gli associati al CESMOT, associazione che studia il trasporto pubblico locale, con una particolare attenzione per le linee su ferro, pensano che i 120 milioni stanziati dalla Commissione Trasporti della Camera per la soluzione all’annoso problema sono certamente una notizia positiva, ma non determineranno l’apertura a breve del tratto ferroviario in questione”

Share Button

Trasporti, CeSMoT: priorità non è ticket “notturno” ma riforma e potenziamento rete

2504_n11ostienseSiamo ben “lieti” di apprendere che l’assessore Importa abbia a cuore i giovani ed abbia annunciato uno speciale biglietto di tre euro per evitare le stragi post-movida e valido per viaggiare sui mezzi pubblici dalle 8 di sera fino alle 5 del mattino, tuttavia vorremmo far notare all’assessore che non è questa una priorità in quanto la rete notturna necessita non solo di una riforma, ma di radicali interventi per eliminare le criticità dovute, ad esempio, alla carenza di vetture, che spesso provoca soppressione di corse o, più in generale, all’eccessiva anzianità delle vetture stesse. Senza dimenticare che le linee notturne sono escluse dal monitoraggio e che quindi è praticamente impossibile avere, con esattezza, i tempi di attesa alla fermata. Inoltre, ci sfugge l’utilità di un biglietto che costa quanto due normali e ci chiediamo quale sia il vantaggio nel suo acquisto, tanto più che la metropolitana inizia il suo servizio alle 5.30 e quindi ben oltre la validità del “nuovo” ticket. Ci sentiamo di consigliare, infine, all’Assessore Improta un “istruttivo” viaggio sulle linee notturne romane, per toccare con mano il reale stato del servizio. Prima di pensare a giuste iniziative per incentivare l’uso del TPL sarebbe opportuno fare in modo che il suddetto TPL sia efficiente, cosa che attualmente, specie quello notturno a Roma, non è.

Share Button

#RomaInTram: 907 e Polo Museale ATAC

907_colosseoSi terrà domenica 22/02 , in occasione della domenica ecologica,  la manifestazione “Tram 907”, organizzata da GRAF e CeSMoT in collaborazione con ATAC Il programma comprenderà più corse a bordo del tram d’epoca “8 finestrini” lungo l’itinerario Porta Maggiore – Porta San Paolo (o viceversa), con soste fotografiche nei punti più scenografici della rete, e visita presso il Polo Museale Atac di Roma Porta San Paolo, dove sono esposti rotabili che hanno prestato servizio lungo tutte le principali linee ferroviarie e tramviarie di Roma e Provincia.

L’evento sarà strutturato su quattro gruppi con i seguenti orari:

Gruppo A:
appuntamento a p.ta Maggiore 9.45
partenza con tram 907 10,00
arrivo a p.ta San Paolo 10,40
inizio visita parco museo 10,50
fine visita parco museo 11,45

Gruppo B:
appuntamento al parco museo Atac di p.ta San Paolo 9,30  (davanti biglietteria Roma Lido)
inizio visita parco museo 9,45
 fine visita parco museo 10,40
partenza con tram 907 da p.ta San Paolo 10,50
arrivo a p.ta Maggiore 11,45

Gruppo C:
appuntamento a p.ta Maggiore 11,30
partenza con tram 907 11,40
arrivo a p.ta San Paolo 12,20
inizio visita parco museo 12,30
fine visita parco museo 13,25

Gruppo D:
appuntamento al parco museo Atac di p.ta San Paolo 11,10  (davanti biglietteria Roma Lido)
inizio visita parco museo 11,25
 fine visita parco museo 12,20
partenza con tram 907 da p.ta San Paolo 12,30
arrivo a p.ta Maggiore 13,10

Contributo e prenotazioni:
7€ intero
4€ ridotto ragazzi dagli 11 ai 15 anni e soci GRAF / CeSMoT   12€ offerta coppia
gratuito i bambini fino a 10 anni

Per informazioni e prenotazioni:
tram907@graftreni.it o telefonare ad Edoardo Franchi al numero 3496520931
Indicando la preferenza per il gruppo e il numero di posti
Share Button

Roma, CeSMoT: Buon Compleanno Metro A, da 35 anni a servizio dei romani

482m-22La mattina del 16 febbraio 1980, 35 anni fa, iniziava,dopo anni di interminabili lavori, il servizio commerciale della Linea A della metropolitana, opera da lungo tempo attesa e su cui molti erano pronti a scommettere che sarebbe diventata l’ennesima italica opera incompiuta, mentre invece, nonostante le cassandre e la nostalgia di chi avrebbe preferito ancora continuare a servirsi dell’ormai insufficiente tramvia Termini – Cinecittà, è immediatamente diventata un asse portante e fondamentale della mobilità romana. Nel ricordare questa data, che ha radicalmente cambiato il modo di viaggiare a Roma, vogliamo rendere il doveroso omaggio a tutte le persone che prima come STEFER, poi come ACoTraL/CoTraL, poi come Met.Ro. ed ora come ATAC hanno reso e rendono possibile, con il loro lavoro, lo svolgimento quotidiano del servizio, garantendo il diritto alla mobilità di romani e turisti. E a queste persone, gli uomini e le donne della metropolitana di Roma: agenti di stazione, operai,macchinisti, personale del movimento,della direzione d’esercizio…va il nostro più sentito grazie. Come CeSMoT vogliamo approfittare della ricorrenza anche per sottolineare, con vivo rammarico come Roma paghi un enorme ritardo in termini di infrastrutture strategiche per la mobilità, come le metropolitane, rispetto ad altre realtà Europee,e che , non solo non si cantierizzano nuove opere, come ad esempio la Metro D , ma anche quelle in costruzione, come la Metro C, hanno registrato e registrano ritardi mostruosi rispetto ai crono-programmi iniziali.  Per quanto riguarda invece la Metro A ed il suo futuro, siamo ben lieti di apprendere dei progetti di ammodernamento promessi dall’Assessore Importa anche in visto del possibile appuntamento olimpico del 2025, ma più che pensare all’automazione della linea sarebbe opportuno, a nostro giudizio, reperire in tempi rapidi i fondi per iniziare i progettati prolungamenti verso nord da Battistini a Torrevecchia e verso sud da Anagnina verso Tor Vergata, che, se realizzati, avrebbero un impatto più che positivo sulla mobilità dei quartieri interessati. Senza dimenticare i necessari interventi di restyling delle stazioni, sulla falsariga di quanto già magistralmente effettuato in passato nelle stazioni di Manzoni e Termini, al fine di migliorarne accessibilità ed aspetto. Tanta strada è stata percorsa, tanta strada c’è ancora da percorrere, intanto, Buon Compleanno Metro A!

Share Button

#RomaInTram

22/02/2015

#RomaInTram

Teaser907_2

 

Share Button

CeSMoT – Perplessi da dichiarazioni “fuorvianti” dell’assessore Improta

20141130_145225Il CeSMoT – Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, a seguito della recente intervista rilasciata dall’assessore Improta ad un’emittente capitolina, ritiene molto fuorviante l’affermazione secondo cui la metro C arriverà ad Ottaviano ma solo se “in tempi decenti, altrimenti ci fermeremo al Colosseo”: tale presa di posizione, infatti, detta da un’esponente della giunta capitolina sembra alludere, neanche troppo velatamente ad una specie di ricatto, oltre ad essere molto aleatoria. Il termine “decente” ,infatti, riferito ai tempi di realizzazione di un’infrastruttura del calibro di una metropolitana ha una valenza quantomeno soggettiva, tanto più quando spetta proprio al Comune vigilare sui tempi di realizzazione di un’opera strategica per la mobilità cittadina come appunto la terza linea della metropolitana.  I ben noti ritardi accumulati finora nella costruzione della Linea C , le cui cause sono ben note, non possono e non devono essere una scusa “per non fare” ,specialmente in una città come Roma strangolata nella morsa del traffico.  Per quanto riguarda il prolungamento della Linea B Rebibbia-Casal Monastero ed in particolare l’intenzione di fare a meno del project financing, siamo ben lieti che, in un particolare momento come questo l’assessore voglia impedire nuove cementificazioni, ma, vista l’importanza dell’opera,  vorremmo sapere se  è già riuscito ad individuare una fonte alternativa di finanziamento e quale essa sia. Infine, sulla riorganizzazione della rete, sebbene fosse necessario eliminare alcune linee palesemente inutili e scarsamente frequentate (tipo 140,442,571 o 665) , affermare che “più di un tot di chilometri Atac non riesce a produrli” suona troppo simile ad una resa incondizionata ed un latente invito ai cittadini ad arrangiarsi. Un comune virtuoso ha il preciso dovere di mettere in atto politiche per la mobilità ed intervenire per risanare il TPL e l’azienda ATAC, per tanto è necessario, prima di proseguire con ulteriori revisioni della rete, aprire un tavolo di confronto con i cittadini dei municipi interessati al fine di eliminare eventuali sprechi ed inefficienze senza però penalizzare il diritto alla mobilità dei cittadini.

Share Button