Apprendiamo positivamente la notizia (http://www.ilmondodeitreni.it/blog/?p=1112) che in Sardegna saranno eliminate le corse autobus sovrapposte a quelle ferroviarie. Dopo anni di disinteresse finalmente assistiamo ad un concreto impegno dell’amministrazione regionale sarda che, puntando decisamente sul trasporto ferroviario, si sta dimostrando regione virtuosa e molto attenta alle tematiche ambientali. Auspichiamo che quanto stia avvenendo in Sardegna possa essere da illuminante esempio per altre regioni molto poco virtuose,come la Regione Piemonte, che ricordiamo, non ha posto in essere alcun provvedimento per riaprire le linee secondarie frettolosamente soppresse dalla passata giunta Cota
Pistoia: prosegue il rinnovo del parco autobus di Copit
Prosegue a Pistoia da parte di Copt il rinnovo del proprio parco veicolare con l’entrata in servizio oggi di 9 nuovi autobus, 5 urbani e 4 interurbani, acquistati con un cofinanziamento del 55 per cento della spesa da parte della Regione Toscana “Il rinnovo del parco dei mezzi usati per il trasporto pubblico, sia su gomma che su ferro, è un aspetto sul quale la Toscana sta puntando molto, investendo risorse importanti. Siamo convinti che l’uso di veicoli più nuovi e affidabili sia essenziale, per migliorare la qualità del servizio, limitare i disagi ed anche per ridurre l’impatto sull’ambiente”.
Così l’assessore regionale ai Trasporti, Vincenzo Ceccarelli, ha commentato la presentazione dei nuovi mezzi. L’abbassamento dell’età dei bus in circolazione – ha aggiunto l’assessore – è un traguardo importante che ci aspettiamo di raggiungere anche grazie alla nuova gara unica per l’affidamento del servizio di TPL attualmente in corso. Grazie agli investimenti previsti nel bando, potranno essere immessi in servizio almeno 1400 nuovi autobus, portando il parco mezzi viaggiante in regione su uno standard europeo”.
Parole di soddisfazione anche da parte dell’azienda “Dal 2012 ad oggi si sono introdotti in servizio 56 tra autobus nuovi o usati in buone condizioni. In questo modo si è ottenuto in poco più di 2 anni un rinnovamento del 37 per cento del parco autobus aziendale. Una scelta che si è rivelata utile anche dal punto di vista dei costi di gestione, dato che autobus più nuovi consumano meno e richiedono minori costi di manutenzione”
I nuovi autobus sono stati consegnati al Copit nei giorni scorsi e sono già pronti per essere messi in servizio.
Ferrovie, CeSMoT: fortemente perplessi dal piano neve di RFI
Le recenti nevicate dello scorso 31 dicembre, con l’attuazione del Piano Neve di RFI che prevede che prevede la riduzione del numero dei treni in circolazione sulla linea, a tutela della regolarità del restante servizio oppure la sospensione del servizio e la sostituzione con autobus hanno messo ancora una volta in evidenza l’assurdità di un piano chee non trova alcun riscontro in altre realtà europee dove le nevicate raggiungono livelli ben maggiori di quelli visti lo scorso 31 dicembre. Ancora una volta, prosegue il CeSMoT, invece di intervenire preventivamente per risolvere le criticità, RFI sceglie la via più semplice, ovvero quella di sospendere il servizio, dimenticando che in caso di condizioni meteo avverse e con le strade rese impraticabili dal ghiaccio e dalle neve mettere i viaggiatori su un autobus è, a dir poco, un grande azzardo in quanto l’unico mezzo veramente sicuro e che non corre il rischio di finire fuori strada o rimanere bloccato è proprio il treno. Oltretutto, lo scorso 31 dicembre, abbiamo anche assistito sulla Ferrovia Avezzano – Roccasecca all’apoteosi dei comportamenti assurdi, con RFI che improvvisamente decide di chiudere la linea con poco più di 20 cm di neve e Trenitalia che non ha ritenuto opportuno informare l’utenza attraverso un comunicato stampa, limitandosi ad una generica risposta su twitter solo dopo un ns sollecito. Ma la cosa più paradossale è stato poi apprendere dai social network che mentre la Roccasecca – Avezzano era chiusa per neve e l’utenza lasciata in balia degli eventi, che lo spazzaneve S244.001 assegnato al DL di Sulmona era impegnato a sgomberare dalla neve la linea Sulmona – Carpinone, che non vede da oltre due anni la circolazione di treni ordinari. Quale necessità c’era di sgomberare una linea chiusa al traffico regolare?
RFI: da aprile 2015 più collegamenti con Malpensa da Milano Centrale e Milano Porta Garibaldi
Con il nuovo anno cresceranno i collegamenti ferroviari fra Milano Centrale e Milano Porta Garibaldi e l’aeroporto Milano-Malpensa. Dal 26 aprile 2015, infatti, sono previsti 18 nuovi treni al giorno che, sommati agli attuali, porteranno complessivamente a 70 i treni ogni giorno in viaggio da e per l’hub aeroportuale le stazioni milanesi Centrale e Porta Garibaldi. Questo il primo step di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) per concretizzare l’intesa firmata, in agosto a Rimini, da Maurizio Lupi, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, e Michele Mario Elia, Amministratore Delegato FS Italiane, per nuove soluzioni di collegamento fra il sistema AV nazionale e gli aeroporti Milano-Malpensa, Leonardo da Vinci Roma-Fiumicino e Marco Polo Venezia-Tessera.
Il Gruppo FS Italiane, attraverso la società operativa Rete Ferroviaria Italiana, consegnerà entro fine anno lo studio di fattibilità per rafforzare la dotazione di infrastrutture ferroviarie di connessione con i tre aeroporti, integrato con lo studio di offerte commerciali alta velocità, individuando i collegamenti e le frequenze più richieste con le principali città italiane, verificate con tutti i soggetti interessati alla sottoscrizione di Accordi Quadro per l’utilizzo delle nuove capacità/potenzialità infrastrutturali.
Entro il 28 febbraio 2015 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti analizzerà i piani elaborati e definirà gli indirizzi per l’avvio delle progettazioni, individuando anche le risorse finanziarie disponibili. Verrà infine condiviso un cronoprogramma relativo a tutte le fasi di progettazione, sviluppo e realizzazione.
L’accordo nasce dall’esigenza di favorire collegamenti rapidi ed efficienti fra Roma-Fiumicino, Milano-Malpensa e Venezia-Tessera e le principali città, come avviene negli altri paesi dell’Unione Europea, anche per sviluppare turismo e business in tutta la Penisola, grazie all’intermodalità treno/aereo.
***Comunicato Stampa – Roma, CeSMoT: bene pedonalizzazione Fori Imperiali ma necessario realizzare sistema Tramviario***
Accogliamo favorevolmente l’annuncio da parte del sindaco Marino sulla nuova pedonalizzazione totale di Via dei Fori durante il periodo Natalizio, dal 25 dicembre al 7 gennaio, pedonalizzazione che restituirà la storica arteria alle passeggiate dei romani, ma riteniamo che, se si vuole proseguire nel progetto di rendere definitivamente pedonale l’area, chiudendola anche ad autobus e taxi, occorrerà installare un sistema di trasporto ecologico come il tram al fine di permettere un’alternativa a turisti e romani che normalmente utilizzano le varie linee in transito proprio per Via dei Fori Imperiali. Con moderati investimenti potrà essere possibile prolungare i binari provenienti da Via Labicana per congiungerli ai binari della linea 8 in arrivo a Piazza Venezia, creando, insieme alla futura Metro C ed al necessario asse tramviario lungo Via Nazionale / Corso Vittorio, un autentico effetto rete” – Lo comunica il CeSMoT – Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, commentando l’annuncio del Sindaco Marino sulla pedonalizzazione di Via dei Fori Imperiali. “L’esperienza maturata in altre città europee dimostra come il tram sia il mezzo di trasporto ideale, ecologico ed efficiente, che ben si armonizza anche nel percorrere i centri storici. Qualora inoltre l’installazione della linea aerea di alimentazione venga giudicata “incompatibile” con il luogo desideriamo ricordare che l’attuale tecnologia permette anche l’alimentazione delle vetture tramite sistemi alternativi da terra. Come CeSMoT, per tanto, chiediamo al Sindaco Marino un concreto impegno nell’implementazione della rete tramviaria romana, preludio necessario a future pedonalizzazioni”
CeSMoT – Perplessi da dichiarazioni “fuorvianti” dell’assessore Improta
Il CeSMoT – Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, a seguito della recente intervista rilasciata dall’assessore Improta ad un’emittente capitolina, ritiene molto fuorviante l’affermazione secondo cui la metro C arriverà ad Ottaviano ma solo se “in tempi decenti, altrimenti ci fermeremo al Colosseo”: tale presa di posizione, infatti, detta da un’esponente della giunta capitolina sembra alludere, neanche troppo velatamente ad una specie di ricatto, oltre ad essere molto aleatoria. Il termine “decente” ,infatti, riferito ai tempi di realizzazione di un’infrastruttura del calibro di una metropolitana ha una valenza quantomeno soggettiva, tanto più quando spetta proprio al Comune vigilare sui tempi di realizzazione di un’opera strategica per la mobilità cittadina come appunto la terza linea della metropolitana. I ben noti ritardi accumulati finora nella costruzione della Linea C , le cui cause sono ben note, non possono e non devono essere una scusa “per non fare” ,specialmente in una città come Roma strangolata nella morsa del traffico. Per quanto riguarda il prolungamento della Linea B Rebibbia-Casal Monastero ed in particolare l’intenzione di fare a meno del project financing, siamo ben lieti che, in un particolare momento come questo l’assessore voglia impedire nuove cementificazioni, ma, vista l’importanza dell’opera, vorremmo sapere se è già riuscito ad individuare una fonte alternativa di finanziamento e quale essa sia. Infine, sulla riorganizzazione della rete, sebbene fosse necessario eliminare alcune linee palesemente inutili e scarsamente frequentate (tipo 140,442,571 o 665) , affermare che “più di un tot di chilometri Atac non riesce a produrli” suona troppo simile ad una resa incondizionata ed un latente invito ai cittadini ad arrangiarsi. Un comune virtuoso ha il preciso dovere di mettere in atto politiche per la mobilità ed intervenire per risanare il TPL e l’azienda ATAC, per tanto è necessario, prima di proseguire con ulteriori revisioni della rete, aprire un tavolo di confronto con i cittadini dei municipi interessati al fine di eliminare eventuali sprechi ed inefficienze senza però penalizzare il diritto alla mobilità dei cittadini.
Filovia Pescara: CeSMoT, molto rumore per nulla
Ancora una volta nella città di Pescara registriamo l’ennesimo atto della commedia anti filobus ad opera delle “solite” associazioni, che, caso alquanto unico e bizzarro in Italia, si battono contro la realizzazione di un sistema ecologico. Dopo aver proposto la sostituzione del filobus con dei minibus elettrici, l’ultima bizzarra proposta in ordine di tempo è quella di far circolare sulla famosa strada parco degli autobus ibridi, che avrebbero il “pregio” ,a loro dire, di non avere le “impattanti superflue infrastrutture fisse”
Molto probabilmente, in considerazione che il modello di autobus VDL Citea da loro proposto è molto diffuso in Europa nella sua classica versione diesel, i vari comitati parlano di ibrido confondendolo con un banalissimo bus a gasolio. Quindi, molto rumore per nulla: si propone di abbandonare la filovia per comprare semplicemente dei nuovi bus a gasolio, inquinanti e poco moderni.
A questo punto, se proprio vogliamo parlare di ibrido, ibrido sia il servizio, riservando le corsie realizzate per la filovia al transito per il car sharing, vero ibrido: un mezzo privato che fa servizio pubblico
Metro C, CeSMoT: bene apertura tratta Pantano – Centocelle , ora concentrare sforzi per completare opera
Dopo anni di attese e di lavori infiniti e dopo la “falsa partenza” di circa un mese fa, finalmente Roma ha la sua terza linea della Metropolitana,.La nuova ed innovativa opera, che collega Pantano Borghese, ai confini sud del territorio comunale, con Centocelle, contribuirà, e non poco, grazie anche al servizio integrativo di autobus ed alla ferrovia Roma – Giardinetti con cui interscambia, a migliorare la mobilità degli abitanti della Casilina, offrendo loro un rapido ed ecologico mezzo per i propri spostamenti, sebbene, in questa prima fase, il ridotto orario di servizio ed il percorso ancora incompleto, limiteranno le grandi potenzialità della linea. Per questo motivo riteniamo che la data di oggi sia un punto di partenza, e che sia giunto il momento di lasciare da parte lo sciame di sterili polemiche, anche politiche, a cui si è assistito in questi anni e di concentrare tutti gli sforzi per arrivare il più presto possibile alle prossime tappe previste, ovvero Piazza Lodi, San Giovanni e Piazza Venezia, tappe che, permettendo l’interscambio con le esistenti linee A e B della metropolitana, renderanno l’opera completamente funzionale ed ancora più strategica per la mobilità. Purtroppo Roma, a livello infrastrutturale, paga un enorme ritardo rispetto ad altre capitali europee, e per questo, come CeSMoT, riteniamo che si debba proseguire il percorso virtuoso di investire sul trasporto pubblico, stanziando, anche a livello statale, gli opportuni fondi sia per far si che la Metro C possa proseguire oltre Piazza Venezia, sia per realizzare nuove linee tramviarie e filoviarie che possano essere da complemento alle metropolitane. Oggi è stata scritta una nuova pagina nella storia del trasporto romano, ed i numerosi viaggiatori, tra cui numerosi bambini, che hanno affollato sin dal mattino le corse in questa prima giornata ci lasciano ben sperare che la terza linea della metropolitana sia già entrata nel cuore dei romani e che da domani ci sarà qualche cittadino in più che lascerà l’automobile in garage e si servirà dei mezzi pubblici.
Atac, a piazzale Flaminio più informati grazie a Nodes
In sperimentazione nuove modalità di informazione alla clientela con display, totem e mappe
Display con i tempi di partenza e passaggio delle corse, totem informativo a disposizione dei passeggeri, mappe con indicazioni turistiche e pieghevoli sui servizi offerti nelle biglietterie Atac: sono soltanto alcune delle novità che da oggi sono disponibili a piazzale Flaminio in via sperimentale e che sono state realizzate grazie al contributo del progetto europeo NODES.
Migliorano i servizi alla clientela sul territorio. L´area di piazzale Flaminio è stata individuata per la sperimentazione in quanto fermata della linea A della metro, terminal della linea metroferroviaria Roma-Civitacastellana-Viterbo, capolinea del tram 2, crocevia di tante linee di autobus (61, 89, 160, 590, 490, 495; festive: 120F, 150F, 160F; notturni: N1, N25; cimiteriale C3) e quindi luogo di transito di numerosi passeggeri.
Totem, display, mappe e pieghevoli per passeggeri e turisti. All´uscita della metro, in prossimità del capolinea del tram, è stato posizionato un totem interattivo attraverso il quale è possibile consultare i tempi di arrivo degli autobus nelle fermate circostanti la piazza, le partenze dei treni della Roma-Viterbo, i tempi di arrivo dei convogli della metro A e calcolare il percorso per pianificare i propri spostamenti con i mezzi pubblici.
Due display posizionati nell´atrio della metro A e un terzo nell´androne di uscita della stazione della ferrovia Roma-Viterbo, riportano varie informazioni utili. Sui monitor uno spazio è dedicato allo stato del servizio metroferroviario (con le partenze dei treni della linea Roma-Viterbo, i tempi di arrivo in stazione dei treni della linea A e lo stato del servizio della metro B e delle altre ferrovie gestite da Atac Roma-Lido e Termini-Giardinetti), una parte è destinata alle informazioni sul trasporto di superficie (con l´indicazione del posizionamento delle fermate nel nodo di scambio di Flaminio ed i relativi tempi di arrivo degli autobus alle stesse), mentre un´area è dedicata alle notizie con un testo scorrevole che riporta informazioni in tempo reale sul trasporto pubblico.
La mappa turistica affissa in stazione riporta i principali monumenti e servizi presenti nella zona di piazzale Flaminio.
I pieghevoli (in italiano e inglese), destinati a passeggeri e turisti, riportano i servizi offerti nelle 12 biglietterie Atac dislocate sul territorio di Roma Capitale, gli orari di apertura, le modalità di pagamento e la tipologia dei principali biglietti e abbonamenti disponibili.
Progetto europeo NODES. Gli interventi in corso a piazzale Flaminio sono stati realizzati grazie al contributo di NODES (New Tools for Design and Operation of Urban Transport Interchanges), progetto di ricerca europeo triennale finalizzato a fornire strumenti per migliorare l’operatività dei nodi di scambio per rendere più efficiente il sistema di trasporto urbano. Questo progetto ha ricevuto un cofinanziamento dal 7° Programma Quadro dell´Unione Europea (FP7) per la ricerca e sviluppo tecnologico.