Referendum ATAC,facciamo chiarezza

 In vista del referendum di domenica,desideriamo far un minimo di chiarezza. Partiamo dal quadro normativo: il contratto di servizio tra Comune di Roma ed ATAC ,in scadenza il 3/12/2019 è stato prorogato per due anni dall’amministrazione comunale,avvalendosi di quanto disposto dall’art 5 del Regolamento UE 1370/07. L’AGCOM ha però rilevato che tale prolungamento violi il suddetto regolamento,non sussistendo i presupposti Bper una proroga. A fronte della decisione del comune di confermare proroga  AGCM ha deciso di impugnare provvedimento davanti al TAR del Lazio.

Per quanto riguarda il lotto di linee gestite da Roma TPL, l’affidamento (delibera Giunta Comunale 96/10) aveva scadenza in data 31/05/2018 . Secondo quanto previsto dall’art. 3 del contratto di servizio,aamministrazione comunale ha prorogato affidamento fino al 30/09/2018. Attualmente si é in attesa di nuova gara.

Il referendum chiede perciò ai romani di esprimersi sulla richiesta di liberalizzare il servizio,ovvero di procedere prima del 2021 all’affidamento mediante gare dei servizi autobus,tram,filobus e metropolitane,attualmente gestiti da Atac,con obbligo per soggetto vincitore di garantire livelli occupazione (assorbendo di fatto il personale operativo). La liberalizzazione non influisce sul prezzo dei biglietti ed abbonamenti in quanto materia di competenza comunale. Così come non si corrono rischi di avere riduzioni di servizio ad esempio in periferia con tagli di linee “non redditizie”. Questo perché la pianificazione del servizio resta sempre di competenza del committente del servizio. Inoltre in caso di affidamento ,il committente può applicare penali al gestore in caso di mancato raggiungimento degli standard indicati nel contratto di servizio.

Restano escluse dal referendum le tre ferrovie regionali in quanto l’affidamento ad atac,avvenuto con delibera di Giunta Regionale Lazio numero 22/17 scadrà il 15/06/2019 e si procederà,come da vigenti normative,ad una gara/affidamento.

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TRASPORTI: TAMPONAMENTO PORTA MAGGIORE, CESMOT “NECESSARIE PROTEZIONI MAGGIORI PER CORSIE TRAM”

“Per i gesti incivili di poche persone, alla fine a pagare è sempre la comunità e gli utenti del trasporto pubblico che si trovano a dover subire disagi e contrattempi. La furbizia idiota di un motociclista, che tagliando la strada ad un tram ha causato il tamponamento tra due vetture in servizio lungo la Prenestina, evidenzia la necessità di protezioni più decise e fisicamente non oltrepassabili lungo le corsie preferenziali”. Lo afferma polemicamente il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, a seguito del tamponamento tra due tram vicino Porta Maggiore causato da un motorino e i conseguenti disagi per il traffico veicolare pubblico e privato verificati questa mattina direttamente sul posto. “Auguriamo ai contusi e all’autista ferito – aggiunge il CeSMoT – di potersi riprendere quanto prima dallo shock, rinnovando la fiducia nei suoi confronti e in tutto il personale Trambus che ogni giorno consente a centinaia di migliaia di cittadini di muoversi lungo le strade di roma”. “E adesso – puntualizza il CeSMoT – non inizi la solita sequenza di inutili affermazioni che il tram è pericoloso, che è inadatto per Roma e che intralcia il traffico. Il tram è l’unica vera soluzione a questi mali, ma chiede interventi decisi per la realizzazione di nuovi percorsi, nuove linee a servizio della città e una maggiore protezione con cordoli e corsie marciatram, e non le semplici borchie come da più parti chiedono specie per via Labicana”. “Il problema della città – conclude il CeSMoT – non sono le corsie protette per i mezzi pubblici che invece vanno potenziate e rafforzate, ma le migliaia di incivili che violando il codice della strada, invadendo le preferenziali e zigzagando nel traffico rendono ancora più caotico il traffico che attanaglia la città”.

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