Comunicato Stampa – Referendum TPL Roma, CeSMoT: un risultato che premia solo Atac

3152lidocentroIl mancato raggiungimento del quorum al  referendum sul TPL romano,al di là delle varie e fantasiose interpretazioni politiche, mostra una città apatica e rassegnata. Il romano medio,sempre pronto al lamento specie sui social network, quando è stato chiamato a prendere una decisione ha ritenuto più opportuno decidere di non decidere. Indubbiamente in questo è stato aiutato da una campagna informativa abbastanza evanescente,condotta da entrambi gli schieramenti più a base di fake news che sugli effettivi argomenti del referendum, avendo come unico risultato quello di confondere le idee. E su questo dovrebbero riflettere un poco tutti: un referendum é a prescindere uno strumento di partecipazione e democrazia con il quale il cittadino è chiamato a dire la sua opinione. Non aver raggiunto il quorum ,oltre all’inevitabile spreco di soldi, rappresenta una sconfitta. Con il fallimento del referendum hanno vinto solamente le decine di dirigenti e quadri di atac che rimarranno tranquillamente al loro posto a prendere lo stipendio senza fare nulla se non burocratizzare le attività interne aziendali e a creare solo inutili costi e inefficienze,gli unici che veramente potevano correre rischi,visto e considerato che chiunque avesse vinto una gara per i servizi di tpl avrebbe avuto obbligo di assumere il personale operativo. Per il futuro,come CeSMoT, continuiamo a ritenere opportuno una messa a gara dei servizi in maniera intelligente, con lotti di linee omogenei e alcuni obblighi di partecipazione,considerando anche che le norme europee invogliano a farlo e che laddove si mette a gara il tpl vengono erogati fondi aggiunti da parte del ministero. Solo così si potrà avere un trasporto efficace ed efficiente, adeguato ad una capitale europea.

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *