Comunicato Stampa – CeSMoT: Ferrovia Roma – Civita Castellana – Viterbo, nuovo orario e vecchi disagi. Necessaria cessione ad FS

82_plcivitacIl nuovo orario invernale della Ferrovia Roma – Civita Castellana – Viterbo, non porta alcuna novità positiva per i pendolari che quotidianamente utilizzano la tratta, anzi, viene fondamentalmente confermato un orario che sembra studiato appositamente per scoraggiare l’utilizzo del treno. Un’estate di lavori e disagi porta come unica novità 4 corse autobus integrative, che appaiono un vero e proprio controsenso visto che ATAC non riesce a gestire le autolinee urbane del Comune di Roma, come dimostrano le numerose linee sospese in maniera casuale  per mancanza di vetture, durante tutto il periodo estivo. Considerando il totale ed imbarazzante menefreghismo della Regione Lazio, che non ha alcuna intenzione di investire nè di mettere a gara o affidare in concessione le tre ex concesse, ed in considerazione della evidente e palese gestione fallimentare di ATAC, che da quando è subentrata a Met.Ro. SpA ha comportato solo riduzioni ed un servizio sempre più scadente, chiediamo, come CeSMoT, che, come già avvenuto in Puglia per Ferrovie del Sud-Est, anche le ferrovie laziali passino sotto la gestione di Ferrovie dello Stato o che venga stipulato un accordo, come ha già fatto la Regione Umbria, con la cessione temporanea dell’infrastruttura ad RFI per l’ammodernamento, e gestione a Busitalia. Diamo termine a questo supplizio che quotidianamente fa soffrire centinaia di migliaia di romani e viterbesi, che meritano ed hanno diritto ad avere un servizio ferroviario efficace ed efficiente. I progetti faraonici, come il raddoppio oltre Montebello o la nuova stazione di Piazzale Flaminio,  servono solo a gettare fumo negli occhi, e a distogliere l’attenzione dai reali problemi della linea. Un poco come fu a suo tempo l’annuncio dell’acquisto di nuovi treni, mai arrivati a causa del fallimento della Firema a cui era stato affidato l’incarico. In tutti questi anni, oltretutto, la Regione Lazio non si è nemmeno mai preoccupata nè di fare un nuovo bando di gara nè di chiedere alla nuova società subentrata proprio a Firema la ripresa della commessa a suo tempo affidata. Ci chiediamo perciò quanto tempo debba ancora passare affinché i pendolari del Lazio smettano di essere considerati di serie B.

 

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Comunicato Stampa – Roma, CeSMoT: dichiarazioni del presidente commissione mobilità Enrico Stefano ci lasciano perplessi

4120_360zamaLa notizia che il presidente della commissione mobilità Enrico Stefano ha ufficialmente  richiesto una riprogrammazione del servizio atac per far fronte alle criticità di questi giorni ci lascia fortemente perplessi e critici. Sebbene siano evidenti le palesi difficoltà di atac in alcune rimesse a garantire la regolarità del servizio,rimodulare gli orari tagliando corse invece di cercare di superare le criticità ci sembra solo un patetico tentativo di salvare la faccia e di giustificare le inefficenze di ATAC. Indubbiamente con l’idea di Stefano il servizio sulla carta potrebbe sicurament raggiungere eccellenze svizzere ma il prezzo da pagare sarebbe quello di avere,su molte linee, frequenze degne di una corriera extraurbana. A  nostro giudizio occorrerebbe invece rapidamente iniziare,in sinergia con Roma Servizi Mobilità e la Città Metropolitana un serio studio sulla rete,rivedendo percorsi e tempi giro,arrivando anche a gestire linee in tandem con altri gestori per ottimizzare  i collegamenti con i comuni limitrofi. Molto spesso i disservizi dipendono oltre che dalla innegabile anzianità del parco vetture, anche da percorsi eccessivamente lunghi e tempi giro impossibili da rispettare anhe a ferragosto. Basterebbe perciò iniziare una seria revisione della rete,magari sopprimendo alcune linee inutili, per superare alcune criticitá di esercizio.Inoltre riteniamo che le tante strombazzate 150 vetture in arrivo non risolveranno affatto i problemi dell esercizio sia perchè le vetture con oltre 15 anni di anzianità sono molte do più,sia perchè mancano totalmente vetture corte. E i maggiori problemi atac li ha proprio nel gestire le linee che necessitano di queste vetture. Con un’azienda ormai sull’ orlo del fallimento forse unica cosa saggia da fare sarebbe affrettarsi a fare un bando affinchè ,come avvenuto a Firenze o in Umbria,possa subentrare un nuovo soggetto che abbia possibilità e capacità a gestire il tpl romano. Nel frattempo sarebbe opportuno lavorare a testa bassa e con umiltà per garantire ai romani un servizio degno di una capitale europea

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Comunicato Stampa: CeSMoT “giornata tragica per il TPL romano, chiediamo a comune rapidi interventi”

4120_360zamaAl termine di una giornata “tragica” per il TPL romano, con 29 linee di superficie ATAC fortemente rallentate per improvvisa indisponibilità vetture e la Roma Lido colpita prima da un guasto ad un treno e poi da indisponibilità di treni, con utenza abbandonata quasi a se stessa ed impossibilitata a tornare a casa, oltre alle croniche ed ormai purtroppo patologiche “inefficienze” di ATAC, ormai in apparente difficoltà nel gestire la rete di TPL romano, senza che si riesca a vedere una “luce in fondo al tunnel” ed al classico ed imbarazzante silenzio, per quanto attiene il metroferro, della Regione Lazio, da mesi totalmente non pervenuta, registriamo le incomprensibili dichiarazioni del neo assessore ai trasporti Meleo, forse ancora troppo scossa dall’incidente in Puglia e perciò impegnata nel chiedere ragguagli alla Regione Lazio sul “monobinario da Viterbo a Montebello”.  Invece di annunciare quali siano i progetti della nuova amministrazione comunale per risolvere problematiche  e le criticità che quotidianamente colpiscono la  rete ATAC, si limita a giocare allo scaricabarile dando la colpa alle precedenti gestioni ed annunciando, genericamente che ” La rete metroferro “è una delle priorità per l’assessorato. Con Atac abbiamo fatto un discorso sull’esistente, cercando di incrementare le attività di manutenzione, che è poi il problema attuale, vista anche la ridotta frequenza dei treni c’è la necessità di incrementare la manutenzione”  Tali dichiarazioni, che rasentano l’ovvietà,  ci sembrano ben poca cosa  e non cambiano purtroppo di una virgola la situazione di disagio per gli utenti del TPL romano, che attendono con ansia di capire quale sia effettivamente il “rinnovamento” tanto annunciato dalla nuova giunta comunale.  Auspichiamo, come CeSMoT che questi “scivoloni” siano solamente frutto dell’ inesperienza del nuovo assessore, ed attendiamo speranzosi le prossime “mosse”. Chiediamo per futuro, che si apra immediatamente un tavolo di confronto tra Comune, Regione ed ATAC, al fine di accertare se vi siano effettive responsabilità gestionali nei disservizi odierni, al fine anche di “punire” eventuali colpevoli,  e ci permettiamo di suggerire al nuovo assessore di concentrarsi in pieno sulle problematiche urgenti del TPL romano, tra cui, ricordiamo, il rinnovamento della flotta di autobus ATAC, il completamento dei lavori della filovia sulla Laurentina, la revisione della rete notturna di autobus, la cantierizzazione di nuove linee tramviarie e il completamento del processo di revisione della rete di superficie. Urgente è anche definire il futuro della Ferrovia Roma – Giardinetti, di cui la Regione sembra non essere più interessata, valutando se riaprire la tratta Centocelle – Giardinetti o se avviare la trasformazione dell’infrastruttura in linea tramviaria. Tutte questioni a nostro giudizio che andranno rapidamente affrontate affinché non si ripetano vergognose situazioni come quella odierna

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Comunicato Stampa – Roma, CeSMoT: bene impegno atac per ripristino esercizio filoviario,ma restano troppe criticitá irrisolte

8617_vianomentanaApprendiamo con soddisfazione la notizia data dal DG ATAC Rettighieri con la quale si informa che la linea 90 express viene esercitata per l’80% con vetture filoviarie, rimarcando l’impegno aziendale. Indubbiamente, rispetto alla situazione disastrosa di pochi mesi fa quando vedere in circolazione un filobus era un evento raro, si è fatto un bel passo in avanti. Tuttavia, come CeSMoT, riteniamo che ci sia ben poco da vantarsi in quanto non sono state eliminate le criticità di cui soffre la linea: l’assurda scelta, compiuta dall’amministrazione comunale all’epoca della costruzione, di non installare il bifilare nella tratta Porta Pia – Termini, unita all’altrettanto assurda scelta di richiedere filobus con marcia autonoma a batteria, in assoluta controtendenza rispetto agli standard che prevedono l’impiego di un motore termico per la marcia autonoma, ha portato, insieme indubbiamente ad inefficenze nel processo manutentivo dei mezzi, alla ben nota situazione che vede il fermo di numerose vetture. Situazione destinata a ripetersi in assenza di provvedimenti correttivi come l’installazione del bifilare mancante. Desideriamo fare presente che la marcia autonoma serve per superare problematiche transitorie e non certo per il regolare esercizio, per di più su lunghe tratte. Desidereremmo infine anche sapere dal DG ATAC quali sarebbero le motovazioni che hanno portato alla scelta “gestionale atta a garantire il miglior servizio possibile all’utenza”  di non esercitare con filobus la linea nel weekend: forse nel fine settimana i bus sono meno inquinanti o più comodi?

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Comunicato Stampa – Trasporti, CeSMoT: bene stanziamento fondi TPL da parte Regione Lazio ma occorre lavorare a revisione reti ed integrazione tariffaria

TAF41_vignadivalleLa notizia del recente trasferimento di fondi per il TPL da parte della Regione Lazio a Roma Capitale ed agli altri comuni della regione è senza dubbio una notizia alquanto positiva in quanto costituisce una bocca d’ossigeno in un settore da sempre caratterizzato da cronica mancanza di risorse finanziare e, nel medio periodo, permetterà importanti interventi migliorativi come il rinnovo del parco mezzi. Tuttavia resta irrisolta l’annosa criticità  generata da sovrapposizioni di vettori e mancata integrazione tariffaria con i servizi locali, che genera, di fatto, inefficienze e spreco di risorse. Basti pensare ad alcuni eclatanti esempi come la direttrice Ostia – Torvaianica, servita sia dal Comune di Roma, per mezzo di ATAC, che dal Comune di Pomezia, tramite la Società Troiani, affidataria dei servizi di TPL, ove non esiste reciproco riconoscimento dei titoli di viaggio, oppure alla direttrice Anagnina – Ciampino servita da due vettori regionali, ATRAL e CoTraL, uno del comune di Roma, linea ATAC 515, e dal comune di Ciampino con i mezzi di Schiaffini, affidataria dei servizi di TPL. Senza dimenticare tutti quei comuni dove è praticamente impossibile avere informazioni sui servizi di TPL per la totale mancanza di indicazioni, a partire dai portali internet istituzionali (a titolo d’esempio, Atina in Provincia di Frosinone)

Per questi motivi, in ottica anche di incentivo all’uso del TPL, riteniamo come CeSMoT che sia necessario da parte della Regione, e din particolare dell’Assessore Civita  un impegno concreto, anche attraverso l’Agenzia AREMOL, al fine di estendere l’integrazione tariffaria dell’attuale e superato sistema Metrebus a tutti i servizi di TPL del Lazio nonchè alla revisione, in collaborazione con le provincie, la città metropolitana ed i comuni interessati, delle reti di TPL, eliminando tutte le sovrapposizioni di servizi e favorendo la creazione di servizi integrati, gestiti in tandem dalle varie società.  Urgente infine è anche una maggiore attenzione nel rispetto da parte di Trenitalia degli standard previsti dal contratto di servizio ed un concreto impegno per il miglioramento dell’offerta ferroviaria.

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Comunicato Stampa – CeSMoT: bene stanziamento fondi per cura del ferro ma preoccupa assenza progetti per ferrovia Roma – Giardinetti

823_casilina_togliattiApprendiamo con viva soddisfazione il recente stanziamento di 1,4 mld di euro da parte del governo per la città di Roma, parte dei quali saranno destinati al rilancio e potenziamento del trasporto su ferro. Se da un lato è una buonissima notizia sapere che finalmente, dopo anni di immobilismo, vengono stanziati fondi per il tpl romano con i quali potranno essere realizzati interventi per ammodernamento e potenziamento delle ferrovie Roma – Civita Castellana – Viterbo e Roma – Lido di Ostia, ci preoccupa, e non poco la totale assenza di progetti ed investimenti verso la ferrovia Roma – Centocelle – Giardinetti, erede della Roma – Fiuggi – Frosinone,  che proprio quest’anno si appresta a spegnere le 100 candeline di onorato servizio. Mentre infatti ci si appresta a celebrare un centenario all’insegna della “nostalgia” , tale linea continua a pagare il totale e completo disinteresse dell’ente proprietario, ovvero la Regione Lazio, che sembra averla abbandonata a se stessa, in attesa che siano altri soggetti, come la futura amministrazione comunale capitolina,a decidere cosa farne. Allo stato attuale quella che potrebbe essere una importante direttrice su ferro, a servizio dei popolosi quartieri della Casilina,presenta un esercizio ibrido, ovvero un treno che in realtà segue i regolamenti tramviari ed un parco rotabili che nonostante gli interventi di ammodernamento ha oltre 60 anni di servizio ed è totalmente inaccessibile per disabili e chiunque abbia difficoltà a camminare. Inoltre, da quando lo scorso agosto ATAC ne ha deciso l’attestamento temporaneo a Centocelle in ottica di evitare sovrapposizioni con la Metro C, non solo non si è più realizzata la prevista stazione di interscambio all’altezza della Togliatti, ma si continua a navigare a vista, senza idee per il futuro. Un poco come avvenne in fase di ricostruzione: prima si realizzò la nuova infrastruttura per la “ferrovia” , poi si decise che si sarebbe dovuta utilizzare per la metro C rifacendo da zero gran parte delle opere, con conseguente spreco di soldi pubblici, o come è stato fatto per l’attestamento a Giardinetti, dopo 10 anni abbandonato. Come CeSMoT riteniamo indispensabile che da parte della Regione si faccia definitivamente chiarezza su quale debba essere il futuro della linea, che a nostro giudizio necessita la trasformazione in tramvia ed integrata nella rete urbana ATAC , così come anche previsto nel Ferrotramviario Rapporto 1.0 redatto tempo fa da Roma Servizi per la Mobilità e che rappresenta un valido strumento a cui fare riferimento. Proseguire con questa situazione ibrida avrà come unica conseguenza solo quello di una lenta agonia della linea, fino alla sua soppressione. Per questo riteniamo che una delle priorità del futuro sindaco sia quella di perfezionare il passaggio dell’infrastruttura al Comune: solo così la linea potrà essere potenziata ed ammodernata, magari realizzando il prolungamento verso Tor Vergata, rispondendo adeguatamente alla forte domanda di trasporto.

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Comunicato Stampa – Roma, CeSMoT: soddisfatti per immediata riapertura Termini – Centocelle, attendiamo riapertura fino a Giardinetti

051-422-057_torracciotorrenovaSiamo molto soddisfatti per la solerzia e l’impegno messo in campo da ATAC per riaprire in tempi brevissimi la tratta ferroviaria Termini – Centocelle, interrotta da lunedi’ scorso a causa di una voragine. In poco tempo si è così restituita alla cittadinanza una infrastruttura strategica per la mobilità del quadrante Casilino, con conseguente termine dei disagi per l’utenza, costretta, suo malgrado a servirsi dei bus. Per questa  volta l’azienda si è saputa distinguere, in positivo, per efficenza e rapidità. Tuttavia resta ancora pretestuosamente sospesa all’esercizio, ormai dallo scorso agosto, la tratta Centocelle – Giardinetti, per la quale ATAC sembra essere finora sorda a qualsiasi richiesta di riapertura, grazie anche al complice silenzio della regione Lazio. Con motivazioni del tutto arbitrarie, ovvero una presunta sovrapposizione alla Linea C della metropolitana, si è privata la cittadinanza di un rapido e veloce collegamento su ferro, obbligandola ad utilizzare il bus 106 (questo si quasi totalmente sovrapposto alla metro C)  e si è abbandonata una  infrastruttura realizzata circa di 10 anni fa, senza peraltro realizzare il nuovo nodo di interscambio a Togliatti con la Metro C, annunciato e mai realizzato.
Come CeSmoT vorremmo quindi che l’azienda, in coordinamento con le istituzioni competenti, applichi la stessa solerzia e rapidità per definire la questione della Centocelle – Giardinetti,riaprendola possibimente all’esercizio.
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Analisi Ferrovia Roma – Giardinetti

823_casilina_togliattiPubblichiamo il nostro studio effettuato sulla Ferrovia Termini – Giardinetti,con un’analisi della situazione attuale e dei possibili sviluppi futuri che tale linea potrebbe avere con opportuno potenziamento. Inoltre, alla luce della pretestuosa chiusura della tratta Centocelle – Giardinetti, abbiamo provveduto a contestare punto per punto le tesi addotte da ATAC per motivarne la sospensione

Il file è scaricabile cliccando sul link sottostante:

Analisi_giardinetti

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CeSMoT – Preoccupati per futuro della Ferrovia Roma – Giardinetti

820_pontecasilinoLo svio odierno di un convoglio, per fortuna senza conseguenze gravi, avvenuto lungo la Ferrovia Termini – Giardinetti, apre preoccupanti dubbi su quale possa essere il futuro di questa importante linea, tra l’altro da circa un anno assurdamente mutilata della tratta Centocelle – Giardinetti, che a breve si appresta a compiere 100 anni

L’avanzata età del materiale rotabile, mediamente 60 anni, unita alla mancanza di progetti certi per il futuro della linea, non lasciano presagire nulla di buono.  Del resto appare fin troppo evidente che così com’è strutturata attualmente la Termini Giardinetti, ovvero una ferrovia gestita come fosse una tramvia, ben difficilmente potrà avere un futuro in assenza di radicali interventi di ammodernamento.

Come CeSMoT – Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, torniamo a chiedere alla Regione Lazio, proprietaria dell’infrastruttura, finora colpevolmente assente, di fare una volta per tutte chiarezza, indicando chiaramente cosa vuole fare della linea.

Inoltre sollecitiamo gli aspiranti candidati a Sindaco di Roma ad illustrare quali siano le loro proposte circa il futuro della  Roma – Giardinetti. Siamo fermamente convinti che questa ferrovia, se opportunamente ammodernata e prolungata, magari fino a Tor Vergata, possa dventare un importante e strategico collegamento su ferro a servizio di una popolosa zona di Roma

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Comunicato Stampa – Ferrovie Regionali , CeSMoT: immobilismo regione Lazio è imbarazzant

480m-17L’ennesima odierna giornata di ritardi e disservizi sulla Ferrovia Roma – Lido purtroppo è solo l’ultima di una lunga serie di giornate di “passione” che ormai da troppo tempo funestano le tre ferrovie regionali (mal)gestite da ATAC.  Come CeSMoT – Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti riteniamo abbastanza imbarazzante il silenzio e l’immobilismo della Regione Lazio, con il Presidente Zingaretti e l’assessore CIvita forse troppo impegnati in “futili” iniziative, come  il bonus di 150 euro per l’acquisto di bici pieghevoli, per accorgersi delle condizioni in cui versano le 3 ferrovie di proprietà regionale: Roma Lido, Roma Civita Castellana – Viterbo e  Roma – Giardinetti (quest’ultima scandalosamente limitata da ATAC a Centocelle con motivazioni a dir poco ridicole e pretestuose) Ci chiediamo quali progetti abbia la Regione per ammodernare e potenziare queste tre infrastrutture strategiche per la mobilità dei cittadini. Riteniamo altresì inammissibile continuare, come finora accaduto, a navigare a vista, senza progetti, investimenti e senza alcun controllo sulla qualità del servizio erogato dal gestore

A nostro giudizio occorre inoltre fare immediatamente chiarezza su chi sarà il futuro gestore di queste tre linee: se per la Roma Lido si era ipotizzato l’arrivo dei francesi di RATP, nulla è ancora trapelato su chi (e come) dovrà gestire le restanti due linee, apparendo altresì evidente l’inadeguatezza ma soprattutto la difficoltà gestionale da parte di ATAC

Nel breve periodo chiediamo alla Regione Lazio di mettere in atto urgenti iniziative al fine di garantire la mobilità dei cittadini, vigilando altresì sul rispetto, da parte di ATAC, dell’orario di servizio delle tre ferrovie.

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