“I tweet lanciati di Maurizio Gasparri contro l’acquisto dei biglietti Italo, sono la conferma della considerazione che la politica dà alla liberalizzazione del trasporto ferroviario”. Ntv è dispiaciuta e sorpresa che il vicepresidente del Senato, una delle più importanti istituzioni del Paese, si scagli contro una società privata che faticosamente sta cercando di affermare nel trasporto ferroviario ad Alta Velocità i principi della concorrenza. I messaggi in rete, del tenore “Siete quasi falliti, rischioso comprare i biglietti venduti da Ntv”, e ancora: “Quali promozioni, presto chiuderete”, appartengono a una vecchia politica, portatrice di valori superati e di quella cultura del monopolio che al bene del Paese, alla concorrenza e ai benefici di un mercato aperto e trasparente, preferisce, contro i cittadini, il punitivo ritorno al mercato protetto. Gasparri dovrà rispondere agli oltre 6 milioni di Viaggiatori che hanno apprezzato Italo, felici di poter finalmente scegliere, così come dovrebbe avvenire in tanti altri settori del Paese.
Raccolta Ordini di Servizio Roma – Fiuggi
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Alcuni significativi Ordini di Servizio della ferrovia Roma – Fiuggi – Alatri – Frosinone
Apertura del Polo Museale ATAC nella settimana di Ferragosto
Buone notizie per i romani e turisti che restano in città e che hanno voglia di passare una giornata a contatto con la storia del trasporto pubblico: il Polo Museale ATAC resterà aperto anche nella settimana di ferragosto. Al suo interno i visitatori troveranno un piccolo giardino nel cuore della Capitale con palme e piante mediterranee ai piedi della Piramide Cestia. Un piccolo presidio storico-documentale allestito nel 2004, costituito da una esposizione permanente di locomotori e tram storici restaurati e sottratti al degrado del tempo e all’oblio della memoria.
Una testimonianza concreta del succedersi delle diverse aziende di trasporto pubblico, in particolare i rotabili che hanno accompagnato gli spostamenti dei romani nel corso del secolo passato per raggiungere il mare di Ostia, i Castelli Romani, Fiuggi e Viterbo.
L’area, oltre ad ospitare rotabili d’epoca, vere e proprie rarità, espone anche una piccola ma interessantissima raccolta di documenti, fotografie ed oggettistica di epoche lontane, a testimonianza di come veniva svolto il servizio di trasporto pubblico su ferro nella città di Roma.
Per la gioia dei più piccoli è inoltre a disposizione un magnifico plastico funzionante di 3,30X3 m costruito negli anni cinquanta, dettagliatamente restaurato, che riproduce la sottostazione di Osilo (Sardegna)
Il Parco Museo, il cui accesso è gratuito, è raggiungibile con la linea B della metropolitana (fermata Piramide), con il treno della Linea Roma-Lido di Ostia (fermata Porta San Paolo), nonché con diverse linee di autobus e tram (3, 23, 30,75, 80,83, 118, 271, 673,715, 716,769) e con le Ferrovie Regionali FR1,FR3 ed FR5 (Stazione di Roma Ostiense)
Per informazioni su orari ed accessi è possibile contattare i seguenti numeri telefonici: 06-46958207-8212
CeSMoT – Auguri alla Ferrovia Roma – Lido: 90 anni di storia
CeSMoT – Auguri alla Ferrovia Roma – Lido: 90 anni di storia
Il 10 agosto. Una data importante per Roma e il suo Lido che diventa ricorrenza in questo 2014. Sono trascorsi infatti 90 anni dall’inaugurazione della Roma – Lido di Ostia, una ferrovia fortemente voluta dall’ Ing. Paolo Orlando come parte di un ben più grande progetto di dare a Roma, e ai romani, uno sbocco sul mare.
Il 10 agosto del 1924 il primo treno percorse l’intera linea dando il via a quella stagione di crescita per il litorale capitolino. E in questi 90 anni la Roma – Lido ha accompagnato generazioni di romani, dalla prima riscoperta del mare, al boom del dopoguerra fino ai giorni nostri, rappresentando uno dei cardini della mobilità romana. Nato come collegamento veloce tra la città e il mare, ha saputo negli ultimi decenni affermare la sua spiccata vocazione come nuova linea metropolitana per la Capitale.
Una caratteristica questa che sia Roma Capitale, esercente attraverso la sua controllata Atac, che la Regione Lazio, proprietaria della linea, dovrebbero saper valorizzare ulteriormente attraverso adeguati investimenti per l’adeguamento tecnologico e del materiale rotabile.
Interventi indispensabili per realizzare delle economie gestionali importanti e un miglioramento dell’offerta complessiva,anche alla luce dell’aumento di traffico che genererà la prossima realizzazione del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle.
Contestualmente agli interventi di potenziamento occorre che non vada perduta la memoria storica di questa linea e più in generale del trasporto pubblico romano. Sebbene già da tempo sia stata fatta meritoria opera di conservazione del patrimonio storico presso il Polo Museale ATAC di Porta San Paolo, dove è esposto uno dei locomotori della Roma – Lido, ancora non sono ufficialmente in salvo le storiche carrozze del 1924 nonché il primo convoglio della metropolitana di Roma, risalente al 1954. Auspichiamo quindi, un piccolo sforzo da parte delle strutture competenti affinché non vadano perdute queste ulteriori importanti testimonianze storiche.
** COMUNICATO STAMPA *** Via Pontina: CeSMoT, assurdo abbassare i limiti di velocità invece di effettuare controlli e manutenzione della strada
A partire da marzo 2014 l’ASTRAL, che si occupa della viabilità regionale per conto della Regione Lazio, ha emesso un provvedimento relativo alla via Pontina quantomeno discutibile, riducendo nel tratto tra Roma e Pomezia la velocità massima da 90 a 70 km/h.
Le ragioni di questa decisione si possono riassumere nell’osservazione che, a causa del comportamento irresponsabile di molti conducenti e del conseguente superamento del limite di velocità , sono stati registrati diversi incidenti. Provvedimenti del tipo descritto, a nostro giudizio, sono tesi a nascondere i veri problemi anzichè risolverli,agendo in maniera inutile e dannosa: se i limiti non vengono rispettati, la soluzione non è abbassarli, ma disporre controlli più capillari, anche avvalendosi di strumenti automatizzati e non presidiati da personale, come avviene su altre arterie stradali ed autostradali.
Questo modo di agire da parte di ASTRAL tende a spostare l’attenzione dal problema di base della Via Pontina, che è la mancata manutenzione. La strada presenta infatti in vari punti guard-rail danneggiati e fondo sconnesso, tanto per citare alcuni esempi.
Come CeSMoT chiediamo pertanto la revoca immediata di tale provvedimento ed interventi mirati, sia con maggiori controlli sul rispetto dei limiti di velocità, sia effettuando gli ormai improcrastinabili interventi di manutenzione della strada stessa.
***Comunicato Stampa*** Stazione Termini:CeSMoT contrari a barriere d’ingresso, stazione deve restare piazza urbana aperta a tutti
Apprendiamo con stupore dalla stampa che per arginare la diffusa illegalità all’interno della stazione di Roma Termini si vorrebbero reintrodurre delle barriere d’ingresso così come accadeva fino agli anni ’90. A nostro giudizio tale intervento sarà come nascondere la polvere sotto al tappeto.
La stazione, che dopo i lavori di restauro avvenuti nel 2000 si è aperta ai cittadini ospitando attività commerciali e servizi, deve restare una piazza urbana aperta a tutti così come accade in tutte le principali metropoli europee e non un semplice luogo dove prendere il treno.
La situazione di illegalità, sia all’interno che all’esterno della stazione, è frutto di mancanza di prevenzione e di una diffusa sottovalutazione, per anni, del problema.
Non dobbiamo inoltre dimenticare che in stazione sono presenti situazioni di forte disagio sociale, accentuate dal perdurare della crisi economica. Situazioni sui cui sarà doveroso, per le strutture competenti, intervenire.
Auspichiamo quindi un ripensamento sulla decisione di trasformare la stazione di Roma Termini in un bunker accessibile solamente ai viaggiatori, e chiediamo maggiori controlli e maggiori sinergie tra le forze dell’ordine, la polizia municipale di Roma Capitale e le strutture di Ferrovie dello Stato, anche al fine di sanare il diffuso degrado
presente nelle aree esterne alla stazione.
Scatti dal servizio notturno di Roma
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FS Italiane e DB: liberalizzare e rilanciare il trasporto ferroviario in Europa
Efficienza, liberalizzazione del trasporto ferroviario in Europa e priorità al completamento del pilastro tecnico nell’ambito di un complessivo rilancio del trasporto pubblico. L’auspicio di FS Italiane e Deutsche Bahn è che questi obiettivi trovino adeguato spazio nell’agenda politica del Consiglio dell’Unione europea, durante il semestre di presidenza italiana appena iniziato.
Un auspicio e un invito argomentati e approfonditi dagli amministratori delegati di FS Italiane, Michele Mario Elia, e di Deutsche Bahn, Rüdiger Grube, nell’incontro avvenuto lo scorso 9 luglio a Villa Almone, promosso dall’ambasciata della Repubblica Federale di Germania a Roma.
Durante il dibattito, nel quale sono stati esaminati e discussi i provvedimenti del “Quarto pacchetto ferroviario europeo”, sono intervenuti alcuni dei principali stakeholder del settore, tra cui parlamentari italiani ed europei fra i quali Ismail Ertug, membro della Commissione Trasporti del Parlamento di Bruxelles.
Entrambi i CEO hanno posto l’attenzione sulla necessità della rimozione di ostacoli tecnici all’ingresso del mercato in Europa, attraverso una semplificazione delle procedure di autorizzazione per i veicoli ferroviari, al fine di favorire una maggiore competitività del trasporto.
L’incontro è stato l’occasione per riaffermare alcune convinzioni già espresse da FS Italiane che considera la completa liberalizzazione di tutti i servizi ferroviari, a mercato e universali, nei Paesi membri dell’Unione, uno dei principali pilastri politici per un definitivo rilancio del trasporto ferroviario: Noi siamo per una forte liberalizzazione del sistema ferroviario – ha dichiarato Elia – facciamo gare su tutto. È opportuno che l’unbundling della rete sia affrontato quando le condizioni lo permetteranno altrimenti il pacchetto rischia di bloccarsi in discussioni lunghissime. Introdurre la separazione tra rete e operatore ora creerebbe un grandissimo danno.
Dello stesso avviso Grube: La separazione completa tra rete e operatore porta alla perdita di efficienza e sinergie come é avvenuto in Francia, é sbagliatissimo. Ci sono temi più urgenti come la competitività delle imprese e l’ accesso al mercato dei capitali.
Nell’attesa che questi propositi si realizzino, la richiesta è che il legislatore europeo ponga ferrei vincoli di reciprocità tali da impedire alle imprese nazionali operanti in mercati chiusi di poter concorrere sui mercati esteri aperti. Necessari, in questo scenario, anche Regolatori nazionali indipendenti sempre più forti in attesa dell’istituzione di un’authority europea, indispensabile in un mercato unico sempre più integrato.
Infine, sul piano tecnico, l’auspicio di FS Italiane è che tutta l’Europa ferroviaria possa parlare la stessa lingua anche sul fronte della sicurezza e della cosiddetta interoperabilità, con un’unica agenzia europea che consenta di omologare i treni per consentirne la circolazione sulle varie reti nazionale. Emblematico l’esempio del nuovo Frecciarossa 1000, costruito con tecnologie tali da consentirgli di viaggiare su otto reti europee ad Alta Velocità, ma che prima di poterlo fare dovrà essere sottoposto, nazione per nazione, a distinte procedure di omologazione: lente, ripetitive e costose.
Interruzione Linea A Metropolitana: alcuni scatti delle navette sostitutive
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Atac, metro A: interruzione provocata da realizzazione nuovo capolinea ferrovia Roma-Viterbo
In relazione all’interruzione della Metro A, tuttora in corso su parte della linea, Atac precisa che l’evento si è verificato a causa dell’interferenza di lavori in corso di micro-palificazione curati dall´appaltatore Ferrovit Scarl, presso la stazione Flaminio della ferrovia regionale Roma-Viterbo, che ha reso necessaria la disalimentazione della linea metropolitana all’altezza della stazione Flaminio.
I lavori edili connessi alla realizzazione del nuovo capolinea della ferrovia regionale Roma-Viterbo hanno determinato un piccolo cedimento strutturale della volta della galleria della stazione della Metro A Flaminio, in corrispondenza dei binari a servizio della tratta utilizzata dai treni in direzione Termini. Il cedimento della volta è stato causato da un´armatura funzionale a dei micropali di fondazione, uno dei quali ha invaso la sede ferroviaria ostacolando alle ore 08.35 il passaggio del treno numero 7, partito dalla stazione Battistini alle ore 08.11, che stava sopraggiungendo in stazione, quindi a velocità rallentata. L´impatto tra la motrice e il micropalo è avvenuto all´altezza del respingente anteriore destro e tale dinamica ha evitato danni al personale di macchina e ai passeggeri.
I tecnici di Atac, in collaborazione con i Vigili del Fuoco, stanno lavorando per rimuovere l´ostacolo e riprendere il servizio prima possibile, comunque non prima del pomeriggio, una volta che i Carabinieri avranno compiuto i rilievi di loro competenza.
Un’indagine interna accerterà le cause e le eventuali responsabilità. L’azienda ha immediatamente attivato un servizio sostitutivo con bus di superficie nella tratta interrotta.
Atac sottolinea che, a parte i disagi, per i quali l’azienda si scusa, il deflusso dei passeggeri dal treno e dalla stazione è avvenuto in totale sicurezza.
***Il servizio è attivo nella tratta Termini – Anagnina, navette sostitutive da Termini a Battistini***