Comunicato Stampa: Ferrovia Roccasecca – Avezzano, CeSMoT: positiva notizia riapertura, ora necessario impegno regioni per migliorare offerta commerciale

Civitella Roveto

Civitella Roveto

Grande soddisfazione per la notizia che dal prossimo 1 ottobre la ferrovia Roccasecca – Avezzano, dopo oltre un anno di interruzione per lavori di manutenzione straordinaria,tornerà a rivedere la circolazione dei treni . Finalmente terminano i disagi per l’utenza, costretta finora ad utilizzare gli scomodi autoservizi sostitutivi.

La riapertura della ferrovia è una grande vittoria di utenti e pendolari, che, supportati dal valido lavoro delle associazioni, in primis il comitato “Salviamo la Ferrovia Roccasecca – Avezzano” , e dei comuni interessati, hanno strenuamente difeso Il loro diritto alla mobilità ottenendo l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza ed impedendo che sulla ferrovia scendesse l’oblio come già accaduto ad altre linee “temporaneamente sospese” .

Tuttavia è urgente e necessario che i soggetti interessati, in primis Regione Lazio e regione Abruzzo, scommettano sul ferro e si impegnino a migliorare l’offerta commerciale,eliminando le sovrapposizioni gomma/ferro ed incentivando l’uso della ferrovia,sia lavorando sugli orari per migliorare le coincidenze su Roma a Roccasecca e ad Avezzano, sia in ottica di rilancio turistico del territorio attraversato

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***Comunicato Stampa*** Roma, CeSMoT: occorre fare chiarezza sulla linea 218

7015 a Porta San Giovanni

7015 a Porta San Giovanni

A partire dallo scorso Lunedì c’è stata segnalata l’anomalia della Linea 218 (Porta San Giovanni -Via Ardeatina / Padre Formato) che pur continuando ad essere indicata nei siti istituzionali di RomaMobilità ed ATAC  con i vecchi orari sembrerebbe essere stata de facto modificata con una riduzione delle frequenze e con la soppressione delle corse  deviate per Castello della Cecchignola (218DL) senza alcuna comunicazione ufficiale all’utenza. La soppressione sembrerebbe confermata sia dal mancato monitoraggio delle corse deviate sul sito muoversiaroma.it, sia dall’installazione, su alcune fermate, dei dischi indicanti appunto la soppressione della linea, sia da informali confidenze raccolte da alcuni utenti presso gli autisti della Società Trotta, facente parte del consorzio Roma TPL che gestisce la linea, i quali confermano la riduzione delle vetture in linea (da 8 a 3)  ed il taglio di 10 autisti nonchè la soppressione delle corse deviate “per decisioni superiori”. Al fine di evitare ulteriori disagi e confusione all’utenza chiediamo ai soggetti preposti (Comune di Roma, Agenzia della Mobilità e Roma TPL) di fare urgente ed immediata chiarezza sulla situazione della linea, comunicando gli orari effettivi della linea nonché l’esistenza o meno della linea 218DL, provvedendo di conseguenza ad aggiornare anche i siti istituzionali

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Comunicato Stampa*** Roma – Giardinetti: CeSMoT, urgente ripristinare funzionalità intera linea

051-422-057filareteDa diversi giorni la Ferrovia Regionale Roma Laziali – Giardinetti risulta parzialmente interrotta a causa di un cedimento stradale in Via Giolitti, che ha costretto ATAC a limitare il servizio presso il vicino P.le Labicano, con conseguente disagio per i numerosi utenti costretti a servirsi di mezzi alternativi per raggiungere la Stazione Termini. Purtroppo abbiamo dovuto constatare che allo stato attuale non c’è alcuna definizione nè sulla tipologia degli interventi da fare nè sulla durata dei lavori. Chiediamo pertanto agli enti competenti, Regione Lazio e Comune  di Roma di definire, in tempi brevi, insieme ad ATAC, tutti gli interventi necessari a ripristinare la piena funzionalità della linea, importante asse strategico della mobilità romana

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Roma Lido – necessari investimenti ed interventi per superare criticità

portasanpaolo

Le problematiche che stanno investendo da lungo periodo la ferrovia Roma Lido, con treni affollati, a volte senza aria condizionata, corse in ritardo o soppresse ecc sono purtroppo il risultato dell’anomalia tutta romana di questa linea, che si appresta a spegnere 90 candeline. Avere infatti la proprietà dell’infrastruttura da parte della Regione Lazio (da anni colpevolmente assente e latitante) ed una gestione da parte del Comune di Roma (con affidamento alla società ATAC SpA)  ha generato una situazione in cui il proprietario scarica sul gestore tutte le problematiche di esercizio, ed il gestore si trova con le mani legate essendo nell’impossibilità di effettuare i necessari interventi di miglioramento. Ed i risultati, nonostante i lodevoli  sforzi compiuti negli ultimi anni da Comune di Roma ed ATAC per migliorare, nei limiti del possibile il servizio,  sono purtroppo sotto gli occhi di tutti, vanificati dalla mancanza di interventi ed investimenti da parte dell’ente proprietario.  In questa situazione, la soluzione ottimale, a nostro giudizio, sarebbe nel passaggio di proprietà dalla Regione, che non sembra avere alcun interesse ad investire nel migliorare la linea,  al Comune di Roma , e l’avvio di un processo volto alla trasformazione di questa storica ferrovia, che svolge ormai un servizio di tipo suburbano interamente nel territorio del comune di Roma, in metropolitana, operazione che non richiederebbe ingenti investimenti e che sarebbe realizzabile in tempi relativamente brevi, con pochi disagi per l’utenza. Tale operazione avrebbe il vantaggio di realizzare delle economie gestionali, potendo realizzare, con un’unica infrastruttura 3 servizi indipendenti, utilizzando non solo gli stessi binari ma anche gli stessi mezzi, sul modello di quanto accade ad esempio in Germania. Pensiamo quindi ad una infrastruttura unitaria suddivisa però in 3 linee, ovvero la linea “B1”  Jonio – Laurentina;  la “B2 Rebibbia – Magliana – Acilia e  la “B3” Porta San Paolo – Lido di Ostia. I vantaggi di tutto ciò sarebbero anche economici per il gestore, che, in fase di acquisto dei mezzi, anziché dover effettuare due distinte gare, una per i mezzi della metropolitana ed una per i mezzi della ferrovia, potrebbe effettuarne una sola, senza dimenticare la possibilità di avere personale di macchina interscambiabile abilitato sull’intera infrastruttura. Nel breve periodo, in attesa del necessario ed auspicato passaggio di consegne, per risolvere la situazione attuale di forte criticità, in considerazione dell’esistenza di due distinti bacini di carico, ovvero da Ostia a Roma e da Acilia a Roma‎ (e viceversa), come Ce.S.Mo.T.  proponiamo l’istituzione, nelle ore di punta di due diversi servizi, ovvero  per  Acilia  di un servizio locale dedicato con corse da e per Roma e dei servizi Express Porta San Paolo – Lido di Ostia, che da Eur Magliana non effettuino fermate intermedie fino ad Ostia Antica.  Separando i due flussi di traffico si avrebbe così un servizio più regolare e meno affollamento sui treni. Con innegabili benefici per l’utenza.

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CeSMoT: sconcertati da vendita materiale storico ATAC

26_catalanoLa notizia del bando di gara con cui ATAC ha deciso di alienare una gran quantità di materiale ferroviario fuori servizio (http://www.atac.roma.it/page.asp?p=54 e http://www.atac.roma.it/files/gar.asp?r=1253 ) tra cui tutto il materiale storico delle ferrovie Roma Lido e Roma Viterbo ci lascia stupefatti. Nella capitale si rischia di perdere un’opportunità importante per valorizzare il patrimonio storico della mobilità urbana e regionale. Con dispiacere non possiamo non notare come nella Capitale d’Italia venga trascurato e non valorizzato con finalità anche turistiche un patrimonio non solo storico ma anche tecnologico, mentre in altre città d’Italia le aziende di trasporto conservano il materiale storico (treni, tram, autobus) sia in servizio sia in collocazioni museali, facendone, a ragione, motivo di vanto ed orgoglio. Se si eccettua la struttura del Polo Museale di Porta San Paolo, che purtroppo ha orari di visita scomodi da renderla , se si eccettua il magistrale lavoro di recupero dello storico tram ad 8 finestrini numero “907” compiuto da un’associazione privata, il quadro a Roma è di una sconfortante desolazione. Dei tram storici girano con assiduità solamente le vetture ristorante, la virtuosa iniziativa del treno storico lungo i binari della Roma – Civita Castellana Viterbo è stata rapidamente gettata alle ortiche, non è stato preservato alcun esemplare di autobus storico preferendo anzi fare cassa vendendo le vetture come ferrovecchio, ed addirittura i tram ex STEFER sono dovuti andare a Torino per tornare a circolare dopo anni di abbandono a Roma senza alcun progetto di recupero. Senza dimenticare l’assenza di qualsiasi iniziativa culturale che possa avvicinare i cittadini romani al complesso mondo del TPL, come ad esempio giornate a porte aperte nei depositi. Come CeSMoT chiediamo a gran voce al Sindaco Marino, all’Assessore Importa ed al Ministero dei Beni Culturali  di fermare immediatamente e con la massima urgenza la vendita del materiale storico, sottolineando come il materiale che si vuole rottamare  ha oltre 40 anni e dovrebbe essere tutelato come archeologia industriale. Riteniamo altresì troppo vaghe le indicazioni espresse da ATAC nel bando di gara circa la facoltà di revocare la vendita del lotto di materiale storico. Chiediamo inoltre ad ATAC l’apertura urgente di un tavolo con tutte le realtà dell’associazionismo romano al fine di intraprendere un percorso di recupero e salvaguardia del patrimonio storico del TPL romano che possa portare anche alla creazione di un museo del TPL romano. Se tutto ciò non sarà possibile  non resta che sperare che qualche privato, o azienda di trasporto, sappia presentare un progetto di salvaguardia, anche portando i mezzi lontano da Roma, ed eventualmente renderli nuovamente funzionali come avvenuto in questi anni a Torino.

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CeSMoT – Bene isola pedonale su Lungomare di Ostia, ma iniziativa poco utile senza potenziamento mezzi pubblici

3214 in sosta al capolinea della linea 014 in Via dell'Idroscalo

3214 in sosta al capolinea della linea 014 in Via dell’Idroscalo

La decisione del X Municipio di pedonalizzare, nei giorni festivi, il Lungomare di Ostia è indubbiamente una lodevole iniziativa. Tuttavia, dobbiamo rilevare come, senza una vera e propria politica di incentivo all’utilizzo del TPL, tale iniziativa perde molte della sue potenzialità. Infatti, nella giornata di ieri, abbiamo si visto tantissime persone a spasso per l’isola Pedonale del Lungomare, ma abbiamo anche potuto verificare il caos del traffico per le strade di Ostia, invase da fiumi di automobilisti, all’affannosa ricerca di un parcheggio. Del resto sia le frequenze festive della Roma – Lido, sia quelle delle linee di ostia, non invogliano l’utenza occasionale all’utilizzo del TPL per raggiungere Ostia.
Per il futuro auspichiamo, oltre ad un opportuno potenziamento della Roma – Lido, con frequenze almeno di 15 minuti, l’istituzione di un area di parcheggio nella zona di P.le Amerigo Vespucci con un bus navetta che colleghi l’area di sosta con la zona del Lungomare adibita ad Isola pedonale. In questo modo, le automobili provenienti da Roma resterebbero lontane dal centro con indubbi benefici sulla circolazione stradale di Ostia.  In alternativa, suggeriamo  di anticipare l’entrata in servizio della linea mare 062, opportunamente deviata per evitare la zona di Lungomare chiusa al traffico.
Solo così sarà possibile incentivare i romani a lasciare la propria macchina, favorendo il sorgere di comportamenti virtuosi, ovvero l’utilizzo del TPL per i propri spostamenti , con indubbi benefici in termini di contenimento dell’inquinamento ambientale

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Suggerimenti su linea 435: risposta del II Municipio

1404 Largo Labia

1404 Largo Labia

Alcuni giorni fa abbiamo inviato al Comune di Roma ed al Municipio Roma II delle proposte di miglioramento della Linea 435 nella zona di Casal Boccone, linea che attualmente presenta numerose criticità, sia come percorso che come frequenze. Oggi abbiamo ricevuto la cortese e gradita risposta del Municipio Roma II:

Gentile Associazione,

vi ringraziamo per i suggerimenti che ci avete inviato e che abbiamo prontamente girato all’Agenzia per la Mobilità del Comune di Roma  pregandoli di prendere in considerazione quanto da voi osservato, segnalato e suggerito.

Cordiali saluti

Municipio II

Segreteria Assessorato  ai Lavori Pubblici.Urbanistica, Mobilità, Politiche giovanili, Politiche dell’immigrazione, Partecipazione.

Rossana Zianna

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Protesta Autisti ATAC: CeSMoT, comune si impegni a risolvere criticità

TurbocityIn questi giorni stiamo assistendo alla protesta degli autisti ATAC che, contestando l’utilizzo sistematico dello straordinario per garantire il servizio, dal momento che l’organico è ridotto rispetto alle reali esigenze dell’azienda, rifiutano di effettuare gli straordinari, generando ritardi e disservizi sulle linee del TPL romano.  Comprendiamo le ragioni della protesta degli autisti ed  invitiamo i soggetti competenti, in primis il Comune di Roma finora troppo impegnato in opere non urgenti come la pedonalizzazione  di Via dei Fori Imperiali, a risolvere al più presto la situazione di criticità che si è venuta a trovare reperendo le risorse necessarie per coprire i posti vacanti.  In tal modo dovrebbero ridursi i notevoli disagi all’utenza, che già quotidianamente è costretta a convivere con i disservizi dovuti ad un rete di TPL non più adeguata alle reali esigenze di mobilità di una capitale europea

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CeSMoT:sconcertati per mancata riapertura Avezzano – Roccasecca

La notizia della mancata riapertura della ferrovia Avezzano – Roccasecca ( http://www.fsnews.it/cms/v/index.jsp?
vgnextoid=da11c31e913f0410VgnVCM1000008916f90
aRCRD
)ci lascia assolutamente sconcertati.
Pur comprendendo la necessitá dei lavori di manutenzione ci chiediamo come mai durante il petiodo estivo,in cui era stata annunciata la chiusura per lavori di “manutenzione” non sia stato fatto asdolutamente nulla e non si sia vista l’ombra di un solo operaio.
Non vorremmo che dietro la scusa dei lavori ci sia la precisa volontá di sbarazzarsi definitivamente della linea,cosí come giá avvenuto in altre parti d’Italia. Chiediamo con urgenza un concreto impegno da parte delle regioni Lazio ed Abruzzo d per una rapida riapertura della linea e l’istituzione di un osservatorio permanente sullo stato dei lavori,così come chidiamo af RFI di definire un piano di interventi indicando chiaramente un cronoprogramma dei lavori. Desideriamo infine far ricordare all’Ing. Moretti ed ai vertici del gruppo FS,che l’Italia non è composta solo dalle linee af Alta Velocità,di cui nessuno nega l’utilità e dove riconosciamo gli ottimi risultati ottenuti dal Gruppi FS,ma anche di tante linee secondarie che assicurano la mobilitá di studenti e pedolari.Un importante patrimonio che non puó e non deve scomparire

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Chiusura Ferrovie Secondarie

Ancora una volta assistiamo alla chiusura di alcune tratte ferroviarie italiane. Dopo un’estate trascorsa con il ventilato rischio di soppressione della Roccasecca – Avezzano, l’autunno porta nuovi tagli in Piemonte, con la sospensione del servizio sulla Vercelli – Casale Monferrato, linea che si aggiunge al copioso elenco di linee chiuse dalla folle e sconsiderata politica in materia di trasporti della Regione Piemonte. Nubi minacciose aleggiano anche sulla Cecina – Saline di Volterra, che non vede treni dal lontano giugno 2012 (da allora è stato un continuo di immotivate e misteriose soppressioni giornaliere) e di cui sembra quasi certa la chiusura.

Senza dimenticare le linee sospese a tempo “indeterminato” a causa di eventi naturali, come la Sacile – Gemona, la Priverno – Terracina, la Benevento – Bosco Redole e la Trapani – Palermo (via Milo) i cui lavori di ripristino non sono mai iniziati e dove, anzi, si assiste ad un continuo rimpallo di “competenze” tra RFI ed enti locali.

In un periodo di crisi come questo, con il prezzo della benzina destinato ad aumentare e la necessità di ridurre l’inquinamento atmosferico, ci sembra incoerente abbandonare a loro stesse le ferrovie secondarie, etichettandole come “rami secchi”. gran parte di esse sono vittime di mala gestione e di orari spesso poco rispondenti alle reali necessità dell’utenza, senza dimenticare che spesso si assiste ad una scarsa, se non nulla, integrazione con gli altri vettori locali (autolinee).

Auspichiamo, da parte di Regioni, RFI e Trenitalia, una radicale inversione di tendenza e la messa in campo di concrete iniziative per il rilancio del trasporto ferroviario sulla rete “secondaria” italiana

 

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