“Siamo pienamente soddisfatti della conferma da parte dell’assessore Calamante che il Comune di Roma intende continuare ad investire sul tram. Per reinserire la linea tramviaria lungo via Nazionale, nonostante i vincoli imposti dalle Sovrintendenze, vogliamo solamente ricordare all’assessore l’esempio di Bordeaux, dove nel centro storico della cittadina francese i tram già da parecchi anni transitano senza alimentazione aerea, e quello che si sta realizzando a Firenze, dove la futura tramvia attraverserà piazza del Duomo alimentata autonomamente. Senza dimenticare gli esempi di Padova al Prato delle Valli o di Roma stessa, dove il filobus giunge a Termini ad aste abbassate”. Commenta in una nota il CeSMoT, Centro Sudi sulla Mobilità e i Trasporti, le positive affermazioni dell’assessore capitolino ai Trasporti, Mauro Calamante, ad un futuro ritorno del tram lungo via Nazionale. “Ci auguriamo – conclude il CeSMoT – quindi che oggi sia la premessa di una ancor più bella promessa. Riportare il tram nel centro di Roma come cuore della mobilità capitolina”.
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TRASPORTI: CESMOT: “PROGETTO DELLA NUOVA VIA NAZIONALE E’ INCOMPLETO SENZA IL TRAM”
“Dopo anni di progetti finalmente a breve prenderanno il via i lavori per riqualificare Via Nazionale e via IV Novembre. Interventi per migliorare l’aspetto e la fruibilità di una delle strade commerciali più importanti della capitale, che agevoleranno anche le migliaia di utenti che vi transitano giornalmente a bordo dei mezzi pubblici. Ma nel progetto manca l’elemento fondamentale. Il tram da largo Argentina, piazza Venezia fino a Termini”. E’ il commento del CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, in merito al progetto del Comune di Roma per nuovo aspetto più elegante e pratico di Via Nazionale e via IV Novembre. “Quello che rimane incomprensibile – prosegue il CeSMoT – è l’assenza dell’elemento più importante, in particolar modo per la mobilità pubblica. Verrà realizzata una corsia di marcia centrale, ma non ci passerà il tram. L’8, dopo 10 anni di attese non arriverà più a Termini, rimanendo orfana della tratta più importante. Non si completa quindi l’intervento più importante, una necessità per i migliaia di pendolari e turisti che giornalmente affollano l’asse Termini – Piazza Venezia, ma che proseguono anche sulle direttrici di Trastevere, San Pietro e Aurelia. Ci lascia quindi ancor di più perplessi l’ennesima scelta di non investire sul “ritorno” del tram, in considerazione anche del fatto che la sovrintendenza proprio su via Nazionale aveva sciolto ogni dubbio in merito, ponendo unicamente il vincolo che con i lavori si ripristini l’aspetto della via con le caratteristiche di inzio ‘900. Quando appunto il tram percorreva via Nazionale”. “Gli interventi previsti lungo via Nazionale/ via IV Novembre – conclude il CeSMoT – con la rimozione dei sampietrini e la sostituzione con una nuova piattaforma fono assorbente, farà perdere senza dubbio dal punto di vista urbanistico la caratteristica pavimentazione della via. Si ridurranno però sensibilmente anche le condizioni di disagio in cui sono costretti a viaggiare i passeggeri degli autobus a causa delle buche e del fondo stradale dissestato. Via Nazionale è una delle strade più trafficate dai mezzi pubblici, e un perfetto stato del manto stradale oltre a migliorare il confort a bordo, può permettere anche di regolarizzare meglio le frequenze e ridurre ai mezzi il rischio di guasti causati dalle forti sollecitazioni. Trovare una soluzione per il transito dei tram avrebbe ulteriormente rafforzato il sistema a servizio del centro storico, realizzando un sistema a rete tra la metro A (stazioni Termini e Repubblica) e la futura linea C (Stazioni Venezia e Argentina)”.