Signor Sindaco,
la TVA, la tranvia destinata a collegare con rapidità ed efficienza la stazione Termini con il Vaticano e l’Aurelio, un’opera considerata determinante per migliorare il trasporto e il traffico cittadini, era un impegno esplicito da Lei preso nel 2021 quando era ancora candidato: a pag. 47 del programma elettorale, al punto 5, sotto il titolo “ritorno della cura del ferro”, come primo impegno Lei prometteva di “realizzare per il Giubileo (2024)” questa importante opera. Il 2024 è abbondantemente passato, l’anno giubilare è trascorso per oltre metà ma del nuovo tram non c’è nemmeno l’ombra.
Eppure della TVA si parla da tempo. Era stata pensata per il Giubileo del 2000, ripescata nel 2017 ed inserita nel PUMS (il fondamentale Piano urbano per la mobilità sostenibile) anche grazie all’impegno dell’Associazione Per Roma. Sottoposta a lunghi esami e dibattiti, finalmente è stata appaltata nel 2023 e perfino proposta dal Comune stesso a una proficua e meritoria consultazione dell’opinione pubblica. Ma poi, nonostante gli impegni pubblicamente ribaditi a parole, più nulla di concreto. Solo confuse discussioni e polemiche, senza contare una vera e propria, inopinata, campagna di stampa ostile durata settimane (evidentemente non innocua).
Non c’è ancora un progetto definitivo che rispetti l’obiettivo di collegare i tre previsti punti nevralgici della città, men che meno c’è un “cronoprogramma” cui legare finanziamenti dedicati, anzi, ulteriori ritardi si aggiungono a quelli già accumulati. E non si capisce bene se l’opera – qualora dovesse una buona volta incominciare – verrà mai completata interamente. Con l’azzeramento, in tal caso, dei benefici previsti, lo spreco dei lavori parzialmente realizzati e una sola certezza: disagi e danni per i cittadini delle zone coinvolte dai lavori. Senza considerare le onerose penali che legittimamente le imprese interessate potranno richiedere.
Né basta certo per fare chiarezza aver deliberato recentemente l’acquisto di un’area destinata a deposito per i tram a Largo Micara, o aver firmato una convenzione per lo spostamento dei “sottoservizi”.
Signor Sindaco, siamo convinti che il tram costituisca uno strumento fondamentale per promuovere l’efficienza del sistema dei trasporti romani e, più in generale, per migliorare la qualità della vita in città. Realizzare le tranvie va nella direzione di contrastare il cambiamento climatico e il caldo asfissiante, favorendo il decongestionamento da auto del centro storico così come degli altri quartieri.
Per questo ci aspettiamo da Lei chiarezza, progetti dettagliati e completi, scadenze precise, e soprattutto Le chiediamo: i suoi impegni elettorali sono ancora validi?
Qualcosa Le ha fatto cambiare idea? Aspettiamo con fiducia una Sua risposta, se possibile prima di leggere il Suo prossimo programma elettorale.
Roma, 23 luglio 2025
I firmatari
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CESMOT – Centro studi sulla mobilità e trasporti
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