CeSMoT: preoccupati per probabile fine del sistema metrebus

E464_212rmterminiLa recente notizia della prossima uscita di Trenitalia e CoTraL dal consorzio tariffario metrebus a partire dal 1 gennaio 2016 ci preoccupa moltissimo sia per via delle ripercussioni che potrà avere nel breve periodo sulle tasche dei pendolari sia per le ripercussioni che potrà avere sulla mobilità. Il rischio per i pendolari di dover pagare due o tre abbonamenti differenti, con conseguente aggravio finanziario è tutt’altro che remoto, senza dimenticare che il possibile aumento delle tariffe potrebbe spingere molti utenti ad abbandonare il mezzo pubblico per ripiegare su quello privato. Non discutiamo le motivazioni indicate dalle due delle due società, più che legittime, ma ci stupisce la tempistica, avvenuta alla vigilia di un importante evento come il Giubileo e in un momento in cui sia l’azienda ATAC sia la politica sembrano essere in altre faccende affaccendati e totalmente disinteressati alle problematiche dell’utenza. In questo clima di assoluta incertezza, in cui nessuno sembra sentirsi in dovere di dare risposte ai pendolari su cosa accadrà realmente dal prossimo 1 Gennaio, riteniamo indispensabile che qualora si concretizzi realmente la fine del sistema tariffario integrato, Regione Lazio e Comune di Roma debbano necessariamente rivedere al ribasso le attuali tariffe, al fine di limitare gli impatti sulle tasche dei cittadini.

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TRASPORTI: CESMOT, “REGIONE E TRENITALIA APRANO UN TAVOLO DI CONFRONTO

TRASPORTI: CESMOT, “REGIONE E TRENITALIA APRANO UN TAVOLO DI CONFRONTO SU STATO TRENI PENDOLARI”
“Troppe le criticità nel trasporto regionale del Lazio, la Regione e Trenitalia devono aprire quanto prima un tavolo di confronto, dove in coordinamento con i pendolari, vengano analizzate le problematiche che affliggono il servizio e trovare soluzioni reali alle drammatiche
condizioni attuali”.
Lo ha affermato il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, intervenendo questa mattina in diretta su One-O-Five, il canale in italiano della Radio Vaticana, sullo stato del trasporto ferroviario regionale nel Lazio. “Molto spesso giungono anche noi numerose lamentele da parte dei pendolari – prosegue il CeSMoT – soprattutto dagli utenti della Roma – Cassino, delle linee dei Castelli e della Roma – Nettuno, costretti ogni giorno a fare i conti con treni troppe volte in ritardo, soppressi e con carrozze sporche e sovraffollate. E’ necessario quindi un impegno da parte degli enti preposti, con maggiore attenzione da parte di Trenitalia verso le richieste della clientela e da parte della Regione Lazio, con un nuovo contratto di servizio e, se necessario, l’applicazione di penali in caso di disservizi cronici.
Purtroppo i pendolari sono esasperati dalla situazione attuale ed è importante evitare di giungere ad azioni eclatanti, come accaduto in
altre regioni, quali lo sciopero del biglietto o il blocco dei binari”.
“Ai problemi quotidiani – aggiunge il CeSMoT – uno dei drammi che maggiormente affligge il trasporto locale è il vandalismo. Solo nello scorso anno si sono registrati oltre 300 atti vandalici sui convogli con conseguenti disagi per i viaggiatori. Atti vandalici gravissimo sintomo di uno scarso o nullo senso civico e rispetto per il bene pubblico che influenza soprattutto il mondo giovanile. Auspichiamo che l’annunciato giro di vite annunciato dalle FS possa produrre gli effetti sperati, arginando questo triste e preoccupante fenomeno”.
“Il rilancio del trasporto regionale – conlcude il CeSMoT – passa quindi dagli investimenti. Per tale motivo chiediamo, proponiamo, e ci auguriamo che le Ferrovie dello Stato investano gli utili ottenuti con i treni ad Alta Velocità vengano impiegati per migliorare il trasporto
locale e i servizi pendolari. Va benissimo l’Alta Velocità, ma occorre non dimenticare chi il treno lo usa quotidianamente”.

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