Comunicato Stampa – CeSMoT – Ennesima giornata di passione per utenti della ferrovia Roma Giardinetti, linea ormai dimenticata dal Comune di Roma

Nella giornata di oggi l’ennesimo svio di un convoglio nei pressi della Stazione di Centocelle ha paralizzato la ferrovia Roma – Giardinetti ,regalando l’ennesima giornata di passione all’utenza, costretta a servirsi dell’inadeguata linea 105 senza , tra l’altro alcuna informazione trasparente da parte di ATAC che invece di spiegare chiaramente accaduto e fornire tempi di ripristino, parla genericamente di “servizio modificato” . Come CeSMoT – Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti, sono anni che denunciamo l’assenza di un progetto organico di potenziamento della Ferrovia Termini – Giardinetti,che, ed è innegabile, dopo l’abusiva e scandalosa chiusura della tratta Centocelle – Giardinetti, attuata in maniera opaca e carbonara da atac diversi anni fa, sembra essere stata abbandonata al suo destino. Mentre il Sindaco Gualtieri e l’Assessore Patanè fanno trionfali annunci sui nuovi treni Hitachi destinati alla Metropolitana e sempre mentre qualcuno al Campidoglio “festeggia” per 9 anni di cantiere coi silos verdi a piazza Venezia, ci si dimentica delle periferie. Nonostante che lo scorso Novembre il Dipartimento Mobilità del Comune ci informava che ” Roma Capitale ha ottenuto, con D.M. n. 235 del 20 luglio 2020, il finanziamento per la realizzazione di una linea tranviaria denominata “Linea Termini – Giardinetti – Tor Vergata (linea tranviaria) – Soluzione a scartamento ordinario”  ovvero la trasformazione della linea ferroviaria in linea tranviaria con prolungamento , da un lato fino alla stazione termini e, dall’altro, a Tor Vergata e che  dopo il trasferimento dell’infrastruttura a Roma Capitale “per agevolare la realizzazione del sistema tranvie del Comune di Roma è stato, inoltre, nominato, il Commissario Straordinario arch. Maria Lucia Conti” e che “Roma Capitale ha quindi stanziato i finanziamenti per la progettazione e incaricato Roma Servizi per la Mobilità S.r.l. di pubblicare la gara di progettazione definitiva della tranvia Termini Tor Vergata e del deposito Centocelle Est, gara che è stata bandita il 21 dicembre 2022 ed ha avuto come esito l’affidamento, a marzo 2023, al Raggruppamento temporaneo di professionisti tra SYSTRA SOSTEGNI S.p.A. (Mandataria) – SWS Engineering S.p.A – Architecna Engineering S.r.l. – Ambiente S.p.A – GO Mobility S.r.l. – POLEIS Società Cooperativa a.r.l. – Ing. Spinosa (Mandanti) ” , non si hanno attualmente più notizie nè dell’iter progettuale nè dell’inizio dei lavori. Vogliamo credere che specialmente l’Assessore Patanè sia stato troppo preso dai tavoli sulla Tramvia TVA,opera indubbiamente strategica e necessaria,  ed impegnato a fronteggiare la feroce campagna anti-tram orchestrata da una certa stampa, da aver dimenticato la sorti del “trenino giallo” ,ma, desideriamo ricordargli, che i Cittadini della Casilina non sono Cittadini di Serie B e che da anni si vedono privare del loro diritto alla mobilità a causa di una infrastruttura ormai obsoleta e che appare sempre più gestita “tirando a campare” Se prima l’amministrazione comunale ed il vettore potevano dare la colpa alla Regione, proprietaria dell’Infrastruttura, ora non ci sono più scuse ma soprattutto non c’è più tempo. Riteniamo, come CeSMoT,  anzi che sia opportuno, invece di ricostruire da zero la linea, con tempistiche incerte (la Metrotranvia per Seregno, che doveva sostituire la tramvia Milano – Desio insegna)sia opportuno ottenere a livello ministeriale un declassamento da ferrovia a tramvia , seguendo gli esempi di Cagliari e Sassari, ed acquistare nuovi tram a scartamento ridotto. Qualora in futuro si decida di portare il tutto a scartamento ordinario basterà effettuare il cambio carrelli ai mezzi (operazione che si fa tra l’altro abitualmente in ambito ferroviario) In questo modo si tornerebbe a garantire alla cittadinanza il diritto alla mobilità, rendendo possibile viaggiare su mezzi moderni, confortevoli ed accessibili e non su mezzi che, nonostante si siano dimostrati nel tempo affidabili, hanno quasi tutti oltre 50 anni di vita operativa. Restiamo in attesa di un cenno di vita da parte del Campidoglio, auspicando che non si siano dimenticati cittadini ed elettori di importanti quartieri come Tor Pignattara, Centocelle o Alessandrino. In un’epoca in cui sempre più è importante la sostenibilità ecologica, riteniamo che sia la ferrovia, e non il bus,l’unico vettore ad emissioni zero

CeSMoT – Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti

Il presidente

Omar Cugini

Share Button

Comunicato Stampa – CeSMoT : soddisfatti e lieti per ripartenza tram 8,auspichiamo ora rapida cantierizzazione nuove linee

Accogliamo con molto favore la ripresa del servizio tramviario sulla linea 8 a partire da stamane: finalmente, dopo mesi di disagi utenza può tornare a fruire di un sistema di trasporto efficace, efficiente ed ecologico, Nel ringraziare l’amministrazione comunale e l’Assessore Patanè per l’impegno profuso nel restituire ai cittadini una infrastruttura strategica, cogliamo, come CeSMoT, l’occasione per sollecitare una rapida cantierizzazione delle nuove opere tramviarie promesse e progettate. Abbiamo apprezzato il costante dialogo che l’assessore ha intrapreso con associazioni e cittadini in merito alla TVA, opera che continuiamo a ritenere strategica e necessaria, tuttavia temiamo che certe critiche pretestuose da parte di pseudocomitati , unite alle   prescrizioni della sovrintendenza, possano rallentare o bloccare l’opera. restiamo anche preoccupati per il nebuloso destino della Ferrovia Roma – Giardinetti, da anni pretestuosamente ed arbitrariamente limitata alla stazione di Centocelle per presunte ed inesistenti sovrapposizioni con la Linea C della Metropolitana: continuiamo a ritenere,per questa linea, che la scelta migliore sia quella di mantenere attuale scartamento ridotto ed infrastruttura esistente provvedendo ad acquisto nuovi mezzi in attesa della realizzazione del prolungamento fino Tor Vergata. In considerazione del fatto che il costo dei mezzi non avrebbe alcun cambiamento nel caso dell’acquisto di tram a scartamento ridotto, tale soluzione permetterebbe di minimizzare i disagi per l’utenza. Qualora tale opzione non sia praticabile, chiediamo che per lo meno vengano iniziati i lavori nella tratta attualmente sospesa all’esercizio al fine di minimizzare i disagi per utenza e non ripetere gli errori effettuati in fase di trasformazione della tratta Torrenova – Pantano della Ferrovia Roma Fiuggi quando si riaprì tuta la linea, dopo anni di lavori, per poi smantellare tutto per la realizzazione della metropolitana. Ci permettiamo di suggerire, come CeSMoT, che i lavori nella tratta Togliatti – Giardinetti iniziano insieme ai lavori di costruzione della tramvia Ponte Mammolo  Subaugusta, in modo tale da rendere pienamente fruibile sia il nuovo deposito, da realizzarsi a Centocelle, sia la tratta almeno fino Giardinetti. Quanto accaduto a Milano con le tramvie per Desio e Limbiate, chiuse in attesa di futuribili ammodernamenti che segnano ancora il passo, ci porta  a temere che anche a Roma si arrivi a chiudere la tratta Laziali – Centocelle e di attendere anni per i cantieri di trasformazione.  Confidiamo ed auspichiamo, per tanto, che amministrazione prosegua sulla virtuosa strada intrapresa resistendo alle contrarietà del popolo NIMBY e che ,sulla scia del tavolo di confronto istituito per la TVA, l’assessore Patanè voglia istituire ulteriori tavoli per le progettate tramvie. Continuiamo a ritenere che solo una robusta cura del ferro potrà far diventare Roma una capitale pari ad altre città europee.

Share Button

Comunicato Stampa – CeSMoT,felici per ripresa esercizio ferrovia Roma – Giardinetti

Dopo 6 lunghi giorni di sospensione,da questa mattina è finalmente  ripreso il servizio sulla ferrovia Roma – Giardinetti. Il CeSMoT si felicita che  la nostra denuncia abbia contribuito a fare risolvere la problematica e a fare riprendere la circolazione in tempi ragionevoli. Ora dobbiamo mantenere alta l’attenzione su questa importante infrastruttura che deve continuare a garantire il servizio finché non si concluderanno gli importanti investimenti previsti. A tal fine confidiamo nell’ impegno e nella sensibilità mostrata dall’ Assessore Eugenio Patanè nel portare avanti la necessaria cura del ferro per la città di Roma

Share Button

Comunicato Stampa – CeSMoT, preoccupati per lunga chiusura ferrovia Roma – Giardinetti

Ormai da alcuni giorni la ferrovia Roma – Giardinetti (che ricordiamo essere stata alcuni anni fa pretestuosamente limitata alla stazione di Centocelle) è chiusa e non effettua alcun servizio, senza che all’utenza,da parte del gestore , già “colpevole” della scellerata limitazione, venga fornita alcuna spiegazione sull’accaduto e sulle tempistiche di ripristino. Non è un mistero che per troppo tempo su questa ferrovia si sia “navigato” essenzialmente a vista, con poche e confuse idee sul futuro. Avendo apprezzato i recenti sforzi dell’amministrazione comunale che è riuscita ad ottenere  il finanziamento per il prolungamento della linea fino a Tor Vergata e conoscendo quanto l’Assessore Patanè abbia fatto della “cura del ferro” uno dei suoi cavalli di battaglia, chiediamo, come CeSMoT, un intervento proprio dell’Assessore presso l’esercente ATAC al fine di poter fornire ad utenza, attualmente penalizzata dal dover utilizzare gli insufficienti ed inquinanti bus della linea 105, delle tempistiche certe sulla riapertura della ferrovia. Chiediamo inoltre all’assessore di sensibilizzare esercente a fornire informazioni , pro futuro, più precise e dettagliate all’utenza, senza nascondersi dietro una generica informazione di “servizio modificato” che oltre ad essere fin troppo generica, lascia pensare che si voglia nascondere chissà quale “grave evento accaduto” ) Gli inconvenienti di esercizio capitano ovunque (non solo a Roma) e sono “fisiologici” , importante , a nostro giudizio è informare utenza su accaduto e, soprattutto, sulle tempistiche di ripristino. Attualmente ci sembra che stiano mancando entrambe le cose, specialmente la seconda. Se ATAC ritiene di non dove fornire spiegazioni sulle motivazioni della lunga interruzione ormai è ininfluente(e probabilmente all’utenza interessa poco sapere, ad esempio,  se i primi freddi hanno allettato il 90% dei macchinisti o se c’è stata una impennata di guasti dovuti alla veneranda età dei convogli),la cosa importante è avere una tempistica certa di ripristino  in quanto la ferrovia rappresenta un importante, rapido ed ecologico collegamento per i quartieri attraversati.

CeSMoT – Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti

Share Button

Comunicato Stampa – Ferrovia Roma Giardinetti, CeSMoT , bene le verifiche in corso ma futuro linea resta incerto

Apprendiamo con soddisfazione che in questi giorni ATAC sta svolgendo delle prove / verifiche lungo la tratta Centocelle – Giardinetti della ferrovia Roma – Giardinetti, da anni vergognosamente sospesa proprio per volontà di ATAC e Regione Lazio. Tuttavia,come dice il proverbio, una rondine non fa primavera: in questi anni abbiamo ascoltato fin troppe chiacchiere sul futuro della linea, senza che si arrivasse mai a qualcosa di concreto. Lo stesso faraonico PUMS lascia aperti fin troppi dubbi sul futuro della ferrovia. Appare evidente che finora nessuno voglia prendersi la responsabilità di decidere il futuro di questa linea, preferendo avventurarsi in demagogici progetti. Oltretutto riteniamo che non debba essere ATAC a gestire in futuro la linea, visto che in questi anni l’azienda è riuscita ,complice l’inerzia della regione Lazio, ad affossare le tre ferrovie ex concesse. Continuiamo ad attender,e come CeSMoT, che qualcuno decida di metterci la faccia definendo chiaramente il futuro della linea,anche perchè, con l’attuale parco mezzi disponibile,la riapertura della tratta Centocelle – Giardinetti, seppure doverosa, in assenza di progetti per il futuro, non faccia altro che prolungare l’agonia della linea,privando i cittadini di una infrastruttura strategica ed ecologica.

Share Button

Comunicato Stampa -“Ferrovia Roma – Giardinetti, CeSMoT: incomprensibile l’immobilismo dell’amministrazione capitolina”

Nonostante lo scorso 16 giugno l’assemblea capitolina abbia approvato all’unanimità la mozione 220/20 a firma della consigliera Svetlana Celli, con cui veniva richiesta la riapertura della tratta Centocelle – Giardinetti, apprendiamo che l’amministrazione capitolina ha deciso di rinviare la trattazione dell’argomento in una futura commissione mobilità da tenersi a Settembre. Mentre la Sindaca “Inaugura mostre e congressi / autostrade e cessi / ferrovie e metrò” (citando la canzone Capofortuna dell’indimenticabile Rino Gaetano), l’utenza del V e del VI Municipio viene purtroppo beatamente ignorata, lasciando al posto della ferrovia, che ricordiamo essere stata chiusa da ATAC, complice la Regione Lazio,  con scuse assolutamente futili e pretestuose, scomodi ed inquinanti autobus.

Come CeSMoT da sempre ci siamo battuti, insieme alle altre associazioni, per il ripristino ed il potenziamento della ferrovia, ma a quanto sembra attualmente la volontà popolare sembra passare in secondo piano. Forse esistono cittadini di serie A e di Serie B. Non comprendiamo come mai si trovi il tempo per discutere una inutile mozione per cambiare il nome ad una futura stazione della Metro C solo per assecondare le manie di protagonismo di illustri sconosciuti mentre non si trovi tempo per indire una commissione mobilità o per emanare un provvedimento per imporre ad ATAC la riapertura della tratta sospesa. Senza dimenticare che, allo stato attuale, lo stesso futuro dell’intera linea è quantomai nebuloso, perso in progetti futuri e futuribili mentre il servizio si tiene in piedi con rotabili con un’età media di oltre 35 anni. Non vorremmo che questa situazione di stallo, come giustamente segnala anche l’Associazione TrasportiAmo che insieme a noi è impegnata nella difesa della linea e che ringraziamo per l’impegno, armai la mano di taluni Comitati di Via Giolitti che, recentemente, avrebbero scritto al Prefetto e al Sopraintendente Speciale Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Roma chiedendo di “disporre l’interruzione immediata del transito del mezzo pubblico lungo la Via Giolitti”. Una trovata ovviamente propagandistica per finalità neanche tanto oscure, che denota,purtroppo, il riacutizzarsi di una forte ostilità nei confronti del trasporto pubblico degna degli anni ’60 e ’70 quando persino le associazioni ambientaliste esultarono per la scomparsa dei filobus a Roma. Dubitiamo infatti fortemente che ai comitati interessi la sorte del Tempio di Minerva (oltretutto la ferrovia è lì da oltre 100 anni e non ci risultano crolli dovuti al transito dei treni)e riteniamo che siano molto più interessati a poter guadagnare comodi posti auto per parcheggiare sotto casa.

Auspichiamo che, passate le ferie estive, visto il Ferragosto ormai imminente, la riapertura della Centocelle – Giardinetti sia una delle principali priorità dell’amministrazione e che vengano poste in essere tutte le azioni necessarie al ripristino del servizio prima della riapertura delle scuole o comunque prima della fine di settembre.

Share Button

Comunicato stampa, CeSMoT: intollerabile chiusura odierna ferrovia Roma Giardinetti

Nella giornata che vede la riapertura beffa della stazione metro Barberini,i romani devono fare i conti con l’ennesimo disservizio sulla ferrovie ex concesse. Come se non bastassero la quotidiane rimodulazioni sulla Lido e le altrettanto quotidiane soppressioni di treni sulla RomaNord,da questa mattina la ferrovia Termini Giardinetti è chiusa per mancanza di personale. Stando a quanto comunicato da Atac, sembrerebbe che su 43 macchinisti in turno,solo in sei si siano presentati al lavoro. Non entriamo nel merito della questione perché non spetta a noi valutare la veridicità della documentazione fornita dal personale assente,ma,quanto avvenuto, qualora fosse un segnale di disagio da parte del personale,ci preoccupa moltissimo,in quanto finora né la politica né i sindacati sembrano aver mai sollevato alcun problema. Al di là delle considerazioni sulla scarsità di personale (43 macchinisti in turno,48 totali per 18 mezzi attualmente atti servizio sono pochini),non vorremmo che quanto avvenuto oggi sia solo una “prova tecnica di chiusura”,ovvero un modo “elegante” per convincere utenza a migrare verso altri vettori e fare definitivamente fuori una linea che da anni è vittima del disinteresse della politica e delle attuali e ben note inefficienze gestionali di Atac. Oltretutto, anche l’annunciato potenziamento del 105 è rimasto sulla carta: solo quattro vetture in circolazione, per sostituire treni da 280 posti, sono indubbiamente una presa in giro verso utenza. Ci aspettiamo qualcosa di più di uno sterile comunicato stampa ,avremmo molto piacere se fossero il presidente Simioni ed il direttore di esercizio Nicastro a metterci la faccia, scusandosi con utenza e magari convocando una riunione insieme agli organi politici / sindacali competenti per chiarire problemi attuali e prospettive future di una linea che,a nostro giudizio, continua ad essere strategica per la mobilità della Casilina.

Share Button

Comunicato Stampa -CeSMoT: commissione mobilità e MIT decretano morte ferrovia Roma Giardinetti

Nella Commissione Mobilità di ieri è andata in scena la condanna a morte della Ferrovia Roma Giardinetti. Dietro la scusa di accettare le assurde imposizioni del MIT,ovvero il cambio di scartamento per “integrare la linea nel resto della rete romana” ,si nasconde nei fatti la volontà di smantellare definitivamente l’infrastruttura. Oltre a cambiare totalmente armamento, dovendo installare le classiche rotaie tipo Phoenix tramviarie, occorreranno nuove sse,in quanto si riduce la tensione del 60%. Il serio rischio è che avvenga come è accaduto sulla tramvia Milano – Desio di ATM,ovvero una chiusura a tempo indeterminato in attesa di lavori che chissà se mai partiranno o,ancora peggio, che chiudano tutto,asfaltino la sede a al posto del treno faranno un corridoio della mobilità per “ecologici” autobus,stile Togliatti. Come CeSMoT riteniamo che la cosa più saggia da attuare per garantire la mobilità dei cittadini della Casilina sia quella di riclassificare la Termini Giardinetti in tramvia,mantenendo lo scartamento ridotto. Si tratterebbe semplicemente,invece di impelagarsi in costosi lavori Dalla dubbia durata,di limitarsi ad acquistare nuovi mezzi di tipo tramviario a scartamento ridotto,salvando contestualmente infrastruttura e deposito. Gli esempi di Cagliari e Sassari ,per restare in Italia, dimostrano che è tranquillamente possibile avere una infrastruttura tramviaria a scartamento ridotto. Facciamo presente a Comune e Ministero che già attualmente la linea garantisce interscambio con le altre linee tramviarie romane è che non sussiste alcuna necessità di attuare pesanti lavori di riconversione. Piuttosto torniamo a chiedere con massima urgenza la riapertura della tratta Centocelle Giardinetti,chiusa da troppi anni con pretestuose scuse da parte di  atac.

Share Button

Comunicato Stampa – Roma – Giardinetti, CeSMoT: intollerabile l’ assordante silenzio delle istituzioni su futuro ferrovia

Mentre il MIT accantona il progetto di riqualificazione della Roma-Giardinetti, inserito nel PUMS, la Regione Lazio continua a glissare e Roma Capitale tarda ad acquisire l’infrastruttura, la linea affonda giorno dopo giorno.  Come se non bastassero i disservizi quotidiani, complice un materiale ormai vetusto, uno svio, fortunatamente senza conseguenze,  è avvenuto questa mattina presso il deposito di Centocelle, durante le consuete operazioni di manovra. Il tempo delle chiacchiere è ormai terminato e questa linea, che gioca un ruolo fondamentale nella mobilità della Casilina, deve uscire dal limbo nel quale è caduta a causa dell’intollerabile menefreghismo istituzionale. Come CeSMoT ci uniamo alle richieste delle altre associazioni del settore, tra cui TrasportiAmo, e riteniamo sia urgente ed indifferibile che Regione e Comune si affrettino a spiegare ai cittadini cosa intendono fare della linea e se nel 2020 dovranno continuare a fare i conti con l’inefficiente gestione ATAC, colpevole anche dell’assurda limitazione della linea a Centocelle. Il tempo delle chiacchiere è terminato, ora è tempo di rilanciare un’infrastruttura strategica per la mobilità della Casilina

Share Button

Comunicato Stampa – Trasporti: Con chiusura ferrovia Roma-Giardinetti chiara strategia atac di smantellamento della rete ferro-tramviaria

820_pontecasilino

La notizia della prossima ed improvvisa limitazione della ferrovia Termini – Giardinetti alla stazione di Centocelle e la soppressione della tratta rimanente  ci lascia sconcertati e rende evidente e chiaro che l’unico interesse di ATAC,complice l’assordante silenzio della Regione Lazio, ormai è la riduzione dei servizi su ferro per concentrarsi unicamente sui servizi con autobus. Oggi si inizia dalla giardinetti, il prossimo passo sarà la soppressione dei servizi lungo la roma nord, per terminare a breve con la trasformazione in bus della Roma – Lido, le cui prove di soppressione sono già avvenute in questi giorni quando, invece di cercare di risolvere le criticità di esercizio, si è preferito attivare dei bus integrativi. Non ci sarebbe nulla di cui stupirsi se in futuro anche sulle linee A e B della metropolitana atac vorrà sovrapporre nuove 3 o più linee di bus lungo l’intero percorso, come già avviene, in maniera inconcepibile, sulla Metro C con le linee 106 e 107. Premessa ad una sostituzione futura delle metropolitane con autobus. Il sindaco Marino e il presidente della Regione Zingaretti intervengano prontamente e rapidamente per impedire quello che definire scempio è poco,convocando contestualmente un tavolo aperto anche ai cittadini ed alle associazioni dove illustrare e discutere il futuro di questa infrastruttura strategica per.la mobilità della Casilina. Gli Assessori regionale ai Trasporti Civita, e capitolino alla mobilità Esposito, insieme ai presidenti ed assessori dei municipi, provvedano attraverso i loro uffici a garantire il mantenimento dell’esercizio lungo l’intera linea Termini-Giardinetti arrivando, se necessario, anche alla rimozione immediata dei dirigenti responsabili, dei quali, per trasparenza, chiediamo vengano resi immediatamente pubblici i nomi. Auspichiamo, come CeSMoT, anche un intervento della Procura della Repubblica e della Corte dei Conti in merito a questo assurdo spreco di denaro pubblico. Ricordiamo, infatti, che il nuovo capolinea di Giardinetti è stato realizzato solo nel 2008, neanche 10 anni fa. Mentre tutte le città europee investono sul trasporto su ferro, a Roma si prosegue ad andare in controtendenza, e non ci stupiremmo neanche se le linee tram 3 ed 8, attualmente sospese per lavori, resteranno esercitate con autobus. Senza dimenticare la “filovia” 90 Express esercitata in prevalenza con inquinanti autobus. ATAC, dove speriamo che questa decisione sia solo effetto di un improvviso “colpo di calore” , sospenda immediatamente questo infausto provvedimento, se il “core business” aziendale  è concentrato solo sui bus, si abbia almeno il coraggio di ammetterlo e di restituire alla regione Lazio le tre ferrovie.

Share Button