Chiusura Ferrovie Secondarie

Ancora una volta assistiamo alla chiusura di alcune tratte ferroviarie italiane. Dopo un’estate trascorsa con il ventilato rischio di soppressione della Roccasecca – Avezzano, l’autunno porta nuovi tagli in Piemonte, con la sospensione del servizio sulla Vercelli – Casale Monferrato, linea che si aggiunge al copioso elenco di linee chiuse dalla folle e sconsiderata politica in materia di trasporti della Regione Piemonte. Nubi minacciose aleggiano anche sulla Cecina – Saline di Volterra, che non vede treni dal lontano giugno 2012 (da allora è stato un continuo di immotivate e misteriose soppressioni giornaliere) e di cui sembra quasi certa la chiusura.

Senza dimenticare le linee sospese a tempo “indeterminato” a causa di eventi naturali, come la Sacile – Gemona, la Priverno – Terracina, la Benevento – Bosco Redole e la Trapani – Palermo (via Milo) i cui lavori di ripristino non sono mai iniziati e dove, anzi, si assiste ad un continuo rimpallo di “competenze” tra RFI ed enti locali.

In un periodo di crisi come questo, con il prezzo della benzina destinato ad aumentare e la necessità di ridurre l’inquinamento atmosferico, ci sembra incoerente abbandonare a loro stesse le ferrovie secondarie, etichettandole come “rami secchi”. gran parte di esse sono vittime di mala gestione e di orari spesso poco rispondenti alle reali necessità dell’utenza, senza dimenticare che spesso si assiste ad una scarsa, se non nulla, integrazione con gli altri vettori locali (autolinee).

Auspichiamo, da parte di Regioni, RFI e Trenitalia, una radicale inversione di tendenza e la messa in campo di concrete iniziative per il rilancio del trasporto ferroviario sulla rete “secondaria” italiana

 

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